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Italia conquista l’Europa nel freestyle del taekwondo

La nazionale italiana di taekwondo ha dato il via a un’avventura straordinaria al 17° Campionato europeo di poomsae e al 2° Campionato europeo di para poomsae, che si stanno svolgendo a Tallinn, in Estonia. Con una performance eccezionale, gli atleti azzurri hanno conquistato ben quattro medaglie nel primo giorno di competizioni, un evento cruciale non solo per dimostrare il loro talento, ma anche per qualificarsi per future competizioni internazionali.

Successo nel freestyle

Gli azzurri hanno brillato in particolare nelle categorie Freestyle, con il team Under 17 che ha conquistato il titolo europeo. Composto da Emanuele Fugazza, Filippo Di Vincenzo, Federica Leone, Thomas Campana e Sofia Bechini, il team ha ottenuto un punteggio impressionante di 7.200, superando le squadre di Spagna e Ucraina, che si sono piazzate rispettivamente al secondo e al terzo posto. La vittoria del team Under 17 rappresenta un importante passo per il futuro del taekwondo italiano, dimostrando che i giovani atleti possono competere ai massimi livelli.

Il team Over 17 ha replicato il successo, conquistando anch’esso una medaglia d’oro con un punteggio di 7.467. Composto da Andrea Norbiato, Federico Serain, Luca Ferella, Beatrice Coradeschi, Cristian Borrello e Giada Bronzetti, il gruppo ha dimostrato una straordinaria sintonia e abilità tecnica, sopravanzando le formazioni di Spagna, Turchia, Germania, Ucraina e Grecia. Questo risultato non solo conferma il dominio dell’Italia nel freestyle, ma rappresenta anche una rivincita rispetto ai Mondiali di Hong Kong 2024, dove l’Italia aveva ottenuto il bronzo nella stessa categoria.

Il valore del freestyle

Il freestyle è una disciplina del taekwondo che combina elementi di arti marziali tradizionali con acrobazie e movimenti coreografici, rendendola una delle categorie più spettacolari e apprezzate del taekwondo. Gli atleti devono mostrare non solo abilità tecniche, ma anche creatività e espressività, elementi che hanno caratterizzato le performance italiane in questa competizione. La Federazione Italiana Taekwondo (FITA) ha sostenuto attivamente il team, investendo tempo e risorse nello sviluppo delle competenze freestyle, e il Ciao Team, il gruppo dimostrativo che ha rappresentato l’Italia, è un esempio di questo impegno.

Successi nel para taekwondo

Oltre alle medaglie nel freestyle, la giornata di gare ha visto anche il successo nel settore del Para Taekwondo Poomsae. Gli atleti Stefania Monaco e Matteo Tosoni hanno entrambi conquistato la medaglia di bronzo nelle rispettive categorie, P23 femminile e P23 maschile. Questi risultati testimoniano l’importanza dell’inclusione e dell’accessibilità nello sport, e il taekwondo ha fatto significativi progressi in questo senso. Gli atleti para-taekwondo si allenano con la stessa dedizione e passione dei loro colleghi, dimostrando che il talento e l’impegno non conoscono limiti.

L’Italia si è così affermata come una delle potenze europee nel taekwondo, e questo campionato è l’ennesima conferma della crescita e del potenziale degli atleti italiani. La partecipazione a competizioni internazionali non solo permette agli sportivi di affinare le proprie abilità, ma offre anche l’opportunità di confrontarsi con avversari di alto livello, un’esperienza fondamentale per la loro crescita personale e professionale.

È interessante notare come il taekwondo stia guadagnando sempre più popolarità in Italia. Le scuole di taekwondo si stanno diffondendo in tutto il paese, attirando giovani atleti e appassionati. Questo fenomeno è incoraggiato dalla crescente visibilità del taekwondo nei media e dalla presenza di eventi di alto profilo come i Campionati Europei. Molti giovani trovano nel taekwondo non solo un modo per mantenersi in forma, ma anche un’opportunità per sviluppare discipline personali e capacità di concentrazione.

Con lo sguardo rivolto verso il futuro, l’Italia si prepara a continuare la sua avventura nei restanti giorni di competizione a Tallinn. Gli atleti azzurri sono carichi di entusiasmo e determinazione, pronti a dare il massimo per conquistare ulteriori medaglie e affermarsi come leader nel panorama europeo del taekwondo. I successi ottenuti nel primo giorno sono solo un assaggio di ciò che potrebbe riservare il resto del torneo, e gli appassionati di taekwondo italiani sono ansiosi di seguire le gesta dei loro beniamini in questa emozionante avventura sportiva.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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