
Il Papa e il suo tifo per il San Lorenzo: una passione che unisce fede e sport - ©ANSA Photo
Papa Francesco ha dimostrato un legame profondo e viscerale con il mondo dello sport, in particolare con il calcio. La sua passione per il San Lorenzo de Almagro, una delle squadre più storiche e amate di Buenos Aires, è diventata un simbolo del suo affetto per il suo paese natale e per la cultura sportiva argentina. Non si tratta solo di una semplice tifoseria, ma di un amore radicato che accompagna il Pontefice sin dall’infanzia.
Nato Jorge Mario Bergoglio nel 1936, Francesco è cresciuto in un contesto dove lo sport rappresentava un’importante valvola di sfogo e un punto di incontro. Il San Lorenzo, fondato nel 1908 da un sacerdote salesiano, ha una storia ricca di significato. I colori rosso e blu della squadra non sono scelti a caso; rappresentano la devozione alla Vergine Maria Ausiliatrice, un simbolo caro a padre Lorenzo Massa, il fondatore del club. Da bambino, Bergoglio accompagnava il padre Mario, un ferroviere d’origine italiana, all’Estadio Gasometro, dove il San Lorenzo giocava le sue partite. Questi momenti non erano solo occasioni di svago, ma anche opportunità per rafforzare legami familiari e sociali in un contesto di comunità.
La passione per il calcio
Una delle storie più celebri che circolano sul Papa riguarda un incontro che si svolse molti anni fa durante una partita tra River Plate e San Lorenzo. Un agente Fifa italiano, testimone dell’evento, racconta di aver visto un sacerdote che “tifava come un matto” per il San Lorenzo. Quella figura, riconosciuta da tutti come Bergoglio, rappresentava già allora un uomo che viveva con passione e impegno le proprie convinzioni. Non solo l’amore per il calcio, ma un vero e proprio modo di essere, un modo di avvicinarsi alla gente, ai bambini e ai giovani, attraverso la passione per lo sport.
Papa Francesco ha sempre ribadito l’importanza dello sport come strumento di unione e di pace. Ha sottolineato come il calcio, e lo sport in generale, possano rappresentare un linguaggio universale capace di superare le barriere culturali e sociali. In questo contesto, ha promosso eventi sportivi nel Vaticano, come la Clericus Cup, un torneo di calcio che coinvolge sacerdoti e seminaristi, creando così un ambiente di convivialità e amicizia. La sua attenzione verso il mondo sportivo è stata dimostrata anche dall’organizzazione di una partita amichevole tra l’Argentina di Messi e l’Italia di Balotelli, un evento che ha unito due grandi nazioni calcistiche.
L’importanza della Athletica Vaticana
La celebrazione e l’importanza dello sport si riflettono anche nella creazione dell’Athletica Vaticana, una squadra che sogna di partecipare ai Giochi Olimpici. Questa iniziativa, che abbraccia diverse discipline, dall’atletica leggera al ciclismo, dal taekwondo al cricket, rappresenta il desiderio di Bergoglio di portare il messaggio di inclusione e di fraternità attraverso il movimento sportivo. La storia della Athletica Vaticana è, in parte, una testimonianza diretta della visione di Francesco sul potere unificante dello sport.
Un momento particolarmente emozionante per il Papa è stato l’incontro con Diego Armando Maradona nel 2014. La visita del “Pibe de Oro” insieme a centinaia di calciatori è diventata iconica, non solo per la presenza di leggende del calcio, ma per il calore umano che ha caratterizzato quell’incontro. Maradona, in particolare, ha raccontato di come Francesco lo abbia accolto con affetto, facendogli sentire la sua vicinanza non solo come Papa, ma come uomo che comprende il valore delle relazioni umane.
Il legame con il San Lorenzo
Nel 2014, il San Lorenzo ha vinto la Coppa Libertadores, un traguardo storico che ha portato la squadra a Roma per presentare il trofeo al Papa. In quell’occasione, Francesco ha affermato che “voi siete parte della mia identità culturale”, dimostrando quanto il suo amore per il San Lorenzo sia intrecciato con la sua vita e il suo ruolo di leader spirituale. Quel giorno, il Papa è tornato a essere il bambino che ammirava il suo idolo, il bomber René Pontoni, ripercorrendo la sua storia, le sue radici e le sue passioni.
L’amore di Papa Francesco per lo sport e, in particolare, per il San Lorenzo va oltre il semplice tifo. È una manifestazione di valori, di amicizia, di pace e di comunità che il Pontefice ha sempre cercato di promuovere attraverso il suo ministero. La sua figura rappresenta un faro di speranza e di unione in un mondo spesso segnato da divisioni e conflitti, utilizzando il linguaggio universale dello sport per costruire legami e promuovere la pace tra i popoli.