Inizia con il piede giusto l’avventura di Silvio Baldini sulla panchina della Nazionale Under 21 italiana. Il debutto del nuovo commissario tecnico si è svolto allo Stadio “Alberto Picco” di La Spezia, dove gli azzurrini hanno affrontato i pari età del Montenegro nella prima partita di qualificazione per la fase finale degli Europei di categoria. La gara, ricca di emozioni e colpi di scena, si è conclusa con una vittoria per 2-1 in rimonta per l’Italia, un risultato che ha fatto esplodere di gioia i tifosi presenti sugli spalti.
L’incontro è iniziato in salita per gli azzurrini, che sono andati sotto dopo soli 4 minuti di gioco. Un errore della difesa italiana ha permesso a Kostic di battere l’estremo difensore Mascardi con un tiro potente, portando il Montenegro in vantaggio. Questo avvio fulmineo ha colto di sorpresa l’Italia, che ha faticato a trovare il ritmo giusto nei primi minuti di gioco. Nonostante il gol incassato, gli azzurrini hanno mantenuto il possesso del pallone, provando a costruire azioni pericolose, ma senza riuscire a concretizzare.
La strategia di Baldini
Il modulo scelto da Baldini per l’incontro è stato un 4-3-3, una disposizione tattica che mira a favorire la fluidità e la propositività offensiva. La formazione schierata ha visto Mascardi tra i pali, protetto da una linea difensiva composta da Palestra, Marianucci, Chiarodia e Idrissi. A centrocampo, Baldini ha optato per un trio formato da Pisilli, Lipani e Ndour, mentre il tridente d’attacco era composto da Fini, Raimondo e Koleosho.
Dopo una prima frazione di gioco in cui l’Italia ha faticato a reagire al vantaggio montenegrino, il secondo tempo ha visto un cambio di marcia decisivo. Baldini ha mantenuto gli stessi uomini in campo, mostrando fiducia nel gruppo. Eppure, il Montenegro ha avuto l’opportunità di raddoppiare con una conclusione di Miranovic dalla distanza, che ha fatto tremare i cuori dei tifosi italiani.
La rimonta degli azzurrini
La svolta è arrivata pochi minuti dopo l’inizio della ripresa. Lipani, che aveva commesso l’errore in occasione del gol avversario, ha dimostrato grande carattere e determinazione. Al 53′ minuto, Fini ha servito un pallone arretrato dal lato destro dell’area, e Lipani ha colto l’occasione al volo, calciando di prima intenzione e superando Domazetovic, il portiere montenegrino. Il gol ha riacceso le speranze degli azzurrini, che hanno iniziato a spingere con maggiore intensità.
Da quel momento, l’Italia ha mostrato una netta superiorità, aumentando il ritmo e creando diverse occasioni da rete. In particolare, Raimondo si è reso protagonista di due tentativi ravvicinati che hanno messo in apprensione la difesa avversaria. Gli azzurrini hanno continuato a premere, cercando il gol del sorpasso, che è arrivato al minuto 79 con un calcio di rigore. Raimondo, con grande astuzia, ha anticipato Perovic e si è visto atterrare in area. Koleosho, freddo e preciso, ha trasformato il penalty, portando l’Italia sul 2-1.
Con il vantaggio acquisito, gli azzurrini hanno gestito il finale di partita con sicurezza. Le scelte di Baldini, che ha dimostrato di conoscere bene i suoi ragazzi, si sono rivelate vincenti. Il tecnico toscano ha saputo motivare la squadra anche dopo un inizio difficile, portando i giovani talenti a esprimere il loro potenziale.
Prospettive future
La vittoria contro il Montenegro non è solo un risultato importante in termini di punteggio, ma rappresenta anche una spinta morale significativa per il gruppo, che ora può affrontare con maggiore serenità il prossimo incontro. Il prossimo appuntamento per l’Italia Under 21 sarà contro la Macedonia del Nord, martedì prossimo. La partita si preannuncia fondamentale per confermare il buon avvio di campionato e consolidare la posizione degli azzurrini nelle qualificazioni.
L’incontro di La Spezia ha messo in evidenza non solo le qualità individuali dei giocatori, ma anche l’importanza del lavoro di squadra e della resilienza. La rimonta degli azzurrini è stata il frutto di una mentalità vincente e di un gioco corale che ha saputo rispondere ai momenti difficili. In un contesto di rinnovamento e di crescita, Baldini ha tutte le carte in regola per guidare questa giovane selezione verso traguardi ambiziosi, con la speranza di riportare l’Italia a competere ai massimi livelli nel calcio giovanile.