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Fope trionfa all’Italia Challenge di Piazza di Siena con una prestazione straordinaria

Il mondo del polo ha vissuto un’intensa giornata di sport a Piazza di Siena, dove il Team Fope ha trionfato nell’Italia Polo Challenge, un importante circuito di arena polo organizzato dalla Federazione Italiana Sport Equestri (FISE) in collaborazione con The Chukker Company. La finale, disputata al Galoppatoio di Villa Borghese, ha tenuto il pubblico col fiato sospeso fino all’ultimo, con un punteggio finale di 7-7, che ha costretto le squadre a ricorrere ai rigori. Con un punteggio di 9-8 dopo i penalty, il Team Fope ha ottenuto una vittoria memorabile.

Un successo che fa storia

I membri del Team Fope, Mattia Orsi, Goffredo Cutinelli Rendina e Oscar Mancini, hanno dimostrato grande abilità e determinazione, contribuendo a scrivere una nuova pagina nella storia del polo italiano. Questo successo è particolarmente significativo, poiché il Team Fope entra così nell’albo d’oro del torneo, unendosi a squadre di prestigio come Harpa/Hpe/Veeam, che quest’anno hanno dovuto accontentarsi del secondo posto. Fabrizio Facello, Therence Cusmano e Pedro Soria hanno dato il massimo ma non sono riusciti a conquistare il titolo.

Un evento che riporta il pubblico

La finale si è svolta in un’atmosfera elettrizzante, con un pubblico entusiasta che ha affollato le tribune del Galoppatoio, riportando così a una tradizione di grande partecipazione che si era un po’ affievolita negli anni passati. Quest’anno, le presenze sono aumentate del 50% rispetto alla scorsa edizione, segno di un crescente interesse verso il polo, che sta diventando sempre più popolare tra i cittadini e gli sportivi italiani. La scelta del formato 3X3, tipico dell’arena polo, ha attirato nuove squadre e appassionati, portando a sei le formazioni in campo rispetto alle quattro degli anni precedenti.

  1. Aumento delle presenze: +50% rispetto all’anno scorso.
  2. Formato 3X3: ha attratto nuove squadre.
  3. Sei formazioni in campo, rispetto alle quattro precedenti.

L’importanza della versatilità dei cavalli

Un aspetto interessante di questa edizione è stato l’uso di circa il 25% di cavalli riaddestrati da altre discipline equestri, un segnale della versatilità degli animali e della crescente apertura del polo verso il mondo dell’equitazione in generale. Questo approccio ha reso la competizione non solo un evento sportivo, ma anche una piattaforma per promuovere la multifunzionalità dei cavalli e l’importanza del loro addestramento.

Marco Di Paola, presidente della FISE, ha commentato con entusiasmo il successo dell’evento: “L’Italia Polo Challenge a Piazza di Siena ha confermato le aspettative. L’evento, inserito nel palinsesto di Piazza di Siena, è stato uno spettacolo di agonismo e adrenalina. Le partite al Galoppatoio di Villa Borghese hanno fatto registrare il tutto esaurito sugli spalti, accogliendo un pubblico sempre più competente e appassionato della spettacolare disciplina del polo.”

La location stessa, Villa Borghese, ha fornito uno scenario magnifico per questa manifestazione, unendo la bellezza naturale del parco alla tradizione equestre italiana. La storicità del luogo ha senza dubbio contribuito a creare un’atmosfera unica, rendendo l’evento non solo una competizione sportiva, ma anche una celebrazione della cultura e del patrimonio equestri.

Il polo, un tempo considerato uno sport elitario, sta quindi trovando nuove strade per avvicinarsi al grande pubblico, con iniziative che mirano a democratizzare l’accesso a questo affascinante sport. Le nuove generazioni stanno iniziando a vedere il polo non solo come un evento esclusivo, ma come una disciplina alla quale possono partecipare e che possono anche praticare. La crescita delle scuole di polo e dei corsi di avvicinamento presso centri ippici in tutto il paese è un chiaro esempio di questo cambiamento.

Inoltre, la presenza di sponsor e partner commerciali, come The Chukker Company, dimostra l’interesse crescente delle imprese nei confronti del polo, ritenuto un ottimo veicolo per promuovere brand e prodotti a un pubblico di alto profilo. Questa sinergia tra sport e business offre opportunità uniche per lo sviluppo del polo in Italia, rendendo possibile l’organizzazione di eventi di maggiore portata e qualità.

Con l’entusiasmo crescente attorno a eventi come l’Italia Polo Challenge, il futuro del polo in Italia appare luminoso. Le prospettive di sviluppo e di coinvolgimento di un pubblico sempre più vasto sono incoraggianti, e il Team Fope, con la sua vittoria, rappresenta un simbolo di questa nuova era per il polo italiano.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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