Italrugby resiste un tempo, ma l'Inghilterra domina nella ripresa - ©ANSA Photo
La sfida tra Italia e Inghilterra a Twickenham ha messo in luce una costante preoccupante per l’Italrugby: la capacità di giocare alla pari per un tempo, seguita da un crollo che compromette le possibilità di vittoria. In questa edizione del Sei Nazioni, l’Italia ha dimostrato di avere le risorse per competere, ma le lacune mentali e fisiche si sono rivelate fatali.
Nei primi 40 minuti, l’Italia ha sorpreso i padroni di casa, chiudendo con un punteggio di 21-17 a favore dell’Inghilterra. Durante questa frazione, gli azzurri hanno mostrato un gioco fluido e dinamico, con una menzione speciale per Capuozzo, autore di una meta di pregevole fattura. La sua corsa fulminea ha bruciato il difensore Sleightholme, portando il punteggio in parità a 7-7.
In questo primo tempo, si sono distinte anche altre figure chiave:
1. Vintcent, che ha siglato una meta grazie a un’ottima azione corale.
2. L’Italia, con un piano di gioco efficace, ha saputo bucare la difesa inglese e sfruttare le opportunità create.
Tuttavia, l’Inghilterra ha risposto con una meta di Freeman, riportando i padroni di casa in vantaggio.
Il momento cruciale è arrivato all’inizio del secondo tempo, quando l’Italia ha subito un blackout che ha cambiato le sorti della partita. Nei primi 16 minuti della ripresa, l’Inghilterra ha segnato tre mete, tutte trasformate, portando il punteggio a 42-17. Durante questo periodo, gli azzurri sono sembrati disorientati e incapaci di reagire.
Il CT della nazionale italiana, Michael Quesada, ha cercato di motivare i suoi ragazzi durante l’intervallo, ma la squadra non è riuscita a mantenere la concentrazione necessaria. Questo passaggio da una prestazione energica a un crollo repentino è un problema che il rugby italiano deve affrontare con urgenza.
Nonostante la sconfitta, l’Italia ha mostrato segnali di miglioramento in alcuni aspetti del gioco. La capacità di segnare e di mettere pressione sull’avversario è un aspetto positivo, ma la mancanza di continuità e la fragilità mentale restano problemi da risolvere.
Con l’Irlanda in arrivo all’Olimpico, l’Italia avrà un’altra opportunità per dimostrare di aver appreso dalla sconfitta. Questo incontro coinciderà con la celebrazione del ‘St. Patrick’s Day’, un evento che attirerà molti tifosi irlandesi a Roma. Sarà interessante vedere come l’Italia affronterà questa sfida, sapendo di avere il sostegno del pubblico di casa, ma anche la pressione di dover ottenere un risultato positivo dopo una serie di prestazioni altalenanti.
Il Sei Nazioni è un torneo che richiede resilienza e capacità di reazione. L’Italia ha dimostrato di poter competere per un tempo, ma ora è fondamentale che la squadra trovi il modo di mantenere il livello di gioco anche nella ripresa, altrimenti i sogni di gloria rimarranno solo tali.
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