Dopo il successo delle sue creazioni artistiche, come il busto in 3D di Gigi Riva e il mosaico dedicato alla campionessa mondiale di pallavolo Alessia Orro, il brickbuilder Maurizio Lampis ha realizzato un altro straordinario mosaico in Lego, questa volta ispirato a Jannik Sinner, il giovane talento del tennis italiano. La sua opera cattura un momento iconico del tennista: il pugno alzato, simbolo di esultanza e determinazione, mostrato in diverse occasioni durante le sue partite di successo.
Lampis, noto per i suoi diorami che riproducono monumenti storici come la Fontana di Trevi e Piazza San Marco, ha dedicato circa 80 giorni alla creazione di questo mosaico, utilizzando ben 15.000 mattoncini Lego. La riproduzione ha dimensioni imponenti, misurando 153 cm di altezza per 102 cm di larghezza. La scelta del soggetto non è casuale: Sinner ha guadagnato notorietà internazionale, non solo per le sue abilità, ma anche per la sua personalità umile e determinata, che ricorda, secondo Lampis, quella di Gigi Riva, un’altra leggenda sportiva italiana.
l’ispirazione dietro l’opera
“L’idea di riprodurre Sinner è nata dopo la vittoria di Wimbledon. In quel momento ho capito che potevo realizzare un progetto di mattoncini Lego a lui dedicato”, ha dichiarato Lampis in un’intervista all’ANSA. “Con grande sorpresa, ho poi scoperto che anche Sinner condivide la mia passione per il mondo dei Lego”. Questo elemento di connessione ha reso il progetto ancora più significativo per l’artista, che ha espresso il desiderio di incontrare il tennista e far autografare la sua opera.
la carriera di maurizio lampis
La carriera di Maurizio Lampis come brickbuilder è iniziata nel 2015, e da allora ha lavorato su una miriade di progetti che spaziano per difficoltà e tematiche. Le sue opere non solo sono espressione della sua abilità artistica, ma anche un modo per celebrare la cultura e le icone italiane. Questo approccio ha portato alla creazione del museo Karalisbrick, situato a Capoterra, in Sardegna, dove il pubblico può ammirare le sue opere.
Attualmente, il museo Karalisbrick è in trasferta a Quartu Sant’Elena, dove ha aperto una nuova esposizione all’ex Convento dei Cappuccini, visitabile fino al 30 novembre. Questa iniziativa offre un percorso affascinante tra miniature di monumenti sardi, come il Nuraghe e la Basilica di San Saturno, fino a icone internazionali come la Torre Eiffel. Tra le opere esposte ci sono anche ritratti Lego di personalità sportive come Diego Maradona e Alessia Orro; il busto di Gigi Riva, invece, è in mostra nello shop ufficiale Lego, un riconoscimento importante per il lavoro di Lampis.
un simbolo di speranza e determinazione
Il mosaico di Sinner, simbolo di una nuova generazione di sportivi italiani, rappresenta non solo un gesto di vittoria sul campo, ma anche l’abilità di Lampis nel trasformare momenti di grande sport in opere d’arte tangibili. La passione per il tennis e per i Lego si intrecciano in un’opera che celebra non solo un atleta, ma un’intera generazione di giovani che si dedicano con impegno ai loro sogni.
Il pugno alzato di Sinner è diventato così un simbolo di speranza e determinazione, ed è ora immortalato in un modo unico e creativo. Lampis, con la sua dedizione e il suo talento, ha saputo tradurre questa passione in un’opera che non solo abbellisce gli spazi espositivi, ma racconta anche una storia di ispirazione e successo.
La capacità di unire arte e sport in modo così originale ha portato Lampis a essere riconosciuto non solo in Sardegna, ma anche oltre i confini nazionali. Le sue opere attirano visitatori da diverse parti del mondo, interessati a scoprire come la tradizione dei mattoncini Lego possa essere utilizzata per celebrare la cultura e le icone sportive italiane. L’impegno di Lampis nel promuovere il suo lavoro e la sua passione per il Lego continua a ispirare nuovi artisti e appassionati di tutti i generi, creando una comunità attiva e vibrante attorno a questa forma d’arte.
Con il mosaico di Sinner, Lampis ha dimostrato ancora una volta che l’arte può superare le barriere e unire le persone, rendendo omaggio a coloro che, attraverso il loro talento e la loro determinazione, hanno saputo lasciare un segno indelebile nella storia dello sport.
