La sconfitta contro il Liverpool ha lasciato un segno profondo nell’animo dei tifosi dell’Inter, un colpo che si aggiunge a una serie di risultati deludenti in Champions League. La rete di Mohamed Salah, realizzata su un rigore controverso a due minuti dalla fine, ha acceso la polemica e la frustrazione tra i sostenitori nerazzurri, che si sentono traditi da una decisione arbitrale che ha cambiato l’andamento della partita. Tuttavia, oltre alla rabbia per l’episodio del penalty, c’è una consapevolezza crescente che la squadra deve affrontare questioni più profonde se desidera evitare di ritrovarsi ai playoff della massima competizione europea.
situazione attuale dell’inter in champions league
Con questa sconfitta, l’Inter ha accumulato solo dodici punti in sei partite di Champions League, un bottino insufficiente a garantire serenità nel cammino verso la fase ad eliminazione diretta. La situazione si complica ulteriormente se si considera che le prossime sfide si preannunciano particolarmente impegnative. Il 10 gennaio, i nerazzurri affronteranno l’Arsenal, attualmente in testa alla Premier League e considerato uno dei team più in forma d’Europa. A seguire, ci sarà il Borussia Dortmund, un’altra avversaria di altissimo livello. Per evitare di dover affrontare i temuti playoff, l’Inter dovrà ottenere almeno quattro punti in queste due partite cruciali.
fragilità e difficoltà nei big match
La stagione in corso ha visto l’Inter collezionare già cinque sconfitte in big match, un dato preoccupante che fa emergere fragilità e difficoltà nel gestire le partite decisive. In totale, i nerazzurri hanno subito sei ko tra Europa e campionato, con avversari del calibro di Juventus, Napoli, Milan, Atletico e, appunto, Liverpool. Ogni match ha raccontato una storia di occasioni sprecate e di disattenzioni fatali, come nel caso della sconfitta contro la Juventus, dove la squadra ha subito due gol nel finale, o nel derby contro il Milan, dove le occasioni create non si sono tradotte in reti.
la strada da percorrere
Il tecnico Cristian Chivu dovrà lavorare sodo per mantenere alta la concentrazione della squadra fino al triplice fischio, poiché le disattenzioni sono state costate care in più di un’occasione. Anche l’aspetto offensivo è da rivedere: l’Inter, pur avendo mostrato belle giocate con verticalizzazioni e pressing alto, ha faticato a concretizzare le numerose occasioni create. La mancanza di cinismo e la scarsa fame di risultati sono elementi che non possono essere trascurati, e la sconfitta contro il Liverpool è l’ennesima dimostrazione che le opportunità devono essere capitalizzate.
Un altro aspetto che ha sollevato interrogativi è stato l’approccio iniziale della squadra a San Siro. L’Inter è scesa in campo con un atteggiamento poco aggressivo, mancando l’intensità necessaria per mettere in difficoltà i rivali. Chivu aveva sottolineato l’importanza di iniziare forte, ma la squadra è sembrata in balia degli avversari per gran parte del match, incapace di imporre il proprio ritmo.
Ora, l’Inter ha un mese intero per lavorare su questi aspetti, prima di tornare a calcare i campi europei. Questo lasso di tempo sarà cruciale, non solo in vista delle partite di Champions, ma anche per il campionato e la Supercoppa. Domenica, i nerazzurri affronteranno il Cagliari, un incontro che, sebbene sulla carta possa sembrare più accessibile, rappresenta comunque una prova importante per ritrovare fiducia e continuità. La trasferta a Riad per la Supercoppa, prevista nei prossimi giorni, aggiunge ulteriore impegno a un calendario già fitto. Qui, Chivu dovrà gestire con attenzione le condizioni fisiche dei suoi giocatori, in particolare di Hakan Calhanoglu e Francesco Acerbi, la cui presenza è fondamentale per il gioco della squadra.
Il match contro il Bologna del 19 gennaio sarà un altro banco di prova significativo. L’Inter, dopo un inizio di stagione altalenante, ha bisogno di alzare la propria asticella e dimostrare di essere all’altezza delle aspettative. La Supercoppa, se conquistata, potrebbe rappresentare un grande passo avanti per il morale della squadra, fungendo da iniezione di fiducia in un momento in cui le fragilità psicologiche sembrano farsi sentire.
In un periodo così delicato, l’Inter deve trovare la chiave per tornare a vincere contro le big, non solo in campionato, ma anche in Europa. La pressione è alta, e ogni partita diventa una finale in cui il risultato conta più di ogni altra cosa. La strada è in salita, ma la determinazione e il talento della rosa nerazzurra possono essere la chiave per invertire la rotta e tornare a brillare sul palcoscenico internazionale.
