Ginnastica mondiale: Macchini conquista il sesto posto alla sbarra, Italia a caccia di medaglie

Ginnastica mondiale: Macchini conquista il sesto posto alla sbarra, Italia a caccia di medaglie

Ginnastica mondiale: Macchini conquista il sesto posto alla sbarra, Italia a caccia di medaglie - ©ANSA Photo

Luisa Marcelli

25 Ottobre 2025

I Mondiali di ginnastica artistica 2025, svoltisi a Giacarta, hanno visto la partecipazione di atleti di altissimo livello, ma purtroppo per l’Italia, il sogno di una medaglia si è infranto. Gli azzurri hanno dato il massimo, ma non sono riusciti a salire sul podio, con prestazioni che, seppur di valore, non sono state sufficienti per conquistare un metallo prezioso.

Carlo Macchini e il sesto posto alla sbarra

Il ventinovenne Carlo Macchini ha chiuso la sua gara alla sbarra con un sesto posto, totalizzando un punteggio di 14.266. La sua performance, pur caratterizzata da alcune imprecisioni, ha dimostrato che era all’altezza della competizione, affrontando un gruppo di atleti eccezionali. Tra questi, si è distinto il rappresentante degli Stati Uniti, Brody Malone, che ha conquistato la medaglia d’oro con un punteggio di 14.933. Malone ha mostrato una routine impeccabile, mentre il giapponese Daiki Hashimoto, già oro all-around per la terza volta consecutiva, si è piazzato al secondo posto. Il britannico Joe Fraser ha completato il podio con una prestazione di grande qualità.

Macchini ha commentato la sua esperienza con un mix di amarezza e orgoglio: “È stata una finale mondiale degna di questo nome. Il piazzamento mi scoccia, non posso nasconderlo, ma sono anche orgoglioso di ciò che ho fatto”. Le sue parole riflettono la consapevolezza della competizione e il rispetto per gli avversari, segno di un atleta che sa riconoscere il valore del proprio lavoro e quello degli altri.

Giulia Perotti e l’ottavo posto al corpo libero

Nella finale del corpo libero, Giulia Perotti, sedicenne e promettente ginnasta azzurra, ha chiuso all’ottavo posto. La sua prestazione è stata compromessa da una caduta nell’esercizio finale, portandola a totalizzare un punteggio di 11.633. Il titolo di campionessa del mondo è andato alla giapponese Aiko Sugihara, che con un punteggio di 13.833 ha dimostrato ancora una volta il suo straordinario talento. Sugihara è emersa come una delle ginnaste più forti del momento, mentre le britanniche Ruby Evans e Abigail Martin hanno completato il podio rispettivamente con il secondo e terzo posto.

Nonostante la delusione per il piazzamento, Perotti ha trovato motivi di soddisfazione: “È stata una bellissima esperienza, mi sono divertita. L’esercizio non è andato come speravo, ma sono contenta di essere tra le migliori otto del mondo al corpo libero”. Queste parole rivelano non solo la sua giovane età ma anche un grande spirito sportivo e una mentalità positiva, qualità fondamentali per un’atleta in crescita.

Asia D’Amato e la solidità nell’all around

A completare il quadro delle prestazioni italiane, Asia D’Amato ha ottenuto un quinto posto nell’all around, confermando la sua solidità e competitività nel panorama della ginnastica mondiale. D’Amato, che ha già dimostrato il suo valore in diverse competizioni internazionali, ha continuato a mostrare progressi e determinazione, ma anche lei ha dovuto affrontare la dura realtà di una competizione di altissimo livello.

Questa edizione dei Mondiali ha visto una partecipazione straordinaria, con ginnasti di diverse nazioni che hanno impressionato il pubblico e gli esperti. La competizione si è rivelata un palcoscenico perfetto per mostrare la crescita e l’evoluzione della ginnastica artistica, non solo a livello tecnico, ma anche per quanto riguarda la spettacolarità delle esibizioni. Gli atleti si sono esibiti in routine sempre più complesse, rendendo evidente l’elevata preparazione fisica e mentale necessaria per competere a questi livelli.

Le prestazioni degli azzurri, sebbene non premiate con medaglie, sono il risultato di un lungo e impegnativo percorso di preparazione e di sacrifici. Il supporto delle famiglie, dei tecnici e delle federazioni è fondamentale per permettere ai giovani talenti di emergere e di affrontare le sfide che il mondo della ginnastica presenta.

Sebbene l’Italia non sia riuscita a conquistare podi in questa edizione dei Mondiali, il futuro sembra promettente. Con ginnasti come Macchini, Perotti e D’Amato, il movimento ginnico italiano ha la possibilità di continuare a crescere e a farsi valere in competizioni internazionali. La strada è lunga, ma la passione e la determinazione di questi atleti sono la base su cui costruire successi futuri.

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