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Italia U21: una sconfitta in extremis contro l’Olanda lascia il segno

L’Italia Under 21 ha vissuto un’amichevole agrodolce contro i pari età dell’Olanda, chiudendo la partita con una sconfitta per 2-1 nel suggestivo stadio “Penzo” di Venezia. Nonostante il risultato negativo, la squadra guidata dall’allenatore Carmine Nunziata ha mostrato segnali incoraggianti in vista degli Europei di categoria, previsti dall’11 al 28 giugno in Slovacchia. Tuttavia, la sfortuna e alcune disattenzioni difensive hanno pesato sulla prestazione degli azzurrini, che avrebbero meritato un esito ben diverso.

Il primo tempo: un inizio promettente

L’incontro è iniziato con l’Italia che ha preso subito l’iniziativa, creando diverse occasioni da gol. Il portiere olandese è stato chiamato a interventi decisivi, mentre gli azzurrini cercavano di rompere il ghiaccio. L’Olanda, considerata una delle favorite del torneo, ha scelto di giocare di rimessa, concedendo il possesso agli avversari ma cercando di colpire in contropiede. È stata però la squadra ospite a sbloccare il punteggio al 19′ del primo tempo, con un gol di Fitz-Jim che ha sorpreso la difesa italiana.

La reazione degli azzurrini è stata immediata e vigorosa, ma nonostante i tentativi di pareggio, il primo tempo si è chiuso sull’1-0 per l’Olanda. Gli azzurrini hanno mostrato una buona organizzazione di gioco e una certa fluidità nelle manovre, ma la mancanza di concretezza sotto porta ha impedito di concretizzare le occasioni create.

La ripresa: un pareggio illusorio

Nella ripresa, l’Italia ha continuato a spingere e finalmente è riuscita a trovare il gol del pareggio al 54′ grazie a un rigore trasformato da Sebastiano Esposito. Questo gol ha galvanizzato la squadra, che ha iniziato a credere nella possibilità di ribaltare il risultato. A rendere le cose ancora più favorevoli per gli azzurrini, è arrivata l’espulsione di un giocatore olandese, che ha lasciato gli avversari in inferiorità numerica.

Nonostante i vantaggi, l’Italia ha faticato a trovare il gol del sorpasso. Gli azzurrini hanno continuato a creare occasioni, sfiorando ripetutamente il vantaggio, ma la mira non è stata sempre precisa e il portiere dell’Olanda ha mantenuto la propria porta inviolata. Nel finale, una seconda espulsione per l’Olanda ha ulteriormente complicato la situazione per gli avversari, che ora erano ridotti a nove uomini.

Un finale beffardo

Tuttavia, proprio quando sembrava che l’Italia potesse portare a casa un meritato pareggio, è arrivata la doccia fredda. In una delle ultime azioni di gioco, gli olandesi sono partiti in contropiede e, approfittando di un errore difensivo degli azzurrini, hanno segnato il gol della vittoria con Bruns al 93′. Un finale beffardo che ha lasciato l’Italia con l’amaro in bocca, nonostante una prestazione tutto sommato positiva.

Nel post-partita, Carmine Nunziata ha espresso il suo rammarico per il risultato, ma ha anche sottolineato gli aspetti positivi mostrati dalla sua squadra. “È stato un errore grave, nell’ultima azione in 11 contro 9. È un errore, ma prendiamoci di buono la prestazione. È stata una grande prestazione. Nell’arco della partita abbiamo fatto bene. Non voglio soffermarmi sull’errore”, ha dichiarato l’allenatore, evidenziando come la squadra abbia mostrato carattere e determinazione.

Il capitano Lorenzo Pirola ha condiviso le parole del suo allenatore, sostenendo che la squadra meriterebbe di più: “Il primo tempo abbiamo avuto diverse palle gol, loro hanno avuto una sola palla. Nella ripresa abbiamo fatto bene. Poi c’è stato l’episodio finale che però non ha rovinato tutto perché la buona prestazione rimane”. La squadra ha dimostrato di avere potenziale, ma ci sono ancora aspetti da migliorare, soprattutto in fase difensiva e nella finalizzazione.

L’attenzione ora si sposta sul prossimo impegno amichevole contro la Danimarca, dove Nunziata avrà l’opportunità di testare ulteriormente la squadra e apportare eventuali correttivi. La preparazione verso il torneo europeo diventa cruciale, e questi incontri amichevoli rappresentano un’importante occasione per affinare la strategia e il gioco di squadra.

In un contesto di crescita e sviluppo, l’Italia Under 21 è chiamata a lavorare sodo per prepararsi al meglio per la competizione che la attende. La fiducia nei giovani talenti italiani è alta, e con il giusto approccio e atteggiamento, gli azzurrini potrebbero sorprendere nel corso del torneo. Con una condizione fisica in crescita e un gioco sempre più armonioso, l’Italia U21 punta a essere protagonista in Europa, nonostante le difficoltà e le insidie che il percorso comporta.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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