
Italia trionfa agli Euroindoor di atletica: Iapichino e Diaz conquistano l'oro, due bronzi in arrivo - ©ANSA Photo
L’atletica italiana ha vissuto un momento di grande gloria agli Europei indoor di Apeldoorn, nei Paesi Bassi, portando a casa un totale di quattro medaglie: due ori e due bronzi. I protagonisti di questa edizione sono stati Larissa Iapichino e Andy Diaz, che hanno saputo emozionare il pubblico con performance straordinarie, dimostrando il talento e la determinazione degli atleti azzurri.
Larissa Iapichino conquista l’oro nel lungo
Larissa Iapichino, atleta toscana e figlia della leggendaria Fiona May, ha trionfato nel salto in lungo con un balzo di 6.94 metri. Questo risultato non è solo un traguardo sportivo, ma rappresenta anche un importante passo nella sua carriera. Dopo aver vinto l’argento agli Europei indoor di Istanbul nel 2021, Iapichino ha finalmente raggiunto la vetta, superando la misura di sua madre, che nel 1996 conquistò il titolo con 6.91 metri.
“Lo volevo fino in fondo, sono felice, sono fiera di me stessa”, ha dichiarato l’atleta, visibilmente emozionata e sostenuta dai suoi genitori. La sua vittoria è un messaggio di resilienza, un esempio per tutti coloro che affrontano le sfide della vita sportiva e non. “Dedico questo titolo a tutti quelli che sono resilienti in quello che fanno”, ha aggiunto.
La competizione è stata serrata, con la svizzera Annik Kalin che ha chiuso al secondo posto con 6.90 metri, mentre la tedesca Malaika Mihambo ha conquistato il bronzo con 6.88 metri. La vittoria di Iapichino non solo celebra il suo talento, ma segna anche una continuazione di una tradizione familiare nel salto in lungo.
Andy Diaz trionfa nel triplo maschile
Passando al salto triplo maschile, Andy Diaz ha portato a casa l’oro in una gara entusiasmante, trionfando con un salto di 17.71 metri, che rappresenta la migliore prestazione mondiale dell’anno. Dopo un inizio incerto, con un salto di 16.37 metri, Diaz ha saputo rialzarsi e impressionare tutti con una progressione che lo ha portato a superare i suoi avversari.
Il tedesco Max Hess, inizialmente in testa con 17.43 metri, non ha completato il suo ultimo salto, permettendo a Diaz di conquistare l’oro. “È stato difficile ma divertente. Ho aggiustato la mia rincorsa e la mia ansia e sono riuscito a fare il salto giusto”, ha commentato Diaz, visibilmente emozionato per il suo successo. Questo oro rappresenta il terzo titolo azzurro nella storia della manifestazione, dopo quelli di Fabrizio Donato nel 2009 e Daniele Greco nel 2013.
Il futuro brillante dell’atletica italiana
Non è finita qui. L’azzurro Matteo Sioli, a soli diciannove anni, si è aggiudicato una medaglia di bronzo nel salto in alto con una misura di 2.29 metri, dimostrando che il futuro dell’atletica italiana è luminoso. Sioli ha mostrato grande maturità in gara, riuscendo a salire sul podio e confermando il suo talento, dopo aver già conquistato un argento mondiale under 20 nel 2022. “È una grande emozione esserci e aver raggiunto questo traguardo”, ha dichiarato Sioli, che ha saputo gestire la pressione della competizione con grande abilità.
L’argento nel salto in alto è andato all’ucraino Oleh Doroshchuk, mentre il ceco Jan Štefela ha conquistato il bronzo. Le performance di Sioli, insieme a quelle di Iapichino e Diaz, evidenziano il potenziale dell’atletica italiana, che continua a produrre atleti di livello mondiale.
In totale, l’Italia ha chiuso la competizione con quattro medaglie: due ori e due bronzi, un risultato che non solo fa sorridere gli appassionati di atletica, ma riempie di orgoglio tutto il paese. Questa edizione degli Euroindoor di atletica rappresenta un momento di grande celebrazione per il movimento sportivo italiano, che guarda al futuro con fiducia e ambizione.
Con l’energia e la determinazione mostrata dai nostri atleti, l’Italia ha dimostrato di essere un contendente serio sulla scena atletica europea e mondiale. Le storie di Iapichino, Diaz e Sioli non sono solo racconti di successo sportivo, ma anche testimonianze di passione, sacrificio e resilienza, elementi che continueranno a ispirare le future generazioni di atleti. La pedana di Apeldoorn è stata testimone di un grande spettacolo, e sicuramente, non sarà l’ultima volta che vedremo l’azzurro brillare.