
Il mistero si infittisce: annullato il processo per la morte di Maradona - ©ANSA Photo
La figura di Diego Armando Maradona, uno dei calciatori più iconici della storia, continua a essere avvolta da scandali e controversie anche dopo la sua morte avvenuta il 25 novembre 2020. La sua vita è stata segnata da successi sportivi straordinari e lotte personali contro la dipendenza e la salute. Tuttavia, il suo decesso ha aperto un nuovo capitolo di polemiche, legato alle responsabilità del personale medico che lo ha assistito nelle sue ultime settimane di vita.
Il processo, avviato a marzo del 2023, mirava a stabilire se vi fossero state negligenze da parte dello staff sanitario che avrebbero potuto contribuire al deterioramento delle condizioni di salute di Maradona. La tragedia si è consumata in un contesto di grande tensione, con la famiglia del calciatore che cercava giustizia e chiarezza su quanto accaduto. Tuttavia, un recente sviluppo ha portato all’annullamento dell’intero processo, gettando ulteriore confusione su una vicenda già complessa.
annullamento del processo
Il motivo dell’annullamento è legato a una delle giudici del collegio, Julieta Makintach, che ha rivelato di aver organizzato di nascosto un documentario intitolato “Giustizia Divina”, nel quale sarebbe stata protagonista. Le indagini hanno rivelato che nel copione del film si affermava già che “Maradona è stato ucciso“, un’affermazione che suonava come una sentenza già emessa, rendendo incompatibile il ruolo della magistrata. Questa scoperta ha portato alla sua esclusione dal processo, avvenuta martedì scorso, dopo una settimana di sospensione del dibattimento.
Gli altri due giudici del collegio hanno accolto la richiesta di ricusazione, evidenziando la mancanza di imparzialità di Makintach. Maximiliano Savarino, uno dei giudici, ha dichiarato che la condotta della collega ha arrecato danno sia alla parte querelante che alla difesa. La decisione di annullare il processo ha suscitato reazioni forti tra i familiari di Maradona, che hanno espresso la loro angoscia e tristezza per la situazione.
reazioni della famiglia
Veronica Ojeda, l’ex moglie di Maradona, ha dichiarato all’uscita dal tribunale che, nonostante il disguido, è fondamentale guardare avanti. Ha affermato: “Dobbiamo tornare a testimoniare, e se necessario lo faremo altre mille volte”, sottolineando la determinazione della famiglia nel cercare giustizia. Anche le figlie di Maradona, Dalma e Gianinna, si sono espresse sulla questione, ribadendo il loro desiderio di vedere il processo proseguire senza ulteriori intoppi.
L’avvocato della famiglia, Fernando Burlando, ha commentato la situazione con frustrazione, affermando che “le figlie non possono chiudere il loro lutto perché dopo cinque anni non c’è ancora giustizia”. Ha poi espresso la speranza che venga nominato un nuovo tribunale al più presto e che si possa arrivare a una sentenza entro la fine dell’anno. Questa attesa è diventata insostenibile per la famiglia, che continua a vivere nel dolore e nell’incertezza.
considerazioni finali
Il pubblico ministero Patricio Ferrari ha sostenuto che l’annullamento del processo era la decisione giusta, dato il comportamento di Makintach, che ha assunto un ruolo di attrice piuttosto che quello di un giudice imparziale. La sua condotta ha suscitato preoccupazioni non solo tra gli avvocati difensori, ma anche tra i membri della procura, che hanno chiesto una revisione del caso nella sua interezza.
La vita di Maradona è stata caratterizzata da eccessi e scandali, spesso attribuibili a persone che cercavano di sfruttare la sua fama e generosità. Questo schema sembra continuare anche nel suo post-mortem, dove le questioni legali e le indagini sulla sua morte si intrecciano con il suo lascito come atleta e figura pubblica. Maradona, che ha segnato un’epoca nel calcio, continua a essere un simbolo di una generazione, ma la sua morte ha sollevato interrogativi su come è stato trattato nel periodo finale della sua vita.
L’annullamento del processo non solo mette in discussione la giustizia per Maradona, ma solleva anche interrogativi più ampi sul sistema legale argentino e sulla capacità di garantire un processo equo, soprattutto in casi di tale rilevanza pubblica. La continua ricerca di giustizia da parte della famiglia di Maradona è un richiamo alla necessità di maggiore responsabilità e trasparenza nel sistema sanitario e legale, affinché altre tragedie simili non si verifichino in futuro.