La nazionale italiana di taekwondo ha chiuso in modo straordinario il Campionato Europeo Under 21, svoltosi a Pristina, conquistando un totale di sei medaglie, di cui ben tre d’oro. Questo risultato non solo mette in luce il talento e l’impegno degli atleti italiani, ma evidenzia anche il crescente sviluppo di questa disciplina nel nostro paese.
Mattia Molin: l’oro decisivo
L’ultimo oro è stato conquistato da Mattia Molin, un atleta di 21 anni che ha brillato nella categoria +87 kg. La sua performance è stata caratterizzata da grande determinazione e abilità tecnica. Fin dai turni iniziali, Molin ha dimostrato di essere un avversario temibile:
- Nei sedicesimi ha battuto lo spagnolo Gordo Merino con un netto 2-0.
- Nei successivi turni ha superato il rumeno Manea senza concedere round, mostrando una solidità impressionante.
- Nei quarti di finale, ha affrontato il turco Baran, infliggendo un’altra vittoria convincente.
- In semifinale ha avuto la meglio sul russo Shefatov, dimostrando le sue capacità.
- La finale contro il polacco Jablonski è stata l’apice della sua prestazione, con un punteggio finale di 2-0.
Commentando il suo trionfo, Molin ha dichiarato: “Sono davvero felice per questo risultato: l’anno scorso ci ero andato vicino senza riuscirci, quindi oggi la soddisfazione è doppia”. Questo oro rappresenta un traguardo personale per l’atleta e contribuisce a portare l’Italia al secondo posto nella classifica generale di questa edizione degli Europei.
Altri successi significativi
Il medagliere azzurro non si esaurisce con Molin. Nelle giornate precedenti della competizione, l’Italia ha ottenuto risultati straordinari in altre categorie:
- Anna Frassica ha regalato all’Italia un oro nella categoria -53 kg, ed è stata premiata come miglior atleta femminile del torneo.
- Giulia Galiero ha conquistato una meritatissima medaglia d’argento nella categoria -46 kg.
- Elisa Bertagnin ha portato a casa un bronzo, contribuendo a un ottimo bottino per la delegazione italiana.
In aggiunta, i successi di Abderrahman Touiar e Ludovico Iurlaro, vincitori di titoli continentali nelle categorie -54 kg e -63 kg, rispettivamente, dimostrano che l’Italia è una nazione di talenti emergenti e atleti già affermati in grado di competere ai massimi livelli.
Il futuro del taekwondo italiano
Il Campionato Europeo Under 21 di taekwondo ha rappresentato un’importante occasione di crescita e visibilità per gli atleti italiani, che hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con i migliori giovani talenti d’Europa. Queste competizioni non solo forniscono una piattaforma per mostrare le proprie abilità, ma offrono anche un’esperienza cruciale per le carriere future.
La Federazione Italiana Taekwondo ha dimostrato di avere una visione chiara e un programma efficace per lo sviluppo del taekwondo giovanile. I risultati ottenuti in questo campionato sono un chiaro segnale che gli sforzi stanno dando i loro frutti. L’attenzione verso i giovani atleti, unita alla preparazione tecnica e fisica, sta portando l’Italia a essere sempre più competitiva nel panorama internazionale di questo sport.
In un contesto di crescente interesse per le arti marziali, il successo della nazionale azzurra potrebbe incentivare ulteriormente la pratica del taekwondo tra i giovani. La diffusione di corsi e iniziative locali, insieme ai risultati ottenuti, possono contribuire a far crescere una nuova generazione di atleti pronti a portare il nome dell’Italia in alto, non solo in Europa, ma anche a livello mondiale. Con una base di talenti così promettente, il futuro del taekwondo italiano appare luminoso e carico di opportunità.
