Italia trionfa al Memorial Paolo d’Aloja: un trionfo nel canottaggio che fa sognare

Italia trionfa al Memorial Paolo d'Aloja: un trionfo nel canottaggio che fa sognare

Italia trionfa al Memorial Paolo d'Aloja: un trionfo nel canottaggio che fa sognare - ©ANSA Photo

Luca Baldini

19 Ottobre 2025

L’Italia del canottaggio ha vissuto un momento di grande gloria nella trentanovesima edizione del Memorial Paolo d’Aloja, tenutosi a Piediluco in onore del compianto presidente della federazione Paolo d’Aloja. Quest’anno, la regata si è svolta sulla distanza sprint di 500 metri e ha visto il trionfo della squadra azzurra, che ha conquistato il Trofeo Fondazione Carit con un totale di 33 punti nelle finali. Questo risultato rappresenta un significativo passo avanti per la nazionale italiana, consolidando la sua posizione di leader nel panorama del canottaggio internazionale.

La competizione ha offerto emozioni forti, con atleti provenienti da diverse nazioni che si sono sfidati in un’atmosfera di grande sportività. Gli azzurri hanno dimostrato non solo abilità tecnica, ma anche un forte senso di squadra, che ha contribuito in modo determinante ai loro successi.

successi nel singolo maschile e femminile

Nel singolo maschile, Andrea Panizza ha ottenuto una vittoria schiacciante, finendo con un vantaggio di 2″38 sul serbo Nikolaj Pimenov e 2″43 sul suo compagno di squadra Isak Zvegelj. Questo risultato non solo evidenzia le capacità di Panizza, ma sottolinea anche la crescita del canottaggio maschile italiano.

Altrettanto impressionante è stata la performance nel singolo femminile, dove Gaia Umbra Chiavini ha conquistato il primo posto, seguita da Aurora Spirito e Sara Borghi. La vittoria di Chiavini è significativa, poiché rappresenta la continuità nel successo delle atlete italiane nel canottaggio femminile, un settore in forte espansione.

il dominio azzurro nel doppio e nel quattro senza

Nel doppio maschile, i vicecampioni mondiali serbi Martin Mackovic e Nikola Pimenov hanno dominato la gara. La barca mista Italia-Serbia, formata da Leonardo Tedoldi e Isak Zvegelj, ha mostrato grande potenziale, pur non riuscendo a superare i rivali. Nel doppio femminile, l’Italia ha brillato con la vittoria del duo Chiavini e Spirito, seguite da Elena Sali e Sara Borghi al secondo posto, e Ilaria Corazza e Valentina Mascheroni che hanno completato il podio.

Anche nel due senza maschile, Nunzio Di Colandrea e Giovanni Codato hanno dimostrato una grande sintonia, imponendosi su Alessandro Timpanaro ed Edoardo Caramaschi. Nel settore femminile, Angelica Merlini e Silvia Terrazzi hanno conquistato il successo, mostrando un affiatamento invidiabile.

un futuro luminoso per il canottaggio italiano

Il quattro senza femminile ha visto un bis per Merlini e Terrazzi, insieme a Samantha Premerl e Matilde Barison. Questo successo evidenzia la profondità del talento femminile nel canottaggio italiano. Nel quattro senza maschile, Leonardo Pietra Caprina, Giuseppe Vicino, Nunzio Di Colandrea e Giovanni Codato hanno ottenuto un altro oro, battendo i giovani Timpanaro, Caramaschi, Licatalosi e Zuccalà.

Nel quattro di coppia maschile, la Serbia ha avuto la meglio sui campioni del mondo, mentre nel quattro di coppia femminile, l’Italia ha trionfato con Chiavini, Irene Gattiglia, Susanna Pedrola e Aurora Spirito. Infine, l’otto maschile ha conquistato il primo posto, con le donne che hanno confermato la superiorità azzurra.

Il Memorial Paolo d’Aloja non è solo una competizione, ma un’importante occasione di crescita e confronto tra atleti di diverse nazionalità. Con l’Italia che continua a dimostrare la propria forza nel canottaggio, ci si aspetta un futuro luminoso per questo sport, con nuovi talenti pronti a emergere e rappresentare il nostro paese sui palcoscenici internazionali.

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