
Fortunato e Curiazzi trionfano nella marcia agli Assoluti di atletica - ©ANSA Photo
La mattinata di domenica scorsa a Caorle, una località veneta nota per le sue spiagge e il turismo, ha ospitato un evento di grande rilevanza per il panorama dell’atletica leggera italiana: i Campionati Assoluti di atletica leggera. In particolare, il settore della marcia ha rubato la scena, con risultati straordinari che hanno segnato il ritorno alla competizione di alcuni dei migliori atleti del paese.
Francesco Fortunato conquista il suo diciottesimo titolo
Francesco Fortunato, portacolori delle Fiamme Gialle, ha trionfato nella prova dei 10 km su strada, conquistando il suo diciottesimo titolo italiano tra indoor e outdoor. Questo traguardo impressionante sottolinea la sua costanza e determinazione nel corso degli anni. Fortunato ha chiuso la gara con un tempo di 39:19, un importante miglioramento personale, considerando che non otteneva un simile crono da ben sette anni. La corsa è stata caratterizzata da un’intensa lotta per il podio, con il secondo classificato, Picchiottino, che ha tagliato il traguardo in 39:23, e l’emergente Orsoni, che per la prima volta è riuscito a scendere sotto i quarantaminuti, chiudendo la gara in 39:43. Questo podio non solo evidenzia il talento di Fortunato, ma segnala anche l’emergere di nuovi concorrenti nella marcia italiana, rendendo la competizione sempre più avvincente.
Federica Curiazzi e la sua straordinaria prestazione
Dall’altro lato del campo, la marcia femminile ha visto un’altra atleta in grande forma: Federica Curiazzi, rappresentante dell’Atletica Bergamo 1959 Oriocenter. Curiazzi ha conquistato il suo terzo titolo tricolore dell’anno, dopo aver già vinto nella 35 km ad Acquaviva delle Fonti e nei 3000 metri indoor ad Ancona. A poco più di due chilometri dalla conclusione, ha dato il colpo decisivo, staccando l’avversaria Valentina Trapletti (Esercito), con la quale aveva dato vita a un avvincente duello sin dalle prime battute della gara. Curiazzi ha così potuto festeggiare la vittoria con il trofeo dedicato all’indimenticata Anna Rita Sidoti, ex marciatrice italiana e simbolo della disciplina, che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’atletica leggera.
Il podio della gara femminile è stato completato da Trapletti, che ha dimostrato una grande tenacia, e da Sofia Fiorini, atleta della Libertas Unicusano Livorno. La presenza di queste giovani talenti fa ben sperare per il futuro della marcia italiana, un settore che negli ultimi anni ha visto un crescente interesse e sviluppo, grazie anche agli sforzi delle federazioni e dei club sportivi.
L’importanza della marcia nell’atletica leggera
La marcia, disciplina spesso sottovalutata nel panorama dell’atletica, sta guadagnando attenzione e riconoscimento, sia per le sue peculiarità tecniche che per la resistenza richiesta agli atleti. È una prova che combina velocità e strategia, dove ogni passo deve essere calcolato con precisione per evitare sanzioni e penalità. La presenza di atleti come Fortunato e Curiazzi evidenzia non solo il talento, ma anche la dedizione e l’impegno profuso in ogni singolo allenamento.
Il successo di Fortunato e Curiazzi ai Campionati Assoluti di Caorle non è solo un motivo di orgoglio personale, ma rappresenta anche un segnale positivo per l’atletica italiana nel suo complesso. Con l’avvicinarsi di eventi internazionali, come i Campionati Europei e i Mondiali di atletica, la prestazione di questi atleti fa ben sperare per una rappresentanza competitiva e all’altezza delle aspettative. La marcia, in particolare, potrebbe rivelarsi un campo di battaglia interessante per l’Italia, grazie a una nuova generazione di atleti pronti a emergere sulla scena internazionale.
È importante sottolineare che il successo in atletica leggera non arriva mai per caso. Dietro ogni vittoria ci sono ore di allenamento, sacrifici e la volontà di superare i propri limiti. Fortunato e Curiazzi sono esempi viventi di come la perseveranza possa portare a risultati straordinari. I loro successi sono il risultato di un lavoro costante, di un supporto tecnico e morale che spesso viene dal proprio team e dai propri familiari.
In conclusione, questi Campionati Assoluti a Caorle hanno messo in luce non solo le prestazioni individuali di Fortunato e Curiazzi, ma anche la crescita e l’evoluzione della marcia italiana. Con il supporto delle federazioni e un crescente interesse del pubblico, il futuro dell’atletica leggera in Italia appare luminoso, e non resta che attendere i prossimi eventi per vedere come questi talenti continueranno a brillare nella loro disciplina.