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Fiorentina sconfitta ai rigori: il dramma di un 6-5 contro il Manchester United

La Fiorentina ha concluso la sua tournée in Inghilterra con una sconfitta contro il Manchester United, perdendo 6-5 ai rigori dopo che il match si è concluso in parità, 1-1, al termine dei tempi regolamentari. Questa amichevole, disputata allo stadio Old Trafford, ha rappresentato un’importante occasione di preparazione per entrambe le squadre, in vista dell’inizio della nuova stagione.

Un inizio promettente per la Fiorentina

Il match è iniziato in modo favorevole per i viola, che sono passati in vantaggio dopo soli 8 minuti di gioco. Il neo acquisto Sohm, già al centro dell’attenzione per le sue prestazioni positive nelle amichevoli precedenti, ha segnato di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Gudmundsson. Questo gol ha scatenato l’entusiasmo dei circa 3.000 tifosi viola accorsi per sostenere la squadra, rendendo l’atmosfera vibrante sin dai primi minuti.

Tuttavia, il Manchester United non si è fatto intimorire e ha risposto poco prima della mezzora. Il pareggio è arrivato in modo sfortunato per la Fiorentina, con un autogol di Robin Gosens, che ha protestato per una spinta ricevuta da due avversari durante l’azione. Questo episodio ha dimostrato come le amichevoli possano riservare sorprese e imprevisti, contribuendo all’emozione dell’incontro.

Analisi della formazione e delle opportunità

La Fiorentina, guidata da Stefano Pioli, ha schierato un 3-4-1-2 con una formazione molto vicina a quella titolare. In mediana, il neo acquisto Sohm ha fatto coppia con Fagioli, dando vita a un centrocampo dinamico. La difesa era composta da Comuzzo, Pongracic e Ranieri, mentre le corsie esterne erano presidiate da Dodo e Gosens. In attacco, Gudmundsson supportava il duo Dzeko-Kean, con quest’ultimo che ha dimostrato una buona intesa con il resto della squadra.

Il match ha visto un buon equilibrio, con il Manchester United che ha creato diverse opportunità per portarsi in vantaggio, ma anche la Fiorentina ha avuto le sue chance. Ecco alcuni momenti chiave:

  1. Dorgu ha sfiorato l’autorete colpendo la traversa.
  2. Kean, nel finale, ha avuto un’occasione d’oro per siglare il secondo gol, ma ha sprecato un errore difensivo avversario, mantenendo il punteggio in parità.

Il dramma dei rigori e il tributo a De Gea

Dopo 90 minuti intensi, il match è andato ai rigori per decidere il vincitore della Snapdragon Cup, un trofeo simbolico assegnato al termine dell’ultima amichevole di pre-campionato dei Red Devils. La situazione si è fatta surreale quando, a pochi minuti dalla fine, mentre i giocatori si stavano salutando e scambiando le maglie, sono stati richiamati in campo per i calci di rigore. La tensione era palpabile, ma entrambi i team hanno affrontato la situazione con un certo spirito di leggerezza.

Nel confronto dal dischetto, il Manchester United si è dimostrato più incisivo, realizzando 5 rigori su 5. Bruno Fernandes, Cunha, Dalot, Amad e Mainoo hanno trasformato i loro tiri con sicurezza. Dall’altra parte, la Fiorentina ha risposto con Kean, Fazzini, Sabiri e Ndour, ma l’errore decisivo è stato commesso da Di Parisi, il quale ha visto il suo tiro parato dal portiere avversario. Questo ha portato alla vittoria dei padroni di casa, che hanno potuto festeggiare il successo davanti ai loro tifosi.

Un momento significativo della partita è stata l’accoglienza riservata a David De Gea, ex portiere del Manchester United, che per la prima volta ha indossato una maglia diversa nel leggendario stadio di Old Trafford. I 60.000 spettatori in piedi per applaudire il portiere spagnolo hanno reso omaggio a un giocatore che ha trascorso 12 anni con i Red Devils, diventando un’icona del club.

Questo incontro ha fornito a entrambe le squadre importanti indicazioni in vista dell’imminente avvio della stagione. La Fiorentina, pur con la sconfitta, ha mostrato buone trame di gioco e un mix interessante di giovani talenti e giocatori esperti. L’allenatore Pioli avrà sicuramente analizzato attentamente le prestazioni dei suoi uomini, pronti a lavorare su punti di forza e debolezze in vista delle competizioni ufficiali.

Il Manchester United, dal canto suo, ha dimostrato di avere una rosa profonda e di poter contare su giocatori in grado di fare la differenza nei momenti chiave, un aspetto fondamentale per affrontare una stagione che si preannuncia competitiva. Con la nuova stagione all’orizzonte, i tifosi di entrambe le squadre possono guardare al futuro con speranza e entusiasmo.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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