
Gianetti esprime un desiderio: Pogacar dovrebbe saltare la Parigi-Roubaix - ©ANSA Photo
Una delle voci più autorevoli nel mondo del ciclismo, Mauro Gianetti, Ceo e manager della UAE Team Emirates, ha recentemente espresso le sue preoccupazioni riguardo alla partecipazione di Tadej Pogacar alla leggendaria corsa della Parigi-Roubaix. Durante un’intervista rilasciata ai microfoni di Rai Sport, Gianetti ha dichiarato: “Spero che Tadej Pogacar decida di non correre la Parigi-Roubaix quest’anno”. Questa affermazione arriva dopo un evento sfortunato che ha coinvolto il giovane campione sloveno, il quale ha subito una caduta durante la Strade Bianche, finendo in un fosso e riportando varie escoriazioni.
Nonostante l’incidente, Pogacar ha dimostrato un’incredibile resilienza, riuscendo a vincere la corsa a Siena, un risultato che ha ulteriormente consolidato la sua reputazione di ciclista di talento e determinazione. Gianetti ha sottolineato i rischi che la Parigi-Roubaix comporta, specialmente per un atleta della giovane età di Pogacar, che ha già conquistato il titolo mondiale e diversi altri trofei prestigiosi in carriera.
i rischi della parigi-roubaix
“Una brutta caduta durante la Roubaix potrebbe mettere in dubbio la presenza di Tadej al Tour de France e persino compromettere la sua stagione”, ha avvertito Gianetti. “Spero quindi che decida di non andare, e glielo dirò: lui è ancora giovane e avrà tutto il tempo di correrla”. Questa dichiarazione non è solo un’espressione di preoccupazione, ma riflette anche una strategia di lungo termine per preservare la carriera di uno dei ciclisti più promettenti della sua generazione.
La Parigi-Roubaix, nota per le sue strade sterrate e i settori di pavé, è una delle corse più dure e iconiche del ciclismo. È un evento che ha messo alla prova anche i ciclisti più esperti, rendendo celebri nomi come Eddy Merckx, Fabian Cancellara e più recentemente, Peter Sagan. La corsa è storicamente una sfida non solo fisica, ma anche mentale, e richiede un’abilità particolare nel gestire le difficoltà del percorso.
la carriera di pogacar
Pogacar, che ha dimostrato di essere un ciclista versatile e capace di eccellere in diverse discipline, ha finora evitato di partecipare a questa classica. La sua carriera, iniziata a soli 18 anni, è stata segnata da vittorie straordinarie, inclusi due Tour de France, ma Gianetti sembra essere cauto nel mettere a rischio la salute e il futuro di Pogacar per un evento che potrebbe non essere fondamentale per il suo palmarès, almeno in questa fase della sua carriera.
Il manager della UAE ha anche accennato alla volontà di Pogacar di partecipare alla corsa, evidenziando la passione e l’aspirazione del giovane ciclista. Tuttavia, Gianetti ha chiarito che la salute deve venire prima di tutto. “Tadej vorrebbe esserci ma gli dirò di attendere e di non prendere dei rischi, perché lì potrebbe farsi davvero male”, ha concluso, lasciando intendere che la decisione finale spetterà al ciclista.
focus sulla milano-sanremo
Intanto, Pogacar sta focalizzando i suoi sforzi sulla Milano-Sanremo, un’altra delle corse monumento del ciclismo, dove avrà l’opportunità di dimostrare il suo valore e la sua forma. La Classicissima, come è conosciuta, si svolge ogni anno a marzo e rappresenta un’importante tappa nel calendario ciclistico, attirando i migliori ciclisti del mondo. La sua attenzione verso questa corsa potrebbe essere un segnale della strategia di Gianetti e della UAE Team Emirates per costruire una stagione di successi, evitando inutili rischi in eventi che potrebbero compromettere obiettivi più importanti.
La gestione della carriera di un giovane talento come Pogacar è un compito delicato. I manager e le squadre devono bilanciare il desiderio di far brillare i propri atleti con la necessità di proteggerli da infortuni che potrebbero avere ripercussioni a lungo termine. In un mondo sportivo sempre più competitivo, la saggezza nel prendere decisioni strategiche è fondamentale per garantire che i ciclisti possano esprimere il loro pieno potenziale senza compromettere la loro integrità fisica.
Mentre il ciclismo si prepara per una nuova stagione, con eventi iconici come la Parigi-Roubaix all’orizzonte, la figura di Pogacar rimane al centro dell’attenzione. La sua capacità di affrontare le sfide e di vincere sotto pressione è un elemento che i fan e gli esperti del settore continueranno a osservare con interesse. Con la guida esperta di Gianetti e il supporto della UAE Team Emirates, il futuro di Pogacar nel ciclismo professionistico appare luminoso, a patto che vengano fatte le scelte giuste nel corso della sua carriera.