Italia, si fa la storia: non solo Sinner, stavolta è la terza volta

Non c’è solo Jannik Sinner ad entusiasmare i tifosi italiani: l’impresa della toscana entra di diritto nella storia

Tutti gli sportivi italiani si sono riscoperti, negli ultimi 5 mesi abbondanti, appassionati di tennis grazie alle straordinarie imprese di Jannik Sinner. Il campione altoatesino, che batte record assoluti e personali dopo ogni vittoria nel circuito, è stato il trascinatore principe della formazione azzurra nella finale di Coppa Davis di Malaga, dando poi continuità al suo ‘Magic moment’ vincendo il suo primo Major in carriera, gli Australian Open, e successivamente scalzando Daniil Medvedev dal terzo posto della classifica mondiale.

Sinner e non solo, l'Italtennis sorride
grandi risultati per l’Italia del tennis (Lapresse) Wigglesport

Le imprese del nativo di San Candido, che ora – facendo eventualmente meglio di Carlos Alcaraz nel prestigioso Masters 1000 di Indian Wells – potrebbe issarsi addirittura al secondo posto del ranking mondiale, hanno certamente fatto da traino a tutto il movimento dell’Italtennis.

Non si spiegherebbero altrimenti il trionfo di Luciano Darderi all’Open di Cordoba e la finale conseguita, ma purtroppo persa, a Melbourne dalla coppia Bolelli-Vavassori. Che ad ogni modo si è rifatta subito dopo vincendo il torneo di Buenos Aires ed entrando nella Race ATP in vista delle Finals di novembre.

Ma c’è un’altra, straordinaria, storia che merita di essere raccontata. Un viaggio bellissimo, fatto di tenacia, resilienza, grinta, lucidità. E tanta voglia di entrare nella storia del tennis femminile italiano. Si, Jasmine, ce l’hai fatta. Ora possiamo celebrare la tua impresa entusiasmandoci e ringraziandoti per la gioia che ti sei regalata e che hai regalato a tutti noi.

Jasmine Paolini trionfa a Dubai: quanti record per l’azzurra

Numero 26 del mondo prima dell’inizio del prestigioso Masters 1000 di Dubai, Jasmine Paolini ha messo in fila una per una tutte le quotate avversarie incontrate sul suo cammino. Beatriz Haddad Maia, Leylah Fernandez, Maria Sakkari, Sorana Cirstea e, nell’ultimo atto, con una rimonta che è già nella storia, Anna Kalinskaya.

Battuta col punteggio di 4-6 7-5 7-5 al termine di una drammatica battaglia. E poco importa se ai Quarti di finale la toscana ha passato il turno contro la temibile Elena Rybakina grazie al forfait della rivale, fermata da problemi gastrointestinali. La 28enne nata a Castelnuovo di Garfagnana si è issata al 14esimo posto del ranking WTA, e collezionando un primato dietro l’altro. Innanzitutto è solo la terza volta che una tennista italiana riesce a primeggiare in un Masters 1000. Prima di lei c’erano riuscite solo Flavia Pennetta – tra l’altro vincitrice anche di un Major, gli Us Open, nel 2015 – e Camila Giorgi.

Terza volta nella storia per il tennis italiano: non c'è solo Sinner
Jasmine Paolini, il trionfo a Dubai è già nella leggenda del tennis azzurro (LaPresse) – Wigglesport.it

L’azzurra è inoltre la prima a vincere un 1000 in rimonta dai tempi di Osaka contro Barty a Pechino 2019. Gli ultimi 27 Masters 1000 erano stati infatti vinti da tenniste che si erano assicurate il primo set.

Infine, il dato che garantisce a Paolini un posto sempiterno nella storia del tennis italiano: col suo numero 14 nel ranking la piccola terribile Jasmine è ufficialmente tra le prime 10 atlete italiane meglio piazzate di tutti i tempi. E il tassametro, come nel caso di Jannik Sinner, corre ancora. Chissà dove potranno arrivare i nostri splendidi alfieri.

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