Nel fine agosto la situazione dell’attaccante serbo resta sospesa tra voglia di cessione, resistenza economica e strategie rossoblù.
Nel cuore dell’estate bianconera, Dusan Vlahović continua a far parlare di sé. L’attaccante serbo, uno degli acquisti più costosi della recente gestione juventina, è ancora oggetto di valutazioni interne. Da tempo si parla di un possibile addio, ma nessuna offerta concreta sembra essere arrivata sul tavolo giusto. Nel frattempo, il Milan osserva e riflette. Con la partenza di Olivier Giroud sempre più probabile a fine stagione, i rossoneri cercano un centravanti giovane e con esperienza, e il nome di Vlahović rientra nei profili valutati. Ma i costi, almeno per ora, restano un ostacolo non banale.
L’incertezza della Juve: tra attrito economico e concorrenza interna
Alla Juventus, la questione Vlahović è anche una questione di bilancio. Il club torinese deve fare i conti con un ingaggio netto da circa 12 milioni di euro annui, oltre ai bonus previsti dal contratto. Un peso significativo per un attaccante che, dopo una prima stagione di impatto, ha vissuto un’annata fatta di alti e bassi. Infortuni, panchine, difficoltà tattiche: tutto ha contribuito a renderne meno evidente il valore sul campo, al punto che Thiago Motta, nuovo tecnico bianconero, non lo considera imprescindibile nel progetto.

Nell’ultima amichevole pre-campionato contro il Bordeaux, Vlahović non ha brillato. Secondo alcuni osservatori presenti allo Stadium, il centravanti è parso nervoso, a tratti scollegato dal resto della squadra. Una condizione che alimenta le voci su un possibile addio già a gennaio o, più plausibilmente, a fine stagione. Non è esclusa neppure una cessione in prestito con obbligo di riscatto, se il club riuscisse a trovare una squadra disposta a coprire parte dell’ingaggio. Sullo sfondo restano sempre le piste estere: Premier League e Bundesliga, con club come Chelsea e Bayern Monaco, hanno chiesto informazioni nelle scorse settimane.
Milan resta alla finestra: spunta l’interesse senza fretta
A Casa Milan la situazione viene seguita con attenzione ma senza fretta. Il club guidato da Geoffrey Moncada e Giorgio Furlani è da mesi alla ricerca di un attaccante per il futuro, e il nome di Vlahović è stato effettivamente discusso. Tuttavia, non si tratta di una priorità. Il Milan sa bene che l’affare è economicamente pesante e che, senza una collaborazione da parte della Juventus su formula e pagamento, non si apriranno veri tavoli di trattativa. La dirigenza rossonera è orientata a lavorare su profili più sostenibili, come quello di Joshua Zirkzee, già seguito nella scorsa sessione.
Nonostante ciò, l’ipotesi Vlahović resta aperta in caso di scenari favorevoli. Se la Juve decidesse di abbassare le richieste o se l’attaccante manifestasse la volontà esplicita di cambiare aria, il Milan potrebbe fare un passo avanti. Al momento, però, tutto è congelato. Anche l’entourage del giocatore non spinge in una direzione precisa: Vlahović vuole giocare, prepararsi per le qualificazioni mondiali del 2026 e rimanere competitivo. Il rischio, per lui, è di restare bloccato in una situazione che non soddisfa nessuno.
I prossimi giorni potrebbero essere decisivi. Se il Milan non affonderà il colpo, altre squadre potrebbero inserirsi. Ma per ora, l’impressione è che si attenderà l’inizio del campionato per capire come evolveranno le gerarchie e se davvero Vlahović potrà ritagliarsi ancora un ruolo da protagonista a Torino.