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Gianetti: perché spero che Pogacar salti la Parigi-Roubaix

Mauro Gianetti, Ceo e manager della UAE Team Emirates, ha recentemente espresso le sue preoccupazioni riguardo alla partecipazione di Tadej Pogacar alla Parigi-Roubaix di quest’anno. Durante un’intervista ai microfoni di Rai Sport, ha dichiarato: “Spero che Tadej decida di non correre la Parigi-Roubaix quest’anno”. Questa affermazione arriva dopo un evento piuttosto sfortunato durante la Strade Bianche, dove Pogacar ha subito una caduta che lo ha portato a finire in un fosso, riportando alcune escoriazioni. Nonostante l’incidente, il giovane talento sloveno è riuscito a recuperare e a conquistare la vittoria a Siena, in Piazza del Campo, dimostrando una resilienza straordinaria.

La Strade Bianche e le sfide del ciclismo

La Strade Bianche è una corsa che ha guadagnato fama negli ultimi anni, non solo per il suo percorso suggestivo attraverso le colline toscane, ma anche per le difficoltà tecniche e fisiche che presenta. Con tratti di sterrato che mettono a dura prova i ciclisti, la performance di Pogacar in questa gara ha evidenziato non solo le sue capacità atletiche, ma anche la sua determinazione. Tuttavia, le parole di Gianetti riflettono un’ansia comprensibile per la salute e il futuro del giovane ciclista.

La Parigi-Roubaix: rischi e opportunità

La Parigi-Roubaix, una delle corse più iconiche del ciclismo, è conosciuta come “La Regina delle Classiche” e presenta un percorso impegnativo con numerosi settori di pavé, che possono risultare letali per i corridori. Gianetti ha sottolineato che una brutta caduta durante la Roubaix potrebbe mettere in discussione la partecipazione di Pogacar al Tour de France, uno degli obiettivi principali della sua stagione.

  1. Importanza della prudenza: Gianetti ha affermato: “Spero quindi che decida di non andare, e glielo dirò: lui è ancora giovane e avrà tutto il tempo di correrla”.
  2. Futuro di Pogacar: La carriera di Tadej Pogacar, classe 1998, è già segnata da risultati straordinari, ma un infortunio potrebbe comprometterla.

Obiettivi ambiziosi per la stagione

Oltre alla Parigi-Roubaix, Pogacar ha altri obiettivi ambiziosi per la stagione, tra cui la Milano-Sanremo, una gara che rappresenta un’importante pietra miliare nel calendario ciclistico. Questa corsa in linea, nota per il suo tracciato lungo e impegnativo, si snoda attraverso il paesaggio italiano, culminando sulla Via Roma. Pogacar ha già dimostrato di avere le capacità per affrontare questa competizione con successo, e la sua partecipazione potrebbe essere cruciale per consolidare ulteriormente la sua reputazione.

Tuttavia, la questione della partecipazione di Pogacar alla Parigi-Roubaix resta aperta. Le parole di Gianetti pongono l’accento sull’importanza di prendere decisioni sagge, considerando la giovane età di Pogacar e il potenziale che ha per diventare uno dei migliori ciclisti della sua generazione. La carriera di un atleta è un equilibrio delicato tra ambizione e prudenza, e Gianetti sta cercando di guidare Pogacar verso un futuro brillante, evitando rischi inutili.

La comunità ciclistica è in attesa di scoprire quale sarà la decisione finale di Pogacar. La sua presenza alla Parigi-Roubaix sarebbe certamente un evento atteso, ma non a costo della sua salute e della sua carriera. Con il supporto di Gianetti e del team UAE Emirates, Pogacar ha la possibilità di prendere una decisione ponderata che potrebbe influenzare non solo la sua stagione, ma anche il suo futuro nel mondo del ciclismo.

La stagione ciclistica 2023 è già stata ricca di emozioni e sorprese, e ogni corsa porta con sé nuove sfide e opportunità. Le parole di Mauro Gianetti risuonano come un eco di prudenza e saggezza in un ambiente spesso caratterizzato da pressioni e aspettative. La salute degli atleti deve sempre avere la precedenza, e i manager e i team hanno la responsabilità di proteggere i loro corridori, permettendo loro di esprimere il proprio potenziale senza compromettere il loro benessere.

In attesa di ulteriori sviluppi, il mondo del ciclismo osserva con interesse le scelte di Pogacar e il futuro della UAE Team Emirates.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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