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Gravina: vogliamo scoprire se c’è un nuovo progetto per il ct

Gabriele Gravina, presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), ha recentemente condiviso riflessioni importanti sul futuro della Nazionale italiana di calcio, in particolare riguardo alla selezione del nuovo commissario tecnico. Durante un evento che ha visto la firma di un protocollo di intesa tra la Federcalcio e la Guardia di Finanza, Gravina ha chiarito che attualmente non ci sono aggiornamenti concreti sulla scelta del nuovo CT, ma il processo di valutazione è attivo.

Le dichiarazioni di Gravina sono state inequivocabili: “Non ci sono novità sul CT, l’unica novità è che stiamo studiando. Abbiamo qualche giorno a disposizione e vogliamo usarli tutti.” Questo suggerisce che la FIGC sta dedicando tempo all’analisi delle opzioni, con l’intento di non affrettare la decisione riguardante il successore di Roberto Mancini, dimessosi a settembre 2023 dopo un periodo di risultati insoddisfacenti, culminato con l’esclusione dell’Italia dalla Coppa del Mondo 2022 in Qatar.

La visione a lungo termine

Un aspetto cruciale per Gravina è la necessità di una visione a lungo termine, piuttosto che concentrarsi esclusivamente su nomi. “Al di là dei nomi vogliamo capire se c’è un progetto nuovo”, ha affermato, evidenziando l’importanza di avere una strategia chiara e condivisa per il futuro della squadra. Questo approccio risulta particolarmente rilevante in un momento in cui il calcio italiano sta attraversando una crisi di identità, con risultati altalenanti e una mancanza di continuità nelle prestazioni della Nazionale.

La figura di Luciano Spalletti

Riguardo a Luciano Spalletti, uno dei nomi più discussi per il ruolo di CT, Gravina ha espresso il suo dispiacere per la situazione attuale. “È un sentimento di grande amarezza”, ha dichiarato. Spalletti, ex allenatore del Napoli, ha condotto la squadra a vincere il campionato di Serie A 2022/2023, ma ha affrontato critiche sia dalla stampa che dai tifosi. “Quando si rompe un vincolo così legato alla quotidianità, a me ha amareggiato: è stato vittima e destinatario di attacchi”, ha aggiunto Gravina, sottolineando il rispetto e il legame personale che lo unisce al tecnico.

La scelta del nuovo CT

La questione della scelta del nuovo CT è delicata, non solo per le aspettative dei tifosi, ma anche per la necessità di costruire un progetto solido che possa riportare l’Italia ai vertici del calcio mondiale. Negli ultimi anni, la figura del CT è diventata sempre più centrale nel panorama calcistico, non solo per le competenze tecniche, ma anche per la capacità di gestire un gruppo e trasmettere valori.

Ecco alcuni punti chiave da considerare nella scelta del nuovo CT:

  1. Strategia a lungo termine: È fondamentale avere un progetto chiaro e condiviso.
  2. Integrazione dei giovani talenti: Sviluppare e integrare i giovani calciatori promettenti nella Nazionale.
  3. Comunicazione trasparente: Instaurare un dialogo aperto con i media e i tifosi.

La FIGC deve riflettere su come integrare i giovani talenti nel progetto della Nazionale, creando un ricambio generazionale che possa garantire continuità e successo nel lungo termine. Inoltre, la comunicazione e la relazione con i media e i tifosi saranno cruciali per rassicurare il pubblico e gestire le tensioni.

In conclusione, la FIGC si trova di fronte a una decisione cruciale. Le parole di Gravina evidenziano la volontà di procedere con attenzione e strategia. L’organo di governo del calcio italiano è consapevole che il futuro della Nazionale dipende non solo dalla scelta del tecnico, ma anche dalla capacità di costruire un progetto solido e condiviso che possa riportare l’Italia ai vertici del calcio internazionale.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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