Il dibattito sul match tra Milan e Como, previsto a Perth, Australia, continua a sollevare polemiche e discussioni. Gabriele Gravina, presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), ha chiarito la posizione della federazione riguardo a questa partita, che non è priva di controversie. Se da un lato la scelta di giocare in Australia è stata accettata come parte dell’autonomia della Lega, dall’altro Gravina ha espresso preoccupazioni riguardo all’arbitraggio, sottolineando l’importanza di garantire equità e uniformità nel giudizio.
polemiche sulla location del match
Il vicepremier Matteo Salvini ha definito “una fesseria” la decisione di disputare la partita a Perth, suggerendo che ci siano questioni più importanti da considerare. Tuttavia, il focus principale sembra ora spostarsi sulla composizione della squadra arbitrale, che, stando alle informazioni attuali, dovrebbe essere asiatica. Gravina ha dichiarato che è fondamentale trovare un punto di equilibrio tra le federazioni coinvolte, ovvero la confederazione asiatica e quella australiana, per garantire che non ci siano disparità nel trattamento delle squadre in campo.
l’importanza dell’unità arbitrale
Nonostante non ci sia ancora un’ufficialità sulla location del match, Gravina ha intenzione di discutere la questione con Ezio Maria Simonelli, presidente della Serie A. Questo è particolarmente rilevante poiché la partita non rappresenta una finale di torneo, ma è parte integrante di un campionato, dove è essenziale mantenere standard di giudizio uniformi. Gianluca Rocchi, designatore degli arbitri, è noto per la sua insistenza sull’importanza di questa uniformità, in quanto essa rappresenta uno dei pilastri del gioco leale.
prospettive future per gli arbitri
Gravina ha anche accennato ad un’apertura verso l’idea di utilizzare arbitri stranieri in futuro, esprimendo il proprio interesse per esperimenti simili. Ha citato una conversazione avuta con la federazione francese, in cui si è discusso della possibilità di ampliare i confini per permettere una crescita e formazione migliore degli arbitri. Tuttavia, ha avvertito che è fondamentale analizzare i pro e i contro di tali scelte, specialmente considerando che gli arbitri italiani, spesso criticati, sono riconosciuti come un’eccellenza a livello mondiale.
Mentre la FIGC si occupa di queste questioni, è interessante notare che nell’ultimo consiglio federale dell’anno è stato eletto all’unanimità Mauro Beretta come nuovo presidente del settore tecnico. Questa decisione era stata rimandata in precedenti incontri, ma adesso sembra che la federazione stia cercando di riorganizzarsi in vista delle sfide future.
La tempistica di questo consiglio è significativa, giacché arriva a pochi giorni dalla deludente prestazione della nazionale contro la Norvegia. Gravina, guardando al futuro e al potenziale di qualificazione per il Mondiale del 2026, ha espresso la sua speranza che il nuovo anno porti con sé l’opportunità di tornare a competere a livelli più alti, dato che l’Italia non si qualifica per la Coppa del Mondo da due edizioni. Il presidente della FIGC ha dichiarato: “Ci sono tutte le condizioni per voltare pagina”, dimostrando un certo ottimismo.
Recentemente, Gravina ha anche avuto un incontro con il commissario tecnico, Gennaro Gattuso. L’allenatore ha mostrato grande determinazione nel preparare la squadra per le prossime sfide. “Se vogliamo andare in America, dobbiamo strappare due vittorie con le unghie e con i denti”, ha dichiarato Gravina, enfatizzando l’importanza di ogni energia e strategia disponibile per raggiungere l’obiettivo della qualificazione.
Uno dei prossimi appuntamenti cruciali sarà il match contro l’Irlanda del Nord, programmato per il 26 marzo. Questo incontro rappresenta il primo di due ostacoli significativi che l’Italia dovrà affrontare per sperare di accedere a un mondiale che manca ormai da troppo tempo. Il clima è teso, ma la FIGC sembra pronta ad affrontare le sfide con una nuova leadership e una strategia ben definita.
In conclusione, mentre il dibattito sull’arbitraggio e sulla location del match tra Milan e Como prosegue, la FIGC si prepara a un 2024 che potrebbe segnare un punto di svolta per il calcio italiano. L’attenzione è rivolta non solo alle questioni organizzative, ma anche alla necessità di ripristinare la competitività della nazionale, che ha bisogno di risultati per tornare a brillare sui palcoscenici internazionali.
