Furlani conquista l'oro nel lungo ai mondiali indoor di atletica: un sogno che si avvera - ©ANSA Photo
Mattia Furlani, giovane talento dell’atletica italiana, ha recentemente conquistato l’oro nel salto in lungo ai Mondiali indoor di atletica che si sono svolti a Nanchino, in Cina. Con una misura straordinaria di 8,30 metri, Furlani ha realizzato il suo sogno, un traguardo per il quale ha lavorato instancabilmente. “È l’oro che ho sognato e desiderato. Ho condotto un’ottima gara, ma potevo fare anche meglio, aspiro a fare meglio”, ha dichiarato l’atleta, mostrando una determinazione che lo contraddistingue.
La competizione è stata intensa e Furlani ha dovuto affrontare avversari di calibro mondiale, tra cui il greco Miltiadis Tentoglou, oro olimpico a Tokyo 2020 e Parigi 2024. Tentoglou, considerato uno dei favoriti, ha avuto la sfortuna di commettere un nullo all’ultimo tentativo, chiudendo la gara al quinto posto. L’argento è andato al giamaicano Wayne Pinnock, con una misura di 8,29 metri, mentre il bronzo è stato conquistato dall’australiano Liam Adcock, che ha saltato 8,28 metri.
Furlani, che ha compiuto 20 anni da poco, ha dimostrato grande maturità e concentrazione durante la competizione. Anche se era già certo della medaglia d’oro, ha voluto tentare un ultimo salto, chiudendo con 8,21 metri. Subito dopo, la sua gioia è esplosa in un abbraccio con la madre e allenatrice Kathy Seck, un momento carico di emozione. “Solo lei ed io sappiamo delle lacrime dopo l’Europeo indoor di Apeldoorn”, ha raccontato Furlani, riferendosi alla delusione per il secondo posto ottenuto in Olanda all’inizio di marzo. “Ho fatto una gara del cavolo”, aveva lamentato dopo quella competizione. Oggi, invece, il suo volto splende di felicità e soddisfazione.
L’8,30 metri è arrivato al secondo salto, quasi inaspettato. “È stato un tentativo che doveva servire solo a qualificarmi”, ha spiegato Furlani, “ma ho vinto di un centimetro, ma questo è lo sport”. Il suo stile di salto, caratterizzato da un “tre passi e mezzo” in aria, ha impressionato tutti. La rincorsa, che ha migliorato salto dopo salto, ha contribuito a questo risultato straordinario. Furlani ha adottato una nuova tecnica di rincorsa, posizionando un piede e mezzo più indietro rispetto al passato, il che ha portato a una partenza più potente e a un ingresso in pedana a una velocità impressionante, registrata a 38,30 km/h.
Questo oro rappresenta una pietra miliare per l’atletica italiana, poiché è la sesta medaglia azzurra nel lungo nella storia dei Mondiali indoor. Prima di Furlani, l’Italia aveva già conquistato l’argento dello stesso atleta l’anno precedente e i bronzi di Giovanni Evangelisti (1985, 1987, 1991) e Andrew Howe (2006). La vittoria di Furlani riaccende le speranze e l’entusiasmo per il futuro dell’atletica italiana, in particolare nel salto in lungo, una disciplina che ha visto un declino negli ultimi anni.
In totale, la squadra italiana ha chiuso i Mondiali indoor con due ori, grazie a Furlani e a Andrea Diaz nel salto triplo, e un argento con Dalia Dosso nei 60 metri. La presenza di questi giovani talenti rappresenta un segnale positivo per il futuro dell’atletica italiana, che sta investendo nella formazione di atleti di alto livello, pronti a competere con i migliori del mondo.
Furlani guarda già avanti, con ambizioni chiare per i prossimi eventi. “I mondiali di Tokyo? Con tenacia e cattiveria si può fare ancora meglio”, ha dichiarato, riflettendo sulla sua crescita e sulle sfide future. La sua determinazione e il supporto della madre-allenatrice saranno fondamentali per affrontare i prossimi impegni, con l’obiettivo di continuare a scrivere la storia dell’atletica italiana e mantenere alta la bandiera azzurra nel mondo.
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