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Il debutto emozionante del primo atleta sulla nuova pista da bob di Milano-Cortina

Il 12 ottobre 2023 rappresenta una data storica per gli sport invernali italiani, in particolare per le discipline di bob, skeleton e slittino. Mattia Gaspari, atleta della nazionale italiana di skeleton, è stato il primo a scendere lungo la nuova pista olimpica “Eugenio Monti” di Cortina d’Ampezzo. Questo impianto, che sarà il palcoscenico delle competizioni durante i Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026, segna un passo fondamentale verso la realizzazione di una delle manifestazioni sportive più attese.

L’emozione di essere il primo

Il commento di Gaspari è stato carico di emozione: “È una soddisfazione pazzesca, poter dire di essere sceso per primo sulla ‘mia’ pista, che vedo dalle finestre di casa. Non vedevo l’ora. Finalmente. È un’opera straordinaria, un mezzo miracolo.” Le sue parole riflettono non solo l’importanza personale di questo momento, ma anche il significato di avere una struttura di alto livello che può supportare gli atleti italiani e non solo.

La pista olimpica: un’opera all’avanguardia

La pista, progettata per affrontare le sfide della competizione olimpica, è stata costruita con le più moderne tecnologie e standard di sicurezza. Ecco alcuni punti chiave sulla realizzazione della pista:

  1. Processo di pianificazione: Coinvolgimento di ingegneri e architetti specializzati nella costruzione di impianti sportivi.
  2. Esperienza di gara: Creazione di un ambiente competitivo non solo per gli atleti, ma anche per il pubblico.
  3. Contesto naturale: Situata tra le Dolomiti, patrimonio dell’umanità UNESCO, offre un’ambientazione unica per eventi di livello mondiale.

Poco dopo la discesa di Gaspari, il campione di slittino Dominik Fischnaller ha testato la pista, contribuendo con la sua esperienza a creare un’atmosfera di entusiasmo. Fischnaller, originario di Vipiteno, è uno degli atleti più promettenti nel suo sport e ha già ottenuto numerosi successi a livello mondiale, confermando la versatilità della nuova struttura.

Opportunità per il territorio

La giornata è continuata con il bob a due, dove il team composto da Simone Bertazzo ed Eric Fantazzini ha preso parte ai test. Bertazzo ha dichiarato di essere entusiasta di utilizzare una pista così all’avanguardia, mentre Fantazzini ha sottolineato l’importanza di avere a disposizione un impianto di questo tipo per la preparazione in vista delle Olimpiadi. La sinergia tra i due atleti e il supporto della Federazione Italiana Sport Invernali (FISI) rappresentano un chiaro segnale dell’impegno dell’Italia nel potenziare la sua presenza nelle competizioni di sport invernali.

La realizzazione della pista “Eugenio Monti” non è solo un traguardo per gli sportivi, ma rappresenta anche un’opportunità per il territorio. Cortina d’Ampezzo, già conosciuta come località sciistica di prestigio, potrà beneficiare di un incremento del turismo, attratto non solo dalle gare olimpiche, ma anche dalle altre attività sportive e ricreative che la zona offre. La presenza di un’infrastruttura così importante potrà stimolare investimenti e miglioramenti nei servizi, creando un circolo virtuoso per l’economia locale.

Inoltre, la pista di bob di Cortina è stata progettata per ridurre al minimo l’impatto ambientale, rispettando le normative vigenti in materia di sostenibilità. Questo aspetto è cruciale, soprattutto in un periodo in cui la consapevolezza riguardo ai cambiamenti climatici è in costante crescita. L’attenzione alla sostenibilità è un tema centrale anche per il Comitato Olimpico Internazionale (CIO), che ha sottolineato come le città ospitanti debbano affrontare le sfide ambientali.

Il percorso verso i Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026 è ancora lungo, ma la discesa di Gaspari segna un importante passo avanti nella preparazione degli atleti e nella costruzione di un’identità sportiva che potrà essere celebrata a livello internazionale. Con una nuova pista pronta a ospitare le gare, il sogno olimpico di molti atleti italiani si avvicina sempre di più alla realtà. La comunità sportiva è pronta a sostenere i propri atleti, che con passione e dedizione lavorano quotidianamente per raggiungere il podio.

La nuova pista “Eugenio Monti” non è solo un impianto sportivo, ma un simbolo della determinazione e dell’impegno dell’Italia per eccellere nel panorama degli sport invernali. Gli occhi del mondo saranno puntati su Cortina d’Ampezzo, e la speranza è che gli atleti italiani possano brillare come mai prima d’ora.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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