Figc rivede le regole sui contratti per i giovani calciatori: cosa cambia? - ©ANSA Photo
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha recentemente concluso un’importante fase di moral suasion nei confronti della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), un passo significativo nel dibattito sui diritti dei giovani calciatori. Le modifiche apportate alle Norme Organizzative Interne Federali (Noif) dalla FIGC potrebbero avere un impatto duraturo sul panorama calcistico giovanile, garantendo una maggiore protezione ai talenti emergenti.
Il comunicato ufficiale n. 233/A, pubblicato il 31 maggio 2024, ha annunciato il reintrodotto vincolo di durata ultra-biennale per i calciatori “giovani di serie”. In particolare, l’AGCM ha evidenziato che, oltre al vincolo biennale già previsto, le società potevano stipulare contratti di apprendistato professionalizzante della durata massima di tre anni, senza considerare la volontà dei calciatori. Questo ha sollevato preoccupazioni riguardo alla libertà di scelta dei giovani atleti e alla loro capacità di negoziare le condizioni contrattuali.
Le audizioni condotte dall’AGCM con la FIGC, le Leghe professionistiche e l’Associazione Italiana Calciatori (AIC) hanno messo in luce la necessità di tutelare i diritti dei giovani sportivi. L’autorità ha agito per prevenire il rischio di un potere eccessivo da parte delle società calcistiche, che avrebbero potuto imporre contratti vincolanti. La questione è particolarmente rilevante in un contesto in cui il calcio giovanile sta guadagnando attenzione crescente.
Il Consiglio Federale della FIGC ha approvato una nuova versione delle Noif il 30 gennaio 2024, formalizzata nel comunicato ufficiale 159/A. Questa revisione ha introdotto una novità cruciale:
Questa modifica rappresenta un cambiamento significativo nella gestione dei contratti giovanili, aumentando l’autonomia dei giovani atleti e limitando il controllo delle società.
L’AGCM ha precisato che queste nuove disposizioni entreranno in vigore il 1° luglio 2025. Da quella data, le società non potranno più imporre contratti di apprendistato senza il consenso esplicito dei calciatori. Questo cambiamento è atteso con interesse da diversi attori del mondo del calcio, inclusi i giovani calciatori, le loro famiglie e i rappresentanti dei club.
In un contesto calcistico in continua evoluzione, la decisione della FIGC di modificare le Noif è vista come un passo verso una maggiore giustizia e trasparenza nel settore. Tuttavia, rimane da vedere come le società si adatteranno a queste nuove regole e quali effetti avranno a lungo termine sulla formazione e lo sviluppo dei giovani talenti.
Questo cambiamento non riguarda solo il calcio, ma riflette un trend più ampio di riforme sportive volte a garantire diritti e tutele per i giovani atleti. La crescente attenzione all’etica nello sport e alla protezione dei più vulnerabili evidenzia la necessità di un equilibrio tra le esigenze delle società e i diritti dei calciatori. Con questo intervento, la FIGC dimostra un impegno verso una maggiore responsabilità sociale, creando un ambiente più equo per le nuove generazioni di calciatori.
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