Il grande ritorno del derby Ascoli-Sambenedettese dopo 40 anni di attesa - ©ANSA Photo
L’attesa per il ritorno del derby Ascoli-Sambenedettese è palpabile, soprattutto con la recente ufficializzazione della composizione dei gironi della Serie C. Questo incontro, che si svolgerà dopo quasi 40 anni, non è solo una semplice partita di calcio, ma un evento che riaccende una rivalità storica, unendo due culture calcistiche profondamente radicate nel cuore della provincia di Ascoli Piceno. La sfida tra le due squadre rappresenta un momento di grande emozione per i tifosi, pronti a rivivere ricordi indelebili.
L’ultima volta che Ascoli e Sambenedettese si sono affrontate risale al 3 settembre 1986, quando l’Ascoli vinse 1-0 in un derby di Coppa Italia. Quella stagione, l’Ascoli, sotto la guida di Aldo Sensibile e con Vujadin Boskov come direttore tecnico, ottenne la promozione in Serie A. La Sambenedettese, guidata da mister Vitali, lottò per la salvezza, rendendo il confronto ancor più significativo. Un episodio che rimane impresso nella memoria collettiva è la contestazione dei tifosi dell’Ascoli, che accusarono la propria squadra di non aver “affondato il colpo” contro la Sambenedettese, creando così un clima di rivalità che ha segnato la storia di questo derby.
La rivalità tra le due squadre è cresciuta nel tempo, alimentata da anni di sfide e contrasti. Durante gli anni ’80, i presidenti di Ascoli e Sambenedettese, Costantino Rozzi e Ferruccio Zoboletti, lavorarono per stemperare le tensioni tra le tifoserie, cercando di mantenere un equilibrio in una rivalità che rischiava di sfociare in conflitto. Carletto Mazzone, un grande mister del calcio italiano, riassunse perfettamente il significato di queste sfide con la sua famosa frase: “Chi ha giocato Ascoli-Samb non ha paura di niente”. Questo aforisma esprime non solo la difficoltà degli incontri, ma anche il coraggio necessario per affrontare una rivalità così intensa.
Le partite tra Ascoli e Sambenedettese, disputate al Del Duca e al Ballarin, sono sempre state caratterizzate da un’atmosfera unica. La tensione e l’emozione raggiungono il culmine, rendendo ogni incontro memorabile. Un episodio drammatico che ha segnato la storia di questi derby è la morte di Roberto Strulli, portiere dell’Ascoli, avvenuta il 14 febbraio 1965. Questo tragico evento ha intensificato i sentimenti di rispetto e rivalità tra le due tifoserie, sottolineando il valore della vita anche in un contesto di rivalità sportiva.
Con il ritorno di questo derby, ci si aspetta una risposta straordinaria da parte delle tifoserie, pronte a riempire gli stadi e a sostenere le proprie squadre con fervore. I tifosi di entrambe le fazioni sono già in fermento, e le voci di un’accoglienza calorosa si fanno sempre più forti. Le due squadre sono pronte a scrivere un nuovo capitolo della loro storia, e il derby marchigiano si promette di essere uno degli eventi più attesi della stagione calcistica 2023-2024.
In conclusione, il calcio rappresenta passione, rivalità e unione di una comunità. Il derby Ascoli-Sambenedettese è tutto questo e molto di più, promettendo di scrivere nuove pagine di emozioni e di storia per la provincia di Ascoli Piceno.
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