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Il nuovo San Siro: un progetto da 1,2 miliardi per 71.500 spettatori

Il nuovo San Siro: un progetto da 1,2 miliardi per 71.500 spettatori - ©ANSA Photo

Milano si appresta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia calcistica con l’ambizioso progetto del nuovo stadio, che potrebbe essere inaugurato nel 2031. Questo impianto all’avanguardia, con una capienza di 71.500 posti, non si limiterà a ospitare le partite di Inter e Milan, ma sarà anche concepito per accogliere eventi culturali e concerti durante tutto l’anno. L’obiettivo è trasformare l’area attualmente occupata dal leggendario Stadio San Siro in un polo di intrattenimento e cultura per la città, come evidenziato nel dossier di quasi 300 pagine presentato al Comune il 11 marzo.

il progetto e la demolizione del meazza

La proposta prevede la demolizione quasi totale del Meazza, un impianto che ha visto eventi storici sin dalla sua inaugurazione nel 1926. La Procura ha aperto un fascicolo per monitorare la situazione, a seguito di un esposto del Comitato Sì Meazza, che si oppone alla demolizione e chiede la salvaguardia del patrimonio storico. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha affermato che l’obiettivo è completare la cessione entro le prossime vacanze estive. Il bando pubblico per la vendita dello stadio e delle aree circostanti è stato lanciato e rimarrà aperto per circa 40 giorni, permettendo la presentazione di offerte alternative.

L’operazione ha un valore stimato di 1,2 miliardi di euro, con un costo di costruzione del nuovo impianto di circa 700 milioni di euro. Il nuovo stadio, posizionato a una distanza maggiore dalle abitazioni circostanti, non supererà un’altezza di 65 metri. Un elemento distintivo del design sarà la presenza di due anelli che richiamano la memoria storica del progetto originale di San Siro.

una cittadella dello sport

La nuova struttura sarà costruita su un podio che fungerà da accesso per i tifosi. Nei giorni senza eventi sportivi, quest’area potrà trasformarsi in una grande piazza, integrata con il parco circostante, per favorire la socializzazione. L’idea è di creare una vera e propria cittadella dello sport, dotata di:

Museo
Negozi dedicati ai club
Uffici e hotel
Spazi commerciali e aree di intrattenimento
Ristoranti e zone verdi

Inoltre, il nuovo stadio sarà progettato per soddisfare gli standard richiesti per ospitare le finali della UEFA Champions League, elevando così il profilo di Milano nel panorama calcistico internazionale.

innovazione e transizione

Uno degli aspetti più innovativi del progetto è la creazione di una fan zone, uno spazio dedicato ai tifosi, utilizzabile quotidianamente per eventi e aggregazione. Questo rappresenta un passo avanti significativo nella creazione di un ambiente accogliente e inclusivo per tutti gli appassionati di sport e cultura.

Il processo di transizione da San Siro al nuovo stadio non sarà immediato. La demolizione del Meazza è prevista per il 2030, con la rimozione di diverse strutture. Sebbene il nuovo stadio sia atteso per il 2031, il completamento dell’intero progetto richiederà fino al 2035, quando l’area sarà completamente riqualificata.

Nel dossier presentato, Inter e Milan hanno considerato diverse opzioni progettuali, optando per la costruzione di un “impianto moderno” che valorizzi l’area circostante. Tuttavia, la ristrutturazione del San Siro comporterebbe costi significativi e non garantirebbe la conformità agli standard richiesti dalle federazioni calcistiche internazionali.

L’emozione per il nuovo progetto è palpabile tra i tifosi, ma ci sono preoccupazioni per la perdita di un simbolo storico come il Meazza. Con il passare del tempo e l’avanzamento dei lavori, Milano si prepara a un futuro di prestigio e innovazione nel panorama sportivo europeo.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,