Jabeur rivela: Il calendario del tennis ci sta uccidendo

Jabeur rivela: Il calendario del tennis ci sta uccidendo

Jabeur rivela: Il calendario del tennis ci sta uccidendo - ©ANSA Photo

Luca Baldini

5 Novembre 2025

La situazione attuale del tennis femminile sta sollevando un crescente dibattito riguardo la pressione e le sfide che le atlete devono affrontare nel loro percorso professionale. In questo contesto, le parole di Ons Jabeur, ex numero 2 al mondo e ora al 78° posto nella classifica WTA, risuonano forti e chiare. In un’intervista rilasciata a Sky Sports, la 31enne tunisina ha parlato apertamente della sua crisi personale e professionale, esprimendo preoccupazione per un calendario che, a suo avviso, sta “uccidendo” le giocatrici.

la necessità di un calendario sostenibile

Jabeur, che ha raggiunto tre finali di Grand Slam (Wimbledon nel 2022 e 2023, e US Open nel 2022), ha sottolineato la necessità di una revisione del calendario dei tornei. Ha dichiarato:

  1. “Avrei voluto partecipare a entrambi i tornei di Doha e Dubai, ma due eventi WTA 1000 consecutivi sono troppi.”
  2. “E ora vogliono aggiungerne di nuovi. Tornei WTA 1000 in due settimane? Non piace a nessuna giocatrice.”

Queste affermazioni evidenziano il carico di lavoro insostenibile che le atlete sono costrette a sostenere, contribuendo a un clima di crescente stress.

il lato oscuro della carriera agonistica

La questione del calendario è diventata un tema caldo nel tennis, con sempre più giocatrici che si uniscono alla richiesta di un approccio più sostenibile. Jabeur ha rivelato di aver dovuto affrontare una depressione che non riconosceva nemmeno in sé stessa, un’esperienza condivisa da altre atlete come Naomi Osaka, Emma Raducanu e Paula Badosa. Ha confessato:

  • “Il mio corpo gridava aiuto da molto tempo. Non l’ho ascoltato. Penso di aver avuto una depressione senza nemmeno rendermene conto. Sono stata triste per molto tempo.”

Tali dichiarazioni mettono in evidenza i rischi psicologici e fisici che le atlete possono affrontare a causa dell’intensa programmazione dei tornei.

la salute mentale nel tennis

Onorare la propria salute mentale è diventato un tema cruciale. Jabeur ha deciso di prendere in mano la sua vita e la sua carriera, affermando: “Ho detto basta al calendario che detta cosa devo fare o non fare. Ora mi metto come priorità. È un grande passo.” Questo cambiamento di approccio rappresenta un invito a tutte le atlete a mettere la loro salute al primo posto.

L’attenzione verso il benessere delle giocatrici è fondamentale, e la WTA deve prendere in considerazione le richieste delle atlete per un calendario più equilibrato. La discussione su come ristrutturare il calendario dei tornei è urgente e potrebbe rivelarsi decisiva per il futuro del tennis femminile.

Inoltre, la pandemia di COVID-19 ha cambiato radicalmente il modo in cui gli sportivi si allenano e competono, portando a un aumento della pressione e a un calendario ancora più fitto. Le misure di sicurezza hanno costretto le atlete a modificare le loro routine, con un incremento del carico di lavoro e delle competizioni in un periodo di alta tensione. Questo ha portato a un aumento dei casi di ansia, depressione e burnout tra le atlete.

Le dichiarazioni di Jabeur stanno contribuendo a una crescente consapevolezza riguardo l’importanza di una sana gestione del calendario sportivo. Le atlete non sono solo atlete, ma anche persone che lottano con le stesse difficoltà emotive e fisiche che chiunque può sperimentare. L’industria sportiva deve affrontare questa realtà e garantire che le giocatrici abbiano il supporto di cui hanno bisogno per affrontare le sfide della loro professione.

L’auspicio è che la voce di Jabeur e di altre atlete venga ascoltata, portando a un cambiamento reale nel mondo del tennis. Solo così sarà possibile garantire che le future generazioni di tenniste possano competere non solo con successo, ma anche con la serenità e la salute mentale necessarie per affrontare le sfide del loro sport.

Change privacy settings
×