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Fiorentina sorprende la Lazio e si rilancia in Champions League

La Fiorentina ha compiuto un’autentica impresa sbancando l’Olimpico di Roma, battendo la Lazio con un punteggio di 2-1. Questo risultato, ottenuto grazie alle reti di Adli al minuto 11 e di Beltran al minuto 17, segna un importante riscatto per i viola, che ritrovano la vittoria dopo un lungo digiuno di sette partite tra campionato e coppa. In pieno recupero, Marusic ha accorciato le distanze per i biancocelesti, ma non è bastato a evitare una sconfitta che complica i piani di Inzaghi.

Questo successo consente alla Fiorentina di riaccendere le proprie ambizioni di qualificazione alla Champions League, portandosi a soli tre punti dalla Lazio, che mantiene comunque il quarto posto in classifica grazie alla sconfitta della Juventus contro il Napoli.

La formazione delle squadre

Il tecnico della Lazio, Baroni, ha optato per un cambio di formazione rispetto all’ultima uscita europea, decidendo di far riposare Rovella e schierando Dele-Bashiru dall’inizio, insieme a Provedel tra i pali e Pellegrini in difesa. Dall’altra parte, Palladino ha schierato una Fiorentina estremamente offensiva, con Kean unica punta supportato da un tridente composto da Gudmunsson, Beltran e Folorunsho.

L’andamento della partita

L’inizio di gara è stato tutto di marca viola, con la Lazio che ha subito un duro colpo. Al minuto 11, Marusic ha perso palla in modo goffo sulla destra, consentendo a Gosens di effettuare un cross preciso verso il centro dell’area. Adli, tutto solo, ha colpito al volo con il destro, portando la Fiorentina in vantaggio. Solo sei minuti dopo, un lancio preciso da metà campo ha trovato Folorunsho, che ha servito Dodò. Il brasiliano ha alzato la testa e messo in mezzo un assist perfetto per Beltran, che con un colpo di testa ha raddoppiato il punteggio.

Dopo il raddoppio, la Lazio ha mostrato una versione poco convincente di sé stessa, con poco movimento offensivo e scarse idee. La Fiorentina ha continuato a premere, sfiorando il tris con una rovesciata di Gudmunsson che si è stampata sul palo. Solo sporadici tentativi da parte dei biancocelesti, come un tiro da fuori di Pellegrini e una mischia davanti alla porta avversaria, hanno provato a scuotere la squadra di casa, ma senza successo.

I momenti decisivi della ripresa

All’intervallo, Baroni ha deciso di ridisegnare la sua squadra, inserendo Rovella e Pedro al posto di Dele-Bashiru e Isaksen. Nella ripresa, la Lazio ha provato a spingere in avanti, ma senza riuscire a creare occasioni significative. Adli ha avuto un momento di nervosismo al momento del cambio, ritardando l’uscita e prendendo un cartellino giallo, per poi accumulare un secondo giallo per proteste, venendo espulso poco dopo essersi seduto in panchina. Fortunatamente per la Fiorentina, questo non ha comportato un’assenza di uomini in campo.

L’uscita di Adli ha acceso ulteriormente la sfida, con la Lazio che ha provato a insistere. Dia ha avuto una grande occasione, ma la palla si è impennata e ha colpito il palo dopo un errore di De Gea. Castellanos poi ha avuto un’altra chance, ma il suo tiro è finito alto, vanificando una potenziale rimonta.

Il finale di partita è stato da brividi. Marusic, su assist di Hysaj, ha accorciato le distanze, innescando una frenesia negli ultimi minuti. Entrambi i tecnici, Baroni e Palladino, sono stati espulsi per proteste, mentre Pedro ha colpito un altro palo, facendo tremare i tifosi viola. La Fiorentina ha resistito agli assalti finali della Lazio, mantenendo il vantaggio e conquistando tre punti fondamentali.

Questa vittoria non solo permette alla Fiorentina di tornare a sperare per un posto in Champions League, ma rappresenta anche un momento di svolta dopo un periodo difficile. I viola, con la loro determinazione e il loro gioco offensivo, hanno dimostrato di avere le carte in regola per competere ai massimi livelli. La Lazio, d’altro canto, deve riflettere su questa sconfitta e trovare soluzioni per recuperare in vista delle prossime sfide, mantenendo però il quarto posto che consente di sognare la Champions.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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