Inter Roma, molto più di un big match

A pochi giorni dal calcio d’inizio, cominciano ad accendersi i riflettori sulla sfida di San Siro

Non è un Inter Roma come gli altri, questo è sicuro. D’altronde i big match sono sempre qualcosa di speciale. Cominciano diversi giorni prima del fischio d’inizio. Si perché sono quegli eventi di cui si parla già una settimana prima. Si parla dell’andamento delle due squadre, si parla degli infortunati, degli squalificati, dei titolari e si provano a stilare dei pronostici.

Le chiacchiere non mancano mai quando cresce l’attesa per queste partite.

Questa volta è diverso, non sarà solo un big match tra Inter e Roma. Non per via della classifica, è di fatto troppo presto per parlare di sfide che possono essere decisive in questo senso e poi la Roma è ben otto punti sotto all’Inter che è capolista in questo momento.

Certamente il risultato, qualunque esso sarà, avrà delle ripercussioni anche sulla classifica di entrambi i club. Ma d’altronde tutte le partite hanno quest’importanza.

Invece è il fattore sentimentale a rendere la gara di San Siro così importante.

Sarà un Inter Roma pieno di significati. Sarà la gara dell’ex giallorosso Mkhitaryan, sarà la sfida di Mourinho – che per la sesta volta dovrà affrontare la squadra con cui ha vinto il “triplete” – e non sarà presente in campo (squalificato nella partita contro il Monza). E sarà anche e soprattutto la gara di Romelu Lukaku, indubbiamente l’uomo più atteso della prossima domenica. Il belga ritornerà al Meazza dopoché in estate aveva lasciato i nerazzurri per la seconda volta. I tifosi interisti, che già lo avevano perdonato nel 2020 quando si era pentito di essere andato al Chelsea, dopo il secondo addio non saranno certo clementi nei suoi confronti e attendono di accoglierlo come un “traditore” della maglia nerazzurra.

Mourinho squalificato per la seconda volta a San Siro.

Primo piano di José Mourinho con la divisa della Roma
Immagine | Ansa -wigglesport.it

Che il tecnico della Roma si faccia squalificare volutamente per le sfide contro l’Inter a Milano è ormai più che un sospetto. Era già successo la stagione scorsa, con lo “Special One” che aveva rimediato un’espulsione in occasione della partita con l’Atalanta, colpevole di essere uscito dalla sua area tecnica per protestare. Nella gara successiva contro l’Inter era stato sostituito con il suo vice Foti. Sarà così anche questa volta, Mou infatti è stato espulso per aver fatto dei gesti considerati irrispettosi alla panchina del Monza, la scorsa gara, dopo un battibecco tra lui e Palladino (allenatore del Monza). C’è chi osserva la differenza di rendimento tra le sfide giocate a San Siro con Mourinho in panchina e quella giocata con il suo vice. Effettivamente con Foti si è vinto mentre con il portoghese la Roma è sempre uscita sconfitta.

Forse lo “Special One” sente troppo il peso della partita e non riesce a essere lucido come dovrebbe, trasmettendo quindi troppo nervosismo ai suoi giocatori. O forse, semplicemente, non vuole essere in panchina da avversario contro una squadra e uno stadio così importanti per lui.

Difficile dirlo, in ogni caso sembra che sia una questione emotiva.

È dura  pensare che si sia fatto squalificare per caso, soprattutto dopo che la Roma stava vincendo la partita contro il Monza e dopoché quest’anno, aveva dichiarato di voler stare attento agli atteggiamenti che avrebbero potuto portare a un’espulsione.

Il ritorno di Big Rom

Primo piano di Romelu Lukaku che applaude
Immagine | Ansa -wigglesport.it

Si è parlato di 50mila fischietti da distribuire allo stadio per il ritorno di Romelu Lukaku. Vero o no, inutile rimarcare che l’attaccante sarà coperto di fischi, sarà inevitabile, anche se tutto il putiferio che si è scatenato sul suo ritorno è qualcosa che raramente accade nel calcio.

Lukaku si è anche difeso, sottolineando come fossero state dette “tante bugie” su di lui e che avrebbe parlato a tempo debito.

Ma la cosa più interessante è vedere come il belga si comporterà a livello sportivo. Sarà in grado di rispondere sul campo? Negli anni ci ha abituato a tante ottime prestazioni nei momenti più difficili ma questa volta si troverà di fronte a qualcosa di diverso. Dovrà affrontare il suo passato con il quale c’è stato un legame molto forte che si è rotto improvvisamente.

Lukaku dovrà perciò concentrarsi solo sull’aspetto sportivo tralasciando gli altri fattori che potrebbero caricarlo di troppa pressione. Non è facile ma, vista la situazione, la prima punta giallorossa potrebbe essere in grado di mostrare una forza mentale vigorosa almeno quanto lo è quella fisica.

Accanto all’aspetto emozionale della gara non si può non considerare l’ambito tecnico, ugualmente importante. Sarà una bella partita in questo senso, tra due formazioni di grandi qualità, con obiettivi differenti, la Roma per rimettersi in corsa per il quarto posto e l’Inter per mantenersi in vetta.

C’è anche l’incognita Dybala, attualmente infortunato, che fino a qualche giorno fa sembrava costretto al forfait e invece ora sembra ci siano più possibilità di vederlo in campo. La presenza dell’argentino sarebbe decisiva come è stato in passato visto il rendimento della Roma quando ha a disposizione “la Joya”.

Cominciano dunque ad accendersi i riflettori su questo Inter Roma, sicuramente la gara più attesa del weekend. L’Inter parte favorita, essendo prima in campionato, giocando in casa e avendo più tempo a disposizione per preparare la partita. La Roma infatti deve ancora giocare il turno di Europa League.

Ma poi, sfide come queste, si vincono più con la testa che con la preparazione tecnica. E forse è proprio questo il bello. Una partita di calcio che diventa una battaglia mentale, nervosa, acquistando quella connotazione epica che fa della gara uno di quegli eventi che vengono ricordati.

Impostazioni privacy