Gianetti esprime timori: perché Pogacar dovrebbe saltare la Parigi-Roubaix

La Parigi-Roubaix, una delle classiche più iconiche e temute del ciclismo, si avvicina e le dichiarazioni di Mauro Gianetti, CEO e manager della UAE Team Emirates, hanno acceso un dibattito tra appassionati e esperti. Gianetti ha espresso la sua speranza che Tadej Pogacar, il giovane fenomeno sloveno e attuale campione del mondo, decida di non partecipare a questa corsa nel 2023.

Le parole di Gianetti sono arrivate dopo un incidente che ha visto Pogacar coinvolto alla Strade Bianche, una gara che ha messo in evidenza sia il suo talento che i rischi insiti nel ciclismo su strada. Durante la corsa, Pogacar è caduto finendo in un fosso, riportando diverse escoriazioni. Tuttavia, la sua determinazione è emersa in tutta la sua forza quando, nonostante le ferite, è riuscito a conquistare la vittoria a Siena, in Piazza del Campo. Questo episodio ha spinto Gianetti a riflettere sulla partecipazione del suo corridore alla Parigi-Roubaix, una corsa conosciuta per le sue difficoltà e le insidie che presenta.

Le preoccupazioni di Gianetti

“Una brutta caduta durante la Roubaix,” ha commentato Gianetti, “potrebbe mettere in dubbio la presenza di Tadej al Tour de France e perfino compromettere la sua stagione.” Questa affermazione sottolinea quanto sia cruciale per Pogacar mantenere la sua forma e integrità fisica, soprattutto in vista di eventi di grande importanza come il Tour de France, che si svolgerà a luglio e rappresenta un obiettivo principale per molti ciclisti professionisti.

Gianetti ha manifestato la sua preoccupazione per il giovane corridore, sottolineando che, nonostante il desiderio di Pogacar di partecipare alla storica corsa belga, ci sono rischi significativi da considerare. “Tadej vorrebbe esserci,” ha aggiunto Gianetti, “ma gli dirò di attendere e di non prendere dei rischi, perché lì potrebbe farsi davvero male.” Questa affermazione evidenzia non solo la responsabilità di Gianetti come manager, ma anche la saggezza di proteggere un talento così raro e promettente come quello di Pogacar.

La carriera di Pogacar

Pogacar, che ha già dimostrato di essere uno dei ciclisti più talentuosi della sua generazione, ha avuto un inizio di stagione molto promettente, con la vittoria nel 2021 al Tour de France e il titolo di campione del mondo nel 2022. La sua carriera è caratterizzata da un impressionante palmarès che include numerose vittorie nelle gare più prestigiose del calendario ciclistico. Tuttavia, la Parigi-Roubaix è una corsa che ha sempre messo alla prova anche i ciclisti più esperti e talentuosi.

La corsa, nota anche come “l’Inferno del Nord”, è famosa per il suo percorso difficile, che include tratti di pavé e condizioni meteorologiche spesso avverse. È un evento che richiede non solo abilità tecniche ma anche una grande resistenza mentale e fisica. Negli ultimi anni, l’importanza della sicurezza dei corridori è diventata un tema centrale nel ciclismo, e le parole di Gianetti rispecchiano una crescente consapevolezza della necessità di proteggere i ciclisti da infortuni gravi.

Il futuro di Pogacar

Attualmente, non è chiaro se Pogacar parteciperà alla Parigi-Roubaix. La sua decisione sarà influenzata non solo dalla sua condizione fisica, ma anche dalla strategia della UAE Team Emirates. La squadra, sotto la guida di Gianetti, ha dimostrato di avere una visione a lungo termine, puntando a preservare i propri atleti per gli eventi più importanti della stagione.

Nel frattempo, Pogacar ha già messo nel mirino la Milano-Sanremo, un’altra delle classiche monumento del ciclismo, dove avrà l’opportunità di dimostrare ancora una volta il suo talento. La Milano-Sanremo, che si svolge il 18 marzo, rappresenta una sfida diversa rispetto alla Parigi-Roubaix, ma ugualmente affascinante e impegnativa, dove il corridore sloveno avrà la possibilità di mettersi alla prova in un contesto che potrebbe risultare più favorevole.

Il dibattito su Pogacar e la sua partecipazione alla Parigi-Roubaix è emblematico di una questione più ampia nel ciclismo moderno: come bilanciare il desiderio di competere con la necessità di proteggere la propria carriera. Gianetti, con la sua esperienza e visione, sta cercando di guidare il suo atleta verso un futuro luminoso, senza mettere a rischio la sua salute e il suo potenziale.

Le decisioni che verranno prese nei prossimi giorni saranno cruciali non solo per Pogacar, ma anche per il futuro della UAE Team Emirates e per la competizione nel suo insieme, poiché la presenza di un campione come lui può influenzare notevolmente le dinamiche di qualsiasi corsa.