
Gianetti esprime timori: perché Pogacar dovrebbe evitare la Parigi-Roubaix - ©ANSA Photo
La stagione ciclistica è in pieno svolgimento e le aspettative per il campione del mondo Tadej Pogacar sono alle stelle. Recentemente, Mauro Gianetti, Ceo e manager della UAE Team Emirates, ha espresso preoccupazione riguardo alla partecipazione di Pogacar alla Parigi-Roubaix. Durante un’intervista a Rai Sport, Gianetti ha affermato: “Spero che Tadej Pogacar decida di non correre la Parigi-Roubaix quest’anno”. Questa dichiarazione è emersa dopo un episodio preoccupante che ha visto il ciclista sloveno cadere durante la Strade Bianche, ma nonostante le ferite, ha dimostrato una resilienza straordinaria vincendo a Siena.
Rischi della Parigi-Roubaix
La Parigi-Roubaix, che si svolge ogni anno ad aprile, è una delle classiche più iconiche del ciclismo, ma è anche una delle più pericolose. La sua natura imprevedibile e il terreno difficile, caratterizzato da tratti di pavé e condizioni meteorologiche avverse, possono mettere a dura prova anche i ciclisti più esperti. Gianetti ha sottolineato che:
- Una caduta durante la Roubaix potrebbe compromettere la presenza di Pogacar al Tour de France.
- La salute e la carriera a lungo termine di Pogacar devono essere prioritarie rispetto a una singola gara.
- La prudenza è fondamentale e il manager intende consigliare a Pogacar di non correre rischi inutili.
La carriera di Pogacar
Pogacar, vincitore di due edizioni consecutive del Tour de France (2020 e 2021) e campione del mondo nel 2021, è considerato uno dei ciclisti più promettenti della sua generazione. Gianetti è consapevole che ci saranno molte altre opportunità per il suo atleta di affrontare la Parigi-Roubaix in futuro. “Lui è ancora giovane e avrà tutto il tempo di correrla”, ha affermato Gianetti, evidenziando che la carriera di Pogacar è solo all’inizio.
Ora, l’attenzione di Pogacar si sposta verso la Milano-Sanremo, una delle corse più prestigiose del calendario ciclistico, che si terrà il 18 marzo 2023. Questa corsa, lunga quasi 300 chilometri, è particolarmente amata dai ciclisti per il suo mix di sfide tecniche e strategiche. Tuttavia, la disponibilità di Pogacar per la Parigi-Roubaix rimane incerta, e Gianetti ha precisato che “non ha ancora deciso”.
L’importanza della preparazione
Gianetti ha messo in evidenza l’importanza di una preparazione adeguata e di un’attenta valutazione dei rischi, specialmente in un periodo della stagione in cui i corridori stanno cercando di costruire la propria forma in vista degli eventi principali. La UAE Team Emirates è nota per mettere al primo posto la sicurezza dei propri corridori.
In questo contesto, è fondamentale un dialogo aperto tra il manager e il ciclista per prendere decisioni informate e strategiche. La carriera di Pogacar è solo all’inizio, e le scelte che farà ora potrebbero avere un impatto significativo sul suo futuro nel ciclismo.
In attesa di ulteriori sviluppi, il mondo del ciclismo osserverà con attenzione le prossime mosse di Pogacar e della UAE Team Emirates. Le parole di Gianetti risuonano come un monito per tutti i ciclisti: la salute è il bene più prezioso e deve sempre essere preservata.