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Ishikawa incanta Perugia: l’effetto Nakata torna in campo

Ottobre si preannuncia un mese di grande fermento per la pallavolo italiana, con Yuki Ishikawa protagonista di una vera e propria ondata di entusiasmo nella città di Perugia. Il capitano della nazionale giapponese e stella della Sir Safety Susa Perugia ha già portato a casa risultati strabilianti, testimoniando come l’effetto Nakata si stia ripetendo a distanza di anni. A partire dalla sua tournee in Giappone, per la quale i biglietti sono già esauriti, fino a un incremento del 25% dei follower sui social media, il fenomeno Ishikawa sta riscuotendo un successo senza precedenti.

l’impatto di ishikawa a perugia

Il suo arrivo in Umbria ha portato a un significativo triplo aumento delle vendite delle maglie rispetto alla scorsa stagione, e ci si aspetta che questo trend continui fino alla conclusione del campionato 2024-2025. Ishikawa, che compirà 30 anni a dicembre, ha già una carriera internazionale ricca di esperienze, avendo debuttato a Modena all’età di 18 anni. La sua presenza a Perugia, club campione d’Italia e due volte vincitore del Mondiale per club, ha riacceso i ricordi legati a Hidetoshi Nakata, l’ex calciatore giapponese che ha lasciato un segno indelebile nel calcio italiano.

Il club di Perugia ha accolto Ishikawa con entusiasmo, tanto che sui social ha esclamato: “Ora a Perugia splende il Sol Levante”. Questo slogan non è solo una mera espressione di marketing, ma riflette la realtà di una città che ha abbracciato il suo nuovo capitano, che ha già dimostrato il suo valore in campo con schiacciate potenti e giocate spettacolari. La sua famiglia è legata al mondo della pallavolo, con una sorella che gioca a Novara, contribuendo così a creare un legame profondo con questo sport in Italia.

il supporto dei tifosi giapponesi

I tifosi giapponesi, che seguono Ishikawa con entusiasmo, non si sono limitati a sostenere il loro idolo a distanza: alcuni di loro hanno addirittura sottoscritto abbonamenti per le partite casalinghe della Sir Safety Susa, nonostante si trovino a migliaia di chilometri di distanza. Questo fenomeno ha portato un afflusso di supporter giapponesi in Umbria, creando un’atmosfera di festa e di condivisione tra le due culture. “I tifosi perugini sono incredibili”, ha dichiarato Ishikawa, “e sono felice di giocare davanti a loro. Vedo tanti che indossano la mia maglia con il numero 14 e voglio ripagarli con buone prestazioni”.

obiettivi ambiziosi e partnership strategiche

Il suo obiettivo a Perugia è chiaro: vincere. “Pur avendo già giocato in Italia, non ho ancora vinto uno scudetto”, ha affermato Ishikawa. “Sono venuto qui proprio per questo. Il campionato italiano è molto competitivo e vincere è difficile, ma sono ambizioso e voglio anche la Champions League. Per me, Perugia è il posto perfetto”. La sua determinazione e il suo spirito competitivo si riflettono non solo nelle sue parole ma anche nel suo approccio al gioco.

Un ulteriore elemento che ha contribuito al successo di Ishikawa è la partnership recentemente annunciata con il Suntory Sunbirds di Osaka, la squadra campione del Giappone. Questo accordo è stato presentato in una conferenza stampa a Osaka, davanti a oltre 50 testate giornalistiche nipponiche, un chiaro indicativo dell’attenzione mediatica che Ishikawa e la sua squadra stanno attirando. I media giapponesi, molti dei quali seguono le sue gesta in Umbria, ricordano con affetto i tempi di Nakata, creando un ponte tra passato e presente.

In conclusione, l’arrivo di Ishikawa segna non solo un capitolo di successo per la pallavolo a Perugia, ma anche un momento di grande scambio culturale tra Giappone e Italia, due nazioni unite dalla passione per lo sport e dalla voglia di vincere. Le prossime partite della Sir Safety Susa promettono di essere avvincenti, non solo per i risultati sul campo, ma anche per il clima di festa e di comunità che Ishikawa ha già contribuito a creare.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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