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Il caso di diffamazione di Corona: El Shaarawy e altri sotto i riflettori a Monza

Il mondo del calcio italiano è nuovamente al centro di un polverone mediatico, con il noto ex agente fotografico Fabrizio Corona sotto i riflettori per un caso di diffamazione aggravata. Recentemente, il Tribunale di Milano ha deciso di trasmettere gli atti a Monza, ritenendo che fosse competente territorialmente per gestire il procedimento a carico di Corona. L’accusa è stata sollevata a seguito delle denunce presentate da tre calciatori di Serie A: Stephan El Shaarawy, attaccante della Roma; Nicolò Casale, difensore del Bologna; e Nicola Zalewski, centrocampista dell’Inter.

Le dichiarazioni di Corona

Il caso ha preso piede dopo le dichiarazioni di Corona, il quale aveva tirato in ballo i tre calciatori durante una puntata del noto programma satirico “Striscia la notizia” il 18 ottobre 2023. Le sue parole hanno scatenato una serie di reazioni e, inevitabilmente, le querele da parte dei diretti interessati. In particolare:

  1. El Shaarawy, assistito dagli avvocati Matteo Uslenghi e Federico Venturi Ferriolo, è stato uno dei primi a farsi avanti.
  2. Casale ha scelto di farsi rappresentare dal legale Guido Furgiuele.
  3. Zalewski ha seguito a ruota, unendosi al gruppo di calciatori che hanno denunciato Corona.

La questione ha assunto toni sempre più gravi, con l’ottava sezione penale del Tribunale di Milano che ha accolto l’eccezione delle difese di Antonio Ricci, il direttore di “Striscia la notizia”, e dell’inviato Valerio Staffelli. Entrambi sono stati coinvolti nel procedimento e le loro posizioni sono state anch’esse trasmesse a Monza, insieme a quella di Corona.

Le implicazioni legali

Questo ha portato a un allargamento della questione legale, poiché tutte e cinque le imputazioni riguardanti Corona, Ricci e Staffelli per le presunte diffamazioni ai danni dei tre calciatori sono ora nelle mani della Procura di Monza. Un aspetto interessante della vicenda è il contesto in cui sono state fatte le dichiarazioni di Corona. Infatti, l’ex re dei paparazzi ha citato non solo i calciatori coinvolti nel caso di diffamazione, ma ha anche fatto riferimenti a nomi di altri atleti, come Nicolò Zaniolo, Sandro Tonali e Nicolò Fagioli, i quali sono attualmente sotto inchiesta dalla Procura di Torino per presunti coinvolgimenti in uno scandalo legato alle scommesse.

La difesa di Corona e le ripercussioni

La Procura di Torino sta conducendo le indagini in merito a queste presunte irregolarità nel mondo del calcio, e Corona, nell’ambito di tale inchiesta, è stato ascoltato come persona informata sui fatti. Ciò ha portato a domande sulla credibilità delle sue affermazioni e sulla veridicità delle informazioni condivise durante la trasmissione. Il legale di Corona, Ivano Chiesa, ha difeso il suo assistito, sostenendo che le affermazioni fatte da Corona si basano su informazioni ritenute veritiere.

La decisione di trasferire il caso a Monza non è stata priva di polemiche. La competenza territoriale è stata contestata da alcune parti coinvolte, ma alla fine il Tribunale ha stabilito che il procedimento dovesse seguire il suo corso a Monza, dove il segnale di “Striscia la notizia” è trasmesso. Questo potrebbe avere un impatto notevole sullo sviluppo del caso, poiché la Procura di Monza avrà ora il compito di chiudere le indagini e, se del caso, procedere con un eventuale rinvio a giudizio.

Nel frattempo, i calciatori coinvolti continuano a difendere la loro reputazione, consapevoli che le accuse di Corona potrebbero avere conseguenze significative sulle loro carriere. La pressione mediatica è alta e i protagonisti di questa vicenda si trovano a dover affrontare non solo il peso legale della situazione, ma anche le ripercussioni sul piano personale e professionale.

La diffusione di notizie false o non verificate può danneggiare gravemente l’immagine di un atleta. In un mondo come quello del calcio, dove l’immagine e la reputazione sono tutto, le parole di un personaggio pubblico come Corona possono avere effetti devastanti. I tre calciatori hanno dimostrato di essere pronti a difendersi, ma la questione di fondo rimane: come si possono garantire la verità e la giustizia in un ambiente così permeato da gossip e rumors?

Mentre il caso si sviluppa, l’attenzione rimane alta e la comunità calcistica osserva da vicino gli sviluppi. Le conseguenze di questa vicenda potrebbero non limitarsi solo a Corona, ma potrebbero anche influenzare le carriere dei calciatori coinvolti e l’immagine del calcio italiano nel suo complesso.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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