Gianetti esprime il suo desiderio: Pogacar dovrebbe saltare la Parigi-Roubaix - ©ANSA Photo
La recente dichiarazione di Mauro Gianetti, Ceo e manager della UAE Team Emirates, ha acceso un acceso dibattito nel mondo del ciclismo. Gianetti ha espresso la sua preoccupazione per la partecipazione di Tadej Pogacar alla Parigi-Roubaix, una delle corse più impegnative del calendario ciclistico. “Spero che Tadej Pogacar decida di non correre la Parigi-Roubaix quest’anno,” ha dichiarato, evidenziando l’ansia che circonda non solo il futuro del giovane ciclista sloveno, ma anche le ambizioni della sua squadra per la stagione.
La riflessione di Gianetti è emersa dopo gli eventi della Strade Bianche, una corsa caratterizzata da tratti sterrati in Toscana. In questa competizione, Pogacar ha subito una caduta che lo ha portato a finire in un fosso, riportando diverse escoriazioni. Nonostante l’infortunio, il campione del mondo in carica ha dimostrato la sua resilienza vincendo la gara a Siena, un’impresa che ha sorpreso e ispirato molti. Tuttavia, Gianetti avverte che il rischio di una caduta più seria alla Parigi-Roubaix deve essere considerato con attenzione.
La Parigi-Roubaix, nota per le sue strade sterrate e i tratti di pavé, è una delle corse più dure del ciclismo professionistico. La sua reputazione di “Inferno del Nord” deriva non solo dalla lunghezza e difficoltà, ma anche dalle condizioni atmosferiche avverse. Gianetti ha dichiarato: “Una brutta caduta durante la Roubaix potrebbe mettere in dubbio la presenza di Tadej al Tour de France e compromettere la sua stagione.” Le parole del manager mettono in evidenza il delicato equilibrio che Pogacar deve mantenere tra il desiderio di competere e la necessità di proteggere la propria carriera.
Il Tour de France, che si svolge ogni anno a luglio, rappresenta l’obiettivo principale per molti ciclisti. Per Pogacar, che ha già trionfato nella corsa nel 2020 e nel 2021, il successo in questa competizione è cruciale. La pressione per eccellere è alta, e una stagione compromessa da infortuni potrebbe influenzare non solo le sue prestazioni, ma anche l’intera squadra UAE Team Emirates, che ha investito enormi risorse nella sua carriera.
Pogacar sembra determinato a mettersi alla prova, ma Gianetti intende consigliargli di riflettere attentamente. “Tadej vorrebbe esserci, ma gli dirò di attendere e di non prendere dei rischi, perché lì potrebbe farsi davvero male,” ha affermato il manager. Questo consiglio non è solo un gesto di protezione, ma anche una strategia per garantire che il giovane talento possa continuare a brillare nel panorama del ciclismo internazionale.
Oltre alla Parigi-Roubaix, Pogacar ha già manifestato l’intenzione di concentrarsi su altre competizioni, come la Milano-Sanremo, una delle corse più prestigiose della stagione. Questa classica, che si svolge a marzo, rappresenta un’importante opportunità per Pogacar per dimostrare il suo valore, prima di affrontare le sfide più dure come la Roubaix. Tuttavia, la sua partecipazione a queste gare non è ancora stata ufficializzata.
In conclusione, mentre il dibattito su Pogacar e la sua partecipazione alla Parigi-Roubaix continua, l’attenzione rimane focalizzata sul suo percorso di recupero e sulle scelte che dovrà affrontare. La strada verso il successo è lunga e irta di ostacoli, ma con il giusto supporto e una strategia ben pianificata, il futuro di Pogacar nel ciclismo professionistico appare luminoso e promettente.
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