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Italia inizia alla grande l’Europeo donne, battuta la Serbia 70-61

L’Italia ha esordito nel migliore dei modi all’Europeo femminile di basket, sconfiggendo la Serbia con un punteggio di 70-61 nella prima giornata del gruppo B. La partita si è svolta al PalaDozza di Bologna, un palazzetto storico che ha accolto con entusiasmo il pubblico italiano, pronto a sostenere le proprie beniamine in un torneo di grande importanza.

La sfida contro le serbe, una delle formazioni più forti e temute del continente, rappresentava un banco di prova significativo per le ragazze allenate da Andrea Capobianco. La Serbia, infatti, è nota per il suo basket aggressivo e per la profondità del suo roster, che include giocatrici di alto livello militanti in vari campionati europei e in WNBA.

prestazione dell’italia

L’Italia ha iniziato la partita con grande determinazione, mostrando fin da subito un gioco solido e ben organizzato. Le azzurre, trascinate dalla capitana e stella del team, hanno messo in campo una difesa intensa e un attacco fluido, riuscendo a costruire un vantaggio significativo già nel corso del primo quarto. Le serbe, pur essendo partite in ritardo, hanno tentato di recuperare, ma la squadra italiana ha mantenuto il controllo della situazione.

Uno degli aspetti più positivi della partita è stata la prestazione delle giovani giocatrici, che hanno dimostrato di poter competere a livelli altissimi. Le esordienti in un torneo di questa portata hanno saputo rispondere alle aspettative, mostrando grinta e capacità di gestione della pressione. Questo è un segnale importante per il futuro del basket femminile italiano, che punta sempre di più su un ricambio generazionale.

la reazione della serbia

Il secondo quarto ha visto un’ottima reazione da parte della Serbia, che ha tentato di ridurre il gap e ha trovato in alcune delle sue giocatrici chiave, come Ana Dabović, una fonte di punti preziosi. Tuttavia, l’Italia ha risposto bene, mantenendo un margine di sicurezza grazie a tiri da tre punti precisi e a una gestione del gioco che ha esaltato il talento delle azzurre.

Il terzo quarto è stato decisivo per le sorti della gara. Le azzurre hanno incrementato il vantaggio grazie a una difesa asfissiante e a un attacco ben orchestrato. Il coach Capobianco ha saputo gestire le rotazioni in modo efficace, permettendo alle giocatrici di mantenere alta l’intensità in campo. La Serbia, pur provando a rimanere in partita, ha faticato a trovare le giuste soluzioni offensive, complice anche l’ottima prestazione del quintetto italiano.

finale e prospettive future

Nel quarto finale, la Serbia ha tentato l’ultimo assalto, ma l’Italia ha dimostrato grande freddezza e determinazione. Le azzurre hanno continuato a segnare e, nonostante un paio di errori che avrebbero potuto riaprire la partita, hanno mantenuto il controllo fino all’ultimo secondo. Con un canestro decisivo a pochi istanti dalla sirena, l’Italia ha chiuso la partita sul punteggio di 70-61, dando il via a un Europeo che si preannuncia molto promettente.

Domani, le azzurre affronteranno la Slovenia, un’altra squadra da non sottovalutare. Le slovene hanno dimostrato di essere un avversario temibile, ma l’energia e la determinazione mostrate dalle italiane nella partita contro la Serbia fanno ben sperare. L’allenatore Capobianco avrà il compito di mantenere alta la concentrazione e di preparare strategicamente la squadra per affrontare questa nuova sfida.

Il pubblico di Bologna ha risposto in modo entusiasta, creando un’atmosfera vibrante che ha sicuramente aiutato le giocatrici a dare il massimo. La presenza di tanti tifosi e appassionati ha dimostrato quanto il basket femminile stia crescendo in Italia, attirando sempre più attenzione e supporto. Questo è un chiaro segnale che il movimento sta raggiungendo una nuova fase di sviluppo, con un interesse crescente da parte della stampa e del pubblico.

Inoltre, la Nazionale italiana femminile sta lavorando per consolidare la propria posizione nel panorama europeo e mondiale. L’Europeo rappresenta un’importante opportunità per mettere in mostra il talento delle giocatrici italiane e per costruire un futuro solido per il basket al femminile. Con la giusta mentalità e determinazione, le azzurre possono ambire a traguardi significativi in questo torneo.

La sfida contro la Slovenia sarà cruciale non solo per il proseguimento del torneo, ma anche per valutare il potenziale della squadra e la capacità di affrontare avversari di alto livello. Le aspettative sono alte, e l’Italia è pronta a dimostrare di avere tutte le carte in regola per competere ai massimi livelli. La strada è lunga, ma l’inizio è incoraggiante e promettente.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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