Ginnastica mondiale in Indonesia: Tas annuncia l’esclusione di Israele

Ginnastica mondiale in Indonesia: Tas annuncia l'esclusione di Israele

Ginnastica mondiale in Indonesia: Tas annuncia l'esclusione di Israele - ©ANSA Photo

Luca Baldini

14 Ottobre 2025

L’attesa per i Mondiali di ginnastica artistica in Indonesia, in programma dal 22 al 25 ottobre 2023, è stata oscurata da una controversia internazionale che ha attirato l’attenzione di media e appassionati di sport. La recente decisione del Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di respingere il ricorso della Federazione di ginnastica israeliana ha confermato l’esclusione degli atleti israeliani dalla competizione. Questa situazione ha sollevato interrogativi non solo sulla pratica sportiva, ma anche sui rapporti diplomatici e sulle politiche internazionali.

esclusione degli atleti israeliani

L’esclusione degli atleti israeliani è stata causata dal rifiuto delle autorità indonesiane di rilasciare i visti necessari per l’ingresso della squadra nel Paese. La Federazione israeliana di ginnastica (IGF) ha presentato un ricorso al TAS, chiedendo di obbligare la Federazione internazionale di ginnastica (FIG) a garantire la partecipazione della squadra israeliana o, in alternativa, a spostare o annullare i mondiali. Tuttavia, il TAS ha chiarito che la FIG non ha alcun potere sulle decisioni relative ai visti, che rimangono di esclusiva competenza delle autorità indonesiane.

posizione del governo indonesiano

Il ministro indonesiano degli Affari Legali e dei Diritti Umani, Yusril Ihza Mahendra, ha ribadito la posizione del governo, dichiarando che l’Indonesia non intratterrà contatti con Israele fino al riconoscimento di una Palestina libera e sovrana. Questa dichiarazione rappresenta una chiara manifestazione della politica estera indonesiana, storicamente schierata a favore della causa palestinese.

Nonostante la decisione del TAS, il tribunale di Losanna sta continuando a esaminare il merito di uno dei due ricorsi presentati dalla IGF, che include la partecipazione di sei atleti israeliani qualificati per la competizione. Tra questi, spicca Artem Dolgophyat, campione del mondo 2023 e medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020 nel corpo libero. La IGF sostiene che lo statuto della FIG imponga al suo comitato esecutivo di prendere una decisione in caso di rifiuto del visto agli atleti, e che l’assenza di tale decisione costituisca una violazione dei principi di giustizia, creando una situazione di discriminazione.

un precedente preoccupante

L’esclusione di Israele dai mondiali di ginnastica non è un caso isolato. Già nel 1961, Israele era stato escluso dai mondiali di pallavolo in Giappone per motivi diplomatici simili. Tuttavia, questa esclusione ha suscitato particolare attenzione, poiché i mondiali di ginnastica rappresentano un evento di grande rilevanza a livello mondiale, attirando l’attenzione di atleti e spettatori da tutto il globo.

La IGF ha espresso preoccupazione per il precedente stabilito da questa situazione, che potrebbe influenzare la partecipazione di altri atleti israeliani a eventi sportivi internazionali futuri. La questione della partecipazione degli atleti israeliani a competizioni sportive è diventata un tema caldo, poiché molti sostengono che lo sport dovrebbe essere al di sopra della politica.

La FIG ha “preso atto” della decisione del TAS, auspicando che si crei un ambiente in cui gli atleti di tutto il mondo possano praticare sport in sicurezza e tranquillità. Tuttavia, la realtà è che la politica continua a influenzare il mondo dello sport, creando tensioni e controversie.

Con l’avvicinarsi dei Mondiali di ginnastica, gli occhi del mondo sono puntati su questo evento. La competizione non è solo un palcoscenico per i migliori atleti, ma anche un campo di battaglia per questioni politiche e diplomatiche. La partecipazione di Israele è diventata simbolica, rappresentando le sfide che gli atleti devono affrontare in termini di performance, identità nazionale e riconoscimento internazionale.

In un contesto globale in cui il dialogo e la comprensione reciproca sono più necessari che mai, la situazione attuale evidenzia come lo sport possa essere influenzato da fattori esterni. La speranza è che, in futuro, le competizioni sportive possano tornare a essere uno spazio di incontro e celebrazione della diversità, piuttosto che un terreno di scontro per le tensioni politiche.

Mentre ci prepariamo ad assistere ai Mondiali di ginnastica, rimane da vedere come si evolverà questa situazione e quali saranno le implicazioni per il futuro dello sport, specialmente per quegli atleti che, a causa di fattori al di fuori del loro controllo, si trovano privati della possibilità di competere.

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