
Gianetti esprime timori: Pogacar dovrebbe evitare la Parigi-Roubaix - ©ANSA Photo
Mauro Gianetti, Ceo e manager della UAE Team Emirates, ha recentemente espresso la sua preoccupazione riguardo alla partecipazione di Tadej Pogacar alla prossima Parigi-Roubaix, una delle corse più iconiche del ciclismo mondiale. Durante un’intervista ai microfoni di Rai Sport, Gianetti ha affermato: “Spero che Tadej decida di non correre la Parigi-Roubaix quest’anno”. Questa dichiarazione è emersa dopo un incidente durante la Strade Bianche, dove Pogacar ha subito una caduta, riportando diverse escoriazioni, ma è riuscito a conquistare la vittoria a Siena, dimostrando la sua resilienza.
La Strade Bianche e i rischi del ciclismo
La Strade Bianche, corsa che si svolge su strade sterrate, ha messo in evidenza non solo il talento di Pogacar, ma anche i rischi che i ciclisti affrontano durante le competizioni. Gianetti ha sottolineato che una caduta durante la Parigi-Roubaix potrebbe avere conseguenze ben più gravi:
- Messa in dubbio della presenza di Pogacar al Tour de France.
- Compromissione della stagione di Pogacar.
“Una brutta caduta durante la Roubaix potrebbe mettere in dubbio la presenza di Tadej al Tour de France e persino compromettere la sua stagione”, ha aggiunto Gianetti, evidenziando l’importanza di proteggere la carriera di un atleta così promettente.
Le ambizioni di Pogacar e il Tour de France
Il Tour de France rappresenta una delle principali ambizioni di Pogacar. Già vincitore nel 2020 e nel 2021, il giovane sloveno ha dimostrato di essere un corridore di livello mondiale. Tuttavia, la sua giovane età lo espone a rischi che un atleta più esperto potrebbe gestire con maggiore cautela. Gianetti ha ribadito: “Spero quindi che decida di non andare, e glielo dirò: lui è ancora giovane e avrà tutto il tempo di correrla”.
La Parigi-Roubaix e la gestione della carriera
La Parigi-Roubaix, conosciuta come “l’Inferno del Nord”, è famosa per le sue strade di pavé e le condizioni atmosferiche spesso avverse. Questa gara, che si svolge ogni anno ad aprile, rappresenta una sfida fisica e mentale per i ciclisti e Gianetti teme che la partecipazione di Pogacar possa mettere a rischio la sua carriera a lungo termine.
Nel frattempo, Pogacar si sta concentrando sulla Milano-Sanremo, un’altra corsa iconica del calendario ciclistico. Sebbene la Parigi-Roubaix non faccia parte del suo curriculum, la Milano-Sanremo offre a Pogacar l’opportunità di dimostrare il suo valore su un palcoscenico diverso.
La situazione attuale di Pogacar riflette le sfide che molti atleti affrontano nel bilanciare ambizione e sicurezza. La decisione di partecipare o meno alla Parigi-Roubaix è cruciale non solo per il presente, ma anche per il futuro di Pogacar nel panorama ciclistico internazionale. Con la sua esperienza e visione strategica, Gianetti sta cercando di proteggere non solo Pogacar, ma anche il futuro della UAE Team Emirates, una squadra che punta a diventare un punto di riferimento nel ciclismo professionistico.
Mentre l’attesa cresce per la Milano-Sanremo e le altre competizioni in programma, gli appassionati di ciclismo si interrogano su quale sarà la decisione finale di Pogacar riguardo alla Parigi-Roubaix. In un mondo dove la velocità e la competizione sono al centro di tutto, la salute e la sicurezza degli atleti devono rimanere la priorità assoluta. La speranza è che Pogacar possa continuare a brillare senza compromettere il suo talento e la sua carriera.