Italia rinasce nel ciclismo: Dagnoni annuncia il futuro da leader mondiale

Italia rinasce nel ciclismo: Dagnoni annuncia il futuro da leader mondiale

Italia rinasce nel ciclismo: Dagnoni annuncia il futuro da leader mondiale - ©ANSA Photo

Stefano Cerulli

25 Settembre 2025

L’Italia, con la sua tradizione ciclistica senza pari, si prepara a vivere un periodo storico e significativo per il ciclismo. Cordiano Dagnoni, presidente della Federazione Ciclistica Italiana (FCI), ha accolto con entusiasmo la decisione dell’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) di assegnare all’Italia diversi eventi mondiali di ciclismo. Tra questi, spiccano il Campionato del Mondo su strada e pista del 2031, che si terrà in Trentino e a Spresiano, in provincia di Treviso, e il Mondiale di ciclocross del 2026. Inoltre, il Mondiale Marathon del 2029 si svolgerà in Val Gardena, una delle località più pittoresche delle Dolomiti.

Il premio al movimento ciclistico italiano

Dagnoni ha definito queste assegnazioni come un premio non solo alle singole candidature, ma a tutto il movimento ciclistico italiano. Le sue parole risuonano come un inno alla passione, alla bellezza del territorio e all’eccellenza che caratterizzano il ciclismo nel Bel Paese. “L’Italia si conferma come uno dei centri mondiali del ciclismo, capace di mettere insieme il calore delle nostre comunità, la passione dei nostri tifosi, la bellezza dei territori, l’eccellenza dei nostri prodotti e la competenza dei nostri dirigenti”, ha affermato Dagnoni. Questa visione si riflette non solo nella scelta dei luoghi, ma anche nell’energia che il ciclismo riesce a trasmettere, infondendo uno spirito di unità e orgoglio nazionale.

L’importanza della preparazione

Il presidente della FCI ha espresso gratitudine verso tutti coloro che hanno lavorato instancabilmente per raggiungere questi obiettivi. “Ringrazio tutti coloro che si sono impegnati in questi mesi, a cominciare dalle società organizzatrici, gli enti locali e le istituzioni, che hanno lavorato tutti per un obiettivo comune”, ha sottolineato. Questo riconoscimento non è solo un traguardo, ma una tessera fondamentale in un mosaico di eventi storici che hanno caratterizzato il ciclismo italiano, come le partenze del Tour de France e della Vuelta di Spagna, così come le recenti edizioni del Giro d’Italia.

Progetti futuri e eredità duratura

Il programma per i prossimi anni si preannuncia ricco di emozioni. Dagnoni ha descritto i Mondiali del 2031 come un “culmine di questo climax”, paragonandoli a vere e proprie Olimpiadi del ciclismo. Questo evento avrà il potere di concentrare l’attenzione internazionale su un territorio, il Nord-Est dell’Italia, noto per essere una culla del ciclismo. Le strade che attraversano le Alpi e le dolci colline del Trentino si preparano ad accogliere atleti e appassionati da ogni parte del mondo, trasformando la regione in un palcoscenico di sport e competizione.

Tuttavia, Dagnoni ha anche messo in evidenza la necessità di continuare a lavorare per lasciare un’eredità duratura al Paese. “Questi appuntamenti, oltre ad essere un riconoscimento, sono anche un’esortazione a continuare sulla strada intrapresa e un impegno ad accelerare quegli interventi necessari perché possano lasciare un’eredità permanente al Paese”, ha affermato. Tra i progetti in corso, spicca la realizzazione del Velodromo di Spresiano, che rappresenterà un’importante infrastruttura per il ciclismo italiano e un luogo di formazione per le future generazioni di ciclisti.

In un contesto più ampio, l’assegnazione di questi campionati mondiali rappresenta un’opportunità non solo per celebrare il ciclismo, ma anche per promuovere il turismo e l’economia locale. Gli eventi ciclistici attirano visitatori da tutto il mondo, contribuendo a valorizzare le bellezze naturali e culturali del nostro Paese. Le gare di ciclismo non sono solo competizioni sportive, ma anche occasioni per mostrare il patrimonio storico, gastronomico e paesaggistico dell’Italia.

In conclusione, il ciclismo italiano si prepara ad affrontare un futuro luminoso, sostenuto da una comunità appassionata e da una federazione determinata. Con eventi di tale portata all’orizzonte, il ciclismo in Italia non è solo una questione di sport, ma un vero e proprio simbolo di unità e orgoglio nazionali. L’Italia è pronta a dimostrare al mondo intero che il ciclismo è parte integrante della sua identità culturale e sociale, e che il futuro è luminoso per tutti coloro che amano questo sport.

Change privacy settings
×