Il ritorno trionfale della Bugatti Tipo 35 a Roma: un secolo di storia e passione automobilistica - ©ANSA Photo
A cento anni dalla storica vittoria di Carlo Masetti, la Bugatti Tipo 35 ha nuovamente percorso le strade del leggendario “Circuito di Monte Mario”. Questo evento commemorativo si è svolto il 22 febbraio 2025, segnando il centenario della prima edizione del Reale Premio Roma, un’importante competizione automobilistica internazionale che ha avuto luogo nella Capitale.
Il corteo commemorativo, scortato dalla Polizia Locale di Roma Capitale, è partito da Piazza dei Quiriti, cuore pulsante della manifestazione realizzata dall’Automobile Club Roma in collaborazione con Prisca Taruffi e il suo “Volpe Argentata Invitational”, giunto alla settima edizione. Oltre 30 automobili e una decina di motociclette d’epoca hanno sfilato lungo il percorso originale del 1925, raggiungendo il Parco di Roma Golf Club, dove i veicoli sono stati esposti per tutta la giornata dell’8 giugno.
Il pubblico romano ha potuto assistere a un vero e proprio spettacolo di storia automobilistica. Insieme alla Bugatti T35, il modello che ha vinto più competizioni nella storia dell’automobilismo, erano in mostra veicoli rari e significativi, tra cui:
“Siamo davvero felici di essere qui oggi circondati da questi straordinari esemplari di veicoli d’epoca”, ha dichiarato Giuseppina Fusco, Presidente dell’Automobile Club Roma. “Oggi è una giornata di particolare soddisfazione per noi perché siamo riusciti a organizzare una rievocazione del Primo Reale Premio Roma, una competizione che si tenne nel febbraio del 1925 e che oggi vogliamo ricordare e celebrare.” La Fusco ha sottolineato l’importanza di tale manifestazione, particolarmente significativa poiché si svolge nell’anno del Giubileo, rendendo la celebrazione ancora più speciale.
Il Reale Premio Roma è nato per volontà dell’Automobile Club Roma, fondato nel 1922, e si è svolto per la prima volta il 22 febbraio 1925 su un circuito cittadino di 10,625 km. L’evento fu aperto dalla Principessa Mafalda di Savoia e vide trionfare Carlo Masetti su Bugatti T35, che percorse 425 km in 4 ore, raggiungendo una media impressionante di 97,287 km/h, un risultato eccezionale per l’epoca.
Il circuito, impegnativo e spettacolare, partiva da viale delle Milizie e affrontava la salita di Monte Mario, via della Camilluccia, via Cassia, il Lungotevere e viale Angelico. Il successo della manifestazione fu tale che i romani la battezzarono con entusiasmo una “gara da Anno Santo”, richiamando il Giubileo inaugurato da Papa Pio XI.
Dopo il 1925, il Reale Premio Roma continuò a svolgersi annualmente su vari tracciati cittadini fino al 1932, per poi riprendere nel 1947 come “Gran Premio Roma”, tenutosi a Caracalla, dove la Ferrari ottenne la sua prima vittoria in assoluto. Durante le edizioni successive, la competizione ospitò campioni del calibro di Tazio Nuvolari, Louis Chiron e Achille Varzi.
Il mondo delle due ruote non è stato dimenticato in questa celebrazione. Tra le motociclette esposte, la Guzzi Sidecar Sport 13 del 1928, la Bianchi Freccia d’Oro del 1934, la Gilera 500 quattro cilindri del 1950 e la Norton 650 del 1962 hanno catturato l’attenzione degli appassionati. Particolarmente significativa è stata la presenza della AJS 350, la moto con cui Piero Taruffi ottenne nel 1925 la sua prima vittoria ufficiale nella “Salita di Monte Mario”.
A rendere ancora più speciale la giornata, la presenza del “Volpe Argentata Invitational”, curato dalla giornalista e pilota Prisca Taruffi, ha unito momenti di celebrazione sportiva con occasioni di cultura e memoria. Il clou dell’evento è stata la cerimonia conclusiva, che ha premiato i veicoli più rappresentativi con medaglie celebrative del centenario e il titolo di “Best of Show”.
Questa manifestazione ha rappresentato non solo una rievocazione storica, ma anche un tributo al patrimonio culturale e sportivo della Capitale, sottolineando l’importanza della memoria storica e della valorizzazione delle tradizioni automobilistiche italiane.
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