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Il Brasile sorprende con 7 sostituzioni: tutto ciò che c’è da sapere

Un brivido ha attraversato il Brasile durante la partita di qualificazione ai Mondiali 2026 contro la Colombia, quando il commissario tecnico della Seleçao, Dorival Junior, ha effettuato la settima sostituzione al minuto 102. Questo cambiamento è avvenuto dopo che Vinicius Junior, autore del gol decisivo al 99′, è stato sostituito, suscitando preoccupazione tra i tifosi e gli esperti di calcio. La paura era che il Brasile potesse incorrere in una sanzione e perdere la partita a tavolino per aver superato il limite di sostituzioni consentito. Fortunatamente, la situazione si è rivelata conforme alle regole vigenti.

Il contesto della partita

Per comprendere appieno ciò che è accaduto, è fondamentale analizzare il contesto della partita. Nella seconda metà del match, si è verificato un episodio inaspettato: Alisson, il portiere della Seleçao, e il difensore colombiano Davinson Sanchez si sono scontrati violentemente, colpendosi anche con la testa. Questo infortunio ha richiesto l’uscita di entrambi i giocatori, non solo per il colpo subito, ma anche in conformità con il protocollo FIFA-IFAB che regola le situazioni di concussione.

Secondo questo protocollo, in caso di sostituzioni dovute a infortuni da concussione, le squadre hanno la possibilità di effettuare una sostituzione extra. Le norme aggiornate a luglio 2024 permettono, infatti, alle squadre di effettuare fino a sette sostituzioni in totale, nel caso in cui si verifichino infortuni come quello di Sanchez e Alisson. Questo significa che, quando un giocatore esce dal campo per un motivo legato a una commozione cerebrale, la squadra avversaria ha la facoltà di utilizzare un “sostituto aggiuntivo” per qualsiasi ragione. Di conseguenza, il ct Dorival Junior ha potuto sostituire Vinicius Junior senza violare le regole.

La sostituzione di Vinicius Junior

Vinicius Junior, attaccante del Real Madrid, ha segnato un gol cruciale che ha permesso al Brasile di portarsi in vantaggio. Tuttavia, la sua sostituzione al minuto 102, sebbene giustificata, ha sollevato interrogativi tra i tifosi e i critici. Alcuni hanno suggerito che il cambio avrebbe potuto essere gestito in modo diverso, considerando l’importanza del giocatore nella partita e il possibile impatto sulla psicologia della squadra. La sostituzione in un momento così cruciale ha alimentato discussioni tra esperti e appassionati sul timing e sulla strategia delle sostituzioni nel calcio moderno.

L’importanza delle sostituzioni nel calcio moderno

È interessante notare che l’utilizzo di sette sostituzioni è un tema di dibattito tra le varie federazioni calcistiche. Molti allenatori e tecnici sostengono che un numero maggiore di sostituzioni possa influenzare il ritmo del gioco e la gestione dell’energia da parte dei giocatori. Tuttavia, il protocollo attuale è stato introdotto per garantire la sicurezza dei calciatori, specialmente in situazioni di infortunio.

La partita ha evidenziato anche l’importanza dei giovani talenti nel calcio brasiliano. Vinicius Junior, in particolare, si è affermato come uno dei migliori attaccanti della sua generazione, capace di fare la differenza in momenti chiave. La sua crescita e il suo impatto nel Real Madrid lo rendono un giocatore fondamentale non solo per il club spagnolo, ma anche per la Seleçao.

La questione delle sostituzioni, quindi, non è solo una questione di numeri, ma tocca aspetti più profondi del gioco, come la strategia, la gestione delle risorse umane e la sicurezza dei giocatori. Con l’evoluzione delle regole e l’attenzione sempre maggiore verso la salute dei calciatori, è probabile che vedremo ulteriori cambiamenti nel modo in cui le squadre gestiscono le sostituzioni nelle partite future.

In questo contesto, il Brasile rappresenta un esempio di come affrontare le sfide moderne del calcio, unendo tradizione e innovazione. La competizione per la qualificazione al Mondiale si intensifica e ogni decisione, ogni sostituzione, può avere un impatto decisivo. La Seleçao è pronta a continuare a lottare, seguendo le indicazioni del suo allenatore e sfruttando al meglio il potenziale dei suoi talentuosi atleti.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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