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Giulini annuncia: è il momento di Pisacane, i tre riscattati non si muovono

Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, ha recentemente condiviso dichiarazioni significative in una conferenza stampa, delineando le strategie future della società e l’importanza del nuovo allenatore, Fabio Pisacane. La scelta di Pisacane, ex giocatore del Cagliari e ora tecnico, rappresenta un passo cruciale per il club, non solo sul campo, ma anche in termini di identità e valorizzazione dei giovani talenti. Giulini ha sottolineato che non potevano permettersi di perdere un’opportunità come questa, evidenziando come la responsabilità delle scelte ricada sempre su chi guida la società.

Navigare nel panorama calcistico attuale

L’approccio di Giulini è chiaro: il Cagliari deve imparare a navigare in un panorama calcistico in continua evoluzione, caratterizzato da costi crescenti, investimenti stranieri e competizione agguerrita. In questo contesto, il presidente ha ringraziato i giocatori in uscita come Nicola, Bonato, Augello, Viola, Jankto e Palomino, evidenziando come la società stia cercando di costruire una squadra competitiva per la prossima stagione. “Il calcio è drasticamente cambiato”, ha dichiarato Giulini, “e le piazze con proprietà italiane, come Cagliari e Lecce, devono imparare a sbagliare sempre di meno”.

I giovani talenti riscattati

Uno degli aspetti più interessanti della conferenza è stata la discussione sui tre giocatori riscattati: Caprile, Piccoli e Adopo. Questi giovani talenti rappresentano una parte fondamentale della strategia di sviluppo del club. Giulini ha affermato che il club ha lavorato intensamente per garantirne la permanenza e che, sebbene ci possano essere delle operazioni in uscita, l’obiettivo rimane quello di costruire una squadra che possa avere una stagione importante. L’impegno per il riscatto di questi giocatori non è solo una questione economica, ma anche di fiducia e sviluppo a lungo termine.

Investimenti e futuro del club

Giulini ha anche parlato della possibilità di nuovi soci e investimenti per il club. Ha rivelato che ventiquattro soggetti hanno già mostrato interesse per investire nella società, ma ha sottolineato l’importanza di avere partner affidabili. “Vogliamo dare un certo tipo di messaggio”, ha detto. “Questi riscatti sono un impegno della società e mio personale”. L’idea è quella di costruire una base solida per il futuro, simile a quella di club di successo come Atalanta e Bologna, senza promettere risultati irrealistici.

Un altro punto cruciale trattato da Giulini è stata l’importanza della cantera, il settore giovanile, e come il Cagliari intenda seguire l’esempio di grandi club come il Barcellona. Il presidente ha espresso il desiderio che Pisacane possa lanciare e confermare i giovani talenti del club, tra cui Felici, Gaetano, Veroli, Cavuoti e Prati. La fiducia nei giovani è una componente fondamentale della strategia del club, che punta a creare una squadra competitiva attraverso il talento locale.

La questione stadio e il nuovo direttore sportivo

La questione dello stadio rappresenta un’altra sfida, con Giulini che ha espresso una certa frustrazione per l’andamento dei lavori. Tuttavia, ha anche affermato che i passaggi necessari sono chiari e che la società sta lavorando per ampliare il numero dei soci e affrontare in modo proattivo la questione stadio. “Stiamo lavorando anche per ampliare il numero dei soci”, ha detto, evidenziando l’importanza di una struttura solida e supportata da una comunità attiva.

Infine, il presidente ha parlato dell’importanza del nuovo direttore sportivo, Angelozzi. “Serviva un profilo di grande esperienza”, ha commentato Giulini, rivelando che Angelozzi era già richiesto da altre due società di Serie A. Questo sottolinea l’impegno del Cagliari nel voler costruire una squadra competitiva e ben organizzata, in grado di affrontare le sfide della prossima stagione.

Con queste dichiarazioni, Tommaso Giulini ha tracciato una rotta chiara per il Cagliari, sottolineando l’importanza di una visione a lungo termine e della valorizzazione dei giovani talenti. Con Pisacane al timone e i tre riscattati pronti a contribuire, il club sardo si prepara ad affrontare una nuova stagione con rinnovato entusiasmo e determinazione.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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