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Furlani conquista il podio, ma l’oro è a un centimetro di distanza

Un centimetro. Questo è il margine che ha separato il giovane talento italiano Mattia Furlani dal sogno di conquistare l’oro nel salto in lungo agli Europei Indoor di Apeldoorn, in Olanda. Il 20enne azzurro, considerato una delle promesse più brillanti dell’atletica leggera italiana, ha fermato la sua prova a 8,12 metri, una misura che, sebbene rispettabile, è risultata inferiore rispetto alle sue reali potenzialità. A batterlo, il bulgaro Bozhidar Saraboyukov, un vecchio avversario di Furlani fin dai tempi del settore giovanile, ha sorpreso tutti con un salto di 8,13 metri nel suo ultimo tentativo, guadagnandosi così il titolo continentale.

la reazione di furlani

Furlani, visibilmente deluso, ha espresso il suo disappunto ai microfoni della Rai, definendo la sua prestazione come una “gara del cavolo”. “Provo un mix di sapori perché mi dispiace. Potevo ambire a qualcosa di più”, ha dichiarato il giovane atleta, che ha poi aggiunto di essere arrabbiato soprattutto con se stesso. Nonostante la frustrazione, ha mantenuto una visione positiva sul futuro, evidenziando che ci sono ancora quattro anni fino ai Giochi Olimpici di Los Angeles, dove spera di brillare. “Meglio cambiare ora la mia rincorsa. È pur sempre una medaglia internazionale”, ha commentato Furlani, che ha riconosciuto di aver affrontato alcuni problemi, sui quali sta lavorando.

il palmarès di un giovane talento

La giovane stella dell’atletica romana ha già un palmarès di tutto rispetto, avendo conquistato:

  1. un bronzo olimpico a Parigi 2024
  2. un argento ai Mondiali indoor di Glasgow 2024
  3. un argento agli Europei di Roma 2024

La medaglia di bronzo conquistata in Olanda rappresenta una conferma del suo talento, nonostante le aspettative siano alte e il peso della pressione possa essere notevole. La sua prestazione ad Apeldoorn, sebbene non all’altezza delle sue ambizioni, lascia spazio a speranze per future competizioni, a partire dai prossimi Mondiali Indoor.

le altre prestazioni della squadra italiana

Il Campionato Europeo Indoor, che si svolge nel suggestivo palazzetto di Apeldoorn, ha visto l’Italia conquistare la sua prima medaglia, grazie a Furlani. Tuttavia, il giovane atleta non è stato l’unico a brillare nella squadra azzurra. La competizione ha riservato anche altre sorprese e conferme per gli atleti italiani. Tra queste, spicca la qualificazione di Alice Mangione per la finale dei 400 metri. La sua prestazione è stata caratterizzata da una notevole intelligenza tattica: ha corso in rimonta, chiudendo con un tempo di 52,67 secondi, che le ha permesso di guadagnare l’accesso alla finale di sabato sera.

Nella mattinata dedicata ai turni di qualificazione, un’altra giovane promessa, Larissa Iapichino, ha brillato nel salto in lungo, riuscendo a saltare 6,76 metri e assicurandosi un posto in finale in un contesto altamente competitivo. Anche nel salto triplo, Andrea Dallavalle e Andy Diaz hanno mostrato grande determinazione, qualificandosi per la finale con un solo salto: rispettivamente 16,87 e 16,74 metri.

Le prestazioni della squadra italiana non si sono fermate qui. Negli ottocento metri, sia Catalin Tecuceanu che Eloisa Coiro hanno ottenuto il pass per le semifinali, segnando tempi di 1:48.10 e 2:04.09. Tuttavia, non tutte le notizie sono state positive: Giada Carmassi ed Elisa Di Lazzaro, insieme a Lorenzo Simonelli, hanno visto le loro gare fermarsi nelle semifinali dei 60 metri ostacoli, non riuscendo a qualificarsi per la finale.

La competizione continua a regalare emozioni e colpi di scena, con gli atleti italiani che mostrano il loro talento e la loro determinazione. Gli Euroindoor di Apeldoorn si stanno rivelando un’importante vetrina per i giovani atleti, e nonostante alcune delusioni, l’azzurro continua a brillare con speranze per un futuro promettente. In questo contesto, la figura di Mattia Furlani emerge come simbolo di una generazione di atleti che mira a lasciare un segno indelebile nel panorama dell’atletica leggera internazionale. Con la sua grinta e le sue ambizioni, Furlani è pronto ad affrontare le sfide future, e i tifosi italiani possono solo attendere con ansia i prossimi sviluppi della sua carriera.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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