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Israele cede il passo alla Norvegia: una sfida emozionante nelle qualificazioni per i Mondiali 2026

Nel contesto delle qualificazioni per la Coppa del Mondo 2026, la Norvegia ha ottenuto una vittoria significativa contro Israele, con un punteggio finale di 4-2. L’incontro si è svolto il 28 marzo 2023, sul neutro di Debrecen, in Ungheria. La squadra norvegese, guidata dal selezionatore Ståle Solbakken, ha dimostrato un gioco offensivo e incisivo, consolidando così la sua posizione nel gruppo I, che include anche l’Italia.

il dominio norvegese

La Norvegia ha aperto le marcature al 20′ con un gol di Moller Wolfe, un giovane attaccante che sta emergendo nel panorama calcistico europeo. Questo gol ha dato il via a una prestazione convincente della squadra, che ha mantenuto il controllo del gioco nei minuti successivi. Il raddoppio è arrivato al 37′ grazie a Alexander Sørloth, attaccante del Real Sociedad, che ha sfruttato un errore della difesa israeliana.

la reazione di israele

Nonostante il doppio svantaggio, Israele ha reagito con determinazione. Al 55′, Abu Fani ha temporaneamente pareggiato i conti, segnando un gol che ha riacceso le speranze dei tifosi israeliani. Questa azione è stata caratterizzata da un’ottima costruzione di gioco, evidenziando la capacità della squadra di rispondere alle difficoltà.

la superiorità norvegese

Tuttavia, la Norvegia ha ripreso rapidamente il controllo della partita. Al 67′, il difensore Kristoffer Ajer ha riportato in vantaggio i norvegesi con un colpo di testa su calcio d’angolo, dimostrando l’efficacia dei calci piazzati. Il momento clou è arrivato all’80’, quando Erling Haaland, attaccante del Manchester City, ha segnato il quarto gol. La sua rete ha messo in evidenza le sue straordinarie qualità: potenza, velocità e un fiuto per il gol che lo rendono un incubo per le difese avversarie.

Nonostante lo svantaggio, Israele ha continuato a lottare e al 93′ ha trovato la via del gol con Turgeman, chiudendo il punteggio sul 4-2. Questo gol, sebbene fosse solo un’illuminazione finale, ha dimostrato il carattere della squadra israeliana, che ha saputo resistere fino all’ultimo secondo.

la situazione nel gruppo i

Dopo questa partita, la Norvegia si trova al vertice del gruppo I con sei punti, mentre Estonia e Israele seguono con tre punti ciascuna. La squadra norvegese ha dimostrato di avere una rosa profonda e talentuosa, con giocatori di alto livello che militano nei principali campionati europei. Questo successo rappresenta una spinta importante per il morale della squadra in vista delle prossime sfide, compresa quella contro l’Italia, che si giocherà il 6 giugno 2023 a Oslo.

Le qualificazioni per il Mondiale 2026 si stanno rivelando intense e competitive, con molte squadre che lottano per un posto nella fase finale della competizione. La Norvegia, con talenti come Haaland e Ajer, sta dimostrando di essere una forza da non sottovalutare. Tuttavia, il cammino è ancora lungo e le squadre dovranno mantenere alta la concentrazione per affrontare avversari agguerriti e raggiungere il sogno di partecipare alla Coppa del Mondo.

In conclusione, l’incontro tra Israele e Norvegia ha offerto uno spettacolo di grande calcio, con emozioni e colpi di scena che hanno tenuto i tifosi col fiato sospeso fino all’ultimo minuto. Il gruppo I delle qualificazioni è destinato a rimanere aperto e competitivo, con ogni partita che potrebbe rivelarsi decisiva per il destino delle squadre coinvolte. La Norvegia ha dimostrato di avere le carte in regola per ambire a un posto nel prossimo Mondiale, mentre Israele dovrà riorganizzarsi e trovare nuove soluzioni per affrontare le sfide future.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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