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Gianetti esprime il suo desiderio: Pogacar dovrebbe saltare la Parigi-Roubaix

Mauro Gianetti, CEO e manager del UAE Team Emirates, ha recentemente sollevato preoccupazioni riguardo alla possibile partecipazione di Tadej Pogacar alla storica corsa della Parigi-Roubaix. Durante un’intervista con Rai Sport, Gianetti ha affermato: “Spero che Tadej Pogacar decida di non correre la Parigi-Roubaix quest’anno”. Questa dichiarazione è emersa dopo un incidente occorso a Pogacar durante la Strade Bianche, dove è caduto in un fosso, riportando diverse escoriazioni. Nonostante ciò, il giovane talento sloveno ha dimostrato una notevole resilienza, vincendo la gara a Siena, in Piazza del Campo.

le sfide della parigi-roubaix

Il timore di Gianetti è giustificato. La Parigi-Roubaix, conosciuta anche come “l’Inferno del Nord”, è una delle corse più impegnative del calendario ciclistico. Con i suoi tratti di pavé e le condizioni meteorologiche spesso avverse, questa corsa rappresenta una vera prova di resistenza e abilità per i ciclisti. Un’eventuale caduta durante la Roubaix potrebbe avere ripercussioni significative, non solo per la partecipazione di Pogacar a questa gara, ma anche per il suo obiettivo principale: il Tour de France, previsto per luglio.

Gianetti ha sottolineato che “una brutta caduta durante la Roubaix potrebbe mettere in dubbio la presenza di Tadej al Tour de France e perfino compromettere la sua stagione”. Questo è particolarmente rilevante considerando che Pogacar è attualmente il campione del mondo in carica e uno dei ciclisti più promettenti della sua generazione. La giovane età di Pogacar gioca un ruolo cruciale nelle considerazioni di Gianetti, che ha affermato: “Tadej vorrebbe esserci, ma gli dirò di attendere e di non prendere dei rischi, perché lì potrebbe farsi davvero male”.

le decisioni di pogacar

Ora l’attenzione si sposta sulle decisioni di Pogacar. Il ciclista sloveno, già noto per la sua determinazione, sta ponendo particolare attenzione alla sua preparazione per la stagione. Dopo la vittoria alla Strade Bianche, il suo focus è ora sulla Milano-Sanremo, una delle corse monumento del ciclismo. Tuttavia, la Parigi-Roubaix, che si svolgerà il 9 aprile 2023, rappresenta un’opportunità unica per Pogacar di cimentarsi in una corsa che non ha mai affrontato.

Il fascino della Parigi-Roubaix è innegabile. La corsa si snoda su un percorso di circa 257 km, comprendente oltre 50 km di tratti di pavé, testando la forza e la resistenza dei ciclisti. La storia della corsa è ricca di aneddoti e leggende, con ciclisti che hanno affrontato condizioni estreme. Per un giovane come Pogacar, che ha già fatto la storia con le sue vittorie al Tour de France nel 2020 e nel 2021, partecipare alla Roubaix potrebbe significare aggiungere un altro capitolo memorabile alla sua carriera.

considerazioni finali

Tuttavia, la pressione di dover affrontare una corsa così impegnativa non deve essere sottovalutata. Pogacar deve bilanciare il desiderio di competere in eventi prestigiosi con la necessità di proteggere la sua carriera a lungo termine. Gianetti ha espresso le sue preoccupazioni, condividendo i sentimenti di molti appassionati di ciclismo che si interrogano su quanto sia saggio per un giovane talento come Pogacar rischiare in una corsa così difficile. “Lui è ancora giovane e avrà tutto il tempo di correrla”, ha aggiunto Gianetti, evidenziando l’importanza di una gestione oculata della carriera del ciclista.

In sintesi, la situazione attuale di Tadej Pogacar rappresenta un crocevia cruciale nella sua carriera. Mentre il campione del mondo si prepara a competere nella Milano-Sanremo, la sua partecipazione alla Parigi-Roubaix rimane incerta. La decisione finale non solo influenzerà il suo percorso di gara per il 2023, ma avrà anche ripercussioni sul suo futuro nel mondo del ciclismo professionistico. La storia di Pogacar è solo all’inizio, e ogni scelta contribuirà a scrivere il suo destino in questo sport straordinario.

Stefano Cerulli

Stefano è un appassionato di sport e redattore sportivo con una carriera che riflette il suo profondo amore per il calcio e l'atletica. Nato a Milano nel 1985, ha nutrito fin da giovane una passione innata per lo sport, alimentata dalle domeniche passate sugli spalti dello stadio San Siro e dalle interminabili ore di allenamento sulle piste d'atletica locali. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Milano, Stefano ha iniziato la sua carriera nel mondo del giornalismo sportivo. I suoi primi articoli, pubblicati su riviste minori, hanno subito messo in luce la sua abilità nel raccontare con vividezza e competenza le vicende sportive, catturando l'attenzione di un pubblico sempre più vasto. Stefano è noto per il suo stile di scrittura coinvolgente, capace di trasmettere non solo i fatti ma anche le emozioni e la tensione che caratterizzano ogni evento sportivo. La sua capacità di analisi e la profonda conoscenza tecnica dei diversi sport gli permettono di offrire ai lettori articoli di grande qualità, che spaziano dalle cronache più avvincenti alle analisi tattiche più approfondite. Oltre alla sua attività di redattore, è anche un promotore attivo dello sport giovanile. Dedica il suo tempo libero a organizzare eventi e workshop per giovani atleti, con l'obiettivo di trasmettere loro i valori dello sport e l'importanza della corretta informazione sportiva. Sempre aggiornato sulle ultime novità del mondo sportivo, Stefano continua a essere una voce rispettata e autorevole nel giornalismo sportivo italiano, rappresentando un punto di riferimento per tutti gli appassionati di calcio e atletica.

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