Furlani sfiora l'oro agli Euroindoor: un centimetro che fa la differenza - ©ANSA Photo
Un centimetro. È quanto ha separato Mattia Furlani dal sogno di conquistare la medaglia d’oro nel salto in lungo agli Europei Indoor che si sono svolti ad Apeldoorn, in Olanda. Il ventenne azzurro, considerato una delle promesse più luminose dell’atletica italiana, ha saltato un discreto 8,12 metri, misura che, purtroppo, non è bastata per superare il bulgaro Bozhidar Saraboyukov, che ha chiuso la sua gara con un salto di 8,13 metri, conquistando così il titolo continentale.
Furlani, che già aveva incrociato il cammino con Saraboyukov in diverse competizioni giovanili, ha visto il bulgaro esibirsi in un’ultima prova sorprendente, che gli ha permesso di strappare la vittoria proprio sul filo di lana. Dopo la competizione, Furlani ha espresso la sua delusione, definendo la sua prestazione come “una gara del cavolo”. In un’intervista ai microfoni della Rai, ha condiviso i suoi sentimenti contrastanti: “Provo un mix di emozioni perché mi dispiace. Potevo ambire a qualcosa di più. Sono arrabbiato soprattutto con me stesso. I progetti sono a lungo termine. Ci sono quattro anni: bisogna arrivare a Los Angeles“.
La prospettiva di partecipare ai Giochi Olimpici di Los Angeles 2028 pesa sulla sua mente, ma il giovane atleta sa che ogni esperienza, anche quella negativa, è un passo verso il miglioramento. “Meglio cambiare ora la mia rincorsa. È pur sempre una medaglia internazionale”, ha detto, evidenziando che, nonostante le difficoltà, il suo 8,12 metri rappresenta comunque un segnale di crescita. Nato alle porte di Roma, Furlani ha dimostrato di avere una mentalità competitiva e una determinazione che possono portarlo lontano nel suo percorso sportivo.
A soli 20 anni, Furlani può già vantare un palmarès di tutto rispetto, avendo conquistato:
Nonostante il rammarico per l’oro sfuggito, la sua carriera è ancora in fase di ascesa e le aspettative sono alte per i futuri impegni, a cominciare dai Mondiali Indoor che si terranno prossimamente.
Il suo risultato ad Apeldoorn rappresenta la prima medaglia per l’Italia nella competizione continentale olandese, un segnale positivo per la squadra azzurra in un palazzetto che ha visto esibirsi atleti di alto livello. Oltre a Furlani, ci sono state altre prestazioni degne di nota da parte dei rappresentanti italiani. Alice Mangione, per esempio, ha sorpreso con una qualificazione per la finale dei 400 metri, realizzando un tempo di 52.67 e dimostrando una notevole intelligenza tattica durante la gara.
Nella mattinata di qualificazione degli Euroindoor, anche Larissa Iapichino ha brillato nel salto in lungo, con un ottimo 6.76 che le ha garantito un posto nella finale. Per quanto riguarda il settore maschile, Andrea Dallavalle e Andy Diaz hanno entrambi ottenuto il pass per la finale del triplo, con un solo salto necessario per qualificarsi: Dallavalle ha saltato 16.87 metri, mentre Diaz ha raggiunto 16.74 metri.
Nei 800 metri, i fondisti italiani Catalin Tecuceanu ed Eloisa Coiro hanno ottenuto l’accesso alle semifinali, con tempi rispettivi di 1:48.10 e 2:04.09. Tuttavia, non tutte le notizie sono state positive: tra i 60 metri ostacoli, Giada Carmassi ed Elisa Di Lazzaro non sono riuscite a superare le loro batterie, chiudendo rispettivamente con tempi di 8.04 e 8.05, mentre Lorenzo Simonelli è stato il primo degli esclusi con un tempo di 7.60.
L’atletica italiana continua a dimostrare la sua forza e il suo potenziale nei palcoscenici internazionali. I risultati di Apeldoorn sono solo un assaggio di ciò che i nostri atleti possono raggiungere nei prossimi anni. Con Furlani come simbolo di speranza e determinazione, l’attenzione ora si sposta verso i prossimi eventi, dove l’azzurro potrà sicuramente cercare di migliorare e, magari, di salire sul gradino più alto del podio.
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