Categories: News

Foro Italico: il palcoscenico dei talenti del Taekwondo con 1800 giovani in competizione

Foro Italico: il palcoscenico dei talenti del Taekwondo con 1800 giovani in competizione - ©ANSA Photo

Il Foro Italico di Roma si prepara a diventare il tempio del taekwondo con l’attesissimo Kim & Liù 2025, il torneo di taekwondo per giovani atleti più significativo d’Europa. In programma il 30 e 31 maggio, l’evento accoglierà 1800 giovani atleti provenienti da ogni angolo d’Italia e da vari Stati europei, supportati da circa 220 società sportive. Questa manifestazione non è solo una competizione, ma una celebrazione dello sport di base e della crescente passione per il taekwondo in Italia.

Il festival dello sport giovanile

Il Kim & Liù si distingue come un vero e proprio festival dello sport giovanile, volto a promuovere valori essenziali come rispetto, inclusione e formazione personale. Ogni anno, questo evento attira giovani atleti e famiglie, trasformando il Foro Italico in un luogo vibrante di energia e competizione. L’ingresso gratuito sottolinea l’impegno della Federazione Italiana Taekwondo per rendere lo sport accessibile a tutti, senza distinzione di possibilità economiche.

Un contesto storico e ispiratore

Il Foro Italico, con i suoi storici impianti sportivi e la bellezza architettonica, rappresenta il contesto ideale per un evento di tale portata. Inaugurato negli anni ’30 e sede di eventi prestigiosi come le Olimpiadi di Roma del 1960, il Foro è un simbolo dell’eccellenza sportiva italiana. La scelta di ospitare il Kim & Liù in questo prestigioso contesto è una chiara dichiarazione d’intenti della Federazione Italiana Taekwondo, che intende ispirare i giovani atleti a perseguire i propri sogni sportivi.

Opportunità di crescita e competizione

Dopo il Kim & Liù, il Foro Italico sarà nuovamente il centro dell’attenzione con l’Olympic Dream Cup, che si svolgerà il 1 e 2 giugno. Questo evento rappresenta la Coppa Italia del taekwondo, con la partecipazione di circa mille atleti provenienti da 18 diverse regioni italiane. Sarà un’opportunità unica per i giovani talenti di confrontarsi in un contesto altamente competitivo, contribuendo a creare una cultura sportiva sempre più forte e unita.

Angelo Cito, Presidente della Federazione Italiana Taekwondo, ha sottolineato l’importanza di questi eventi: “Abbiamo scelto di portare il nostro evento più importante per i giovanissimi e la Coppa Italia nel luogo simbolo dello sport italiano, il Foro Italico, perché crediamo che lo sport di base meriti la cornice più prestigiosa”. Queste parole riflettono la visione della federazione, impegnata a rendere il taekwondo un mezzo per formare cittadini responsabili e rispettosi.

Il taekwondo, originario della Corea del Sud, è un’arte marziale che combina tecniche di combattimento con un forte focus sulla disciplina e sul rispetto reciproco. La presenza di 1800 giovani atleti al Kim & Liù dimostra quanto questo sport stia crescendo in Italia e l’importanza delle associazioni locali nel promuovere attività sportive per i giovani.

Il Kim & Liù e l’Olympic Dream Cup non sono solo eventi sportivi, ma occasioni preziose per la socializzazione e la crescita personale. Attraverso il confronto con coetanei, i giovani atleti imparano a gestire la pressione e a rispettare gli avversari. Questi valori, fondamentali nello sport e nella vita quotidiana, sono al centro della filosofia del taekwondo.

Con il giusto approccio e il sostegno della comunità, il taekwondo italiano è destinato a crescere ulteriormente, e il Foro Italico rimarrà il palcoscenico ideale per celebrare i successi e le aspirazioni di giovani atleti. È qui che si costruisce il futuro dello sport in Italia.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,