Fiorentina ricorda Joe Barone con una toccante messa al Viola Park - ©ANSA Photo
Il 19 marzo 2024 segna una data indelebile nella memoria dei tifosi della Fiorentina e nel panorama calcistico italiano. In questo giorno, Joe Barone, direttore generale della Fiorentina, è tragicamente scomparso a causa di un malore all’età di 58 anni. La sua figura ha avuto un ruolo cruciale nel rilancio e nella gestione della squadra viola, e la sua eredità è stata commemorata durante una messa celebrata dal vescovo di Firenze, Gherardo Gambelli, presso la cappella del Viola Park, il centro sportivo della Fiorentina.
La cerimonia ha visto la partecipazione della moglie di Barone, Camilla, e dei loro quattro figli, che hanno reso omaggio a un padre e marito straordinario. La presenza della famiglia ha conferito un tono toccante all’evento, durante il quale molti partecipanti hanno condiviso ricordi e aneddoti sull’impatto positivo che Barone ha avuto nel mondo del calcio e nella comunità fiorentina.
Oltre ai familiari, erano presenti figure di spicco del club, tra cui:
Questi dirigenti hanno testimoniato la grande stima e il rispetto per il lavoro svolto da Barone. Anche Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, ha voluto rendere omaggio a un uomo che ha sempre messo il cuore nel suo lavoro. La sindaca di Firenze, Sara Funaro, e il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Pignotti, hanno rappresentato l’amministrazione locale, sottolineando l’importanza di Barone non solo per la Fiorentina, ma anche per il territorio fiorentino.
Un momento particolarmente emozionante è stato rappresentato dalla presenza di Cristiano Biraghi, ex capitano della Fiorentina, attualmente in forza al Torino. La sua partecipazione ha evidenziato il legame speciale che Barone aveva instaurato con i giocatori, creando un clima di fiducia e collaborazione che ha contribuito al successo della squadra. Biraghi ha testimoniato la passione e la dedizione di Barone, qualità che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia recente del club.
Durante la funzione, il vescovo Gambelli ha parlato non solo della carriera di Barone, ma anche del suo impegno sociale e del suo amore per la città di Firenze. La Fiorentina non è solo una squadra di calcio; è un simbolo di identità e appartenenza per migliaia di tifosi. Barone ha sempre compreso l’importanza di questo legame, mirando a creare un ambiente in cui la comunità potesse sentirsi parte integrante del progetto.
La commemorazione di Barone non si è limitata alla messa al Viola Park. Il giorno precedente, allo stadio Franchi, si è tenuto un minuto di raccoglimento prima della partita tra Fiorentina e Juventus. Questa iniziativa ha unito i tifosi in un momento di tristezza e riflessione, permettendo loro di esprimere il dolore per la perdita di un uomo che aveva dato tanto al club e alla città. Il minuto di silenzio è stato accompagnato da striscioni e cori in onore di Barone, mostrando l’affetto che i tifosi nutrivano nei suoi confronti.
Joe Barone, originario di New York, aveva portato con sé un bagaglio di esperienze preziose, avendo lavorato in ruoli dirigenziali in diverse squadre di calcio. La sua professionalità e dedizione al lavoro avevano contribuito a riportare la Fiorentina a livelli competitivi. La sua visione strategica ha fatto sì che la Fiorentina potesse riconquistare la fiducia dei tifosi e tornare a competere ai massimi livelli.
La scomparsa di Barone ha lasciato un vuoto significativo non solo all’interno della Fiorentina, ma anche nell’intero mondo del calcio. Era conosciuto per la sua capacità di costruire rapporti solidi con i giocatori e per il suo impegno nel sociale, sostenendo iniziative benefiche e promuovendo valori positivi attraverso lo sport. La sua eredità vivrà nel cuore di chi l’ha conosciuto e di coloro che continueranno a lavorare nel nome della Fiorentina, ispirati dal suo esempio.
La Fiorentina ha in programma di onorare la memoria di Joe Barone anche in futuro, con iniziative che riflettono i suoi valori e la sua passione per il calcio. La società è determinata a proseguire il cammino intrapreso da Barone, mantenendo vivo il suo spirito e la sua visione per il club. La messa al Viola Park è stata solo un primo passo in questo senso, un momento di riflessione e celebrazione della vita di un uomo che ha lasciato un segno profondo nel cuore di tutti noi.
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