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Fifa stima una straordinaria audience di 3,2 miliardi per il Mondiale per club

Fifa stima una straordinaria audience di 3,2 miliardi per il Mondiale per club - ©ANSA Photo

Il Mondiale per club FIFA rappresenta un evento di grande importanza nel panorama calcistico internazionale, con una total audience stimata che raggiunge i 3,2 miliardi di spettatori. Durante un recente incontro intitolato “Un fenomeno Mondiale, FIFA Club World Cup 2025”, organizzato da Luiss e Tuttosport, Romy Gai, Chief Business Officer della FIFA, ha rivelato questi dati straordinari, evidenziando l’interesse globale per il calcio e il potenziale commerciale di un torneo che unisce le migliori squadre del mondo in una competizione unica.

Aspettative per la finale

Le aspettative per la finale del Mondiale per club sono particolarmente elevate, con una potenziale audience di 2 miliardi di persone. Questi numeri sottolineano l’importanza crescente del torneo, che si sta affermando come un appuntamento imperdibile per gli appassionati di calcio. La FIFA ha lavorato intensamente per supportare i propri partner nel riconoscere e valorizzare il potenziale commerciale e mediatico di questo evento.

Critiche e opportunità

Tuttavia, il Mondiale per club non è privo di critiche, in particolare riguardo all’aumento del numero di partite nel calendario calcistico. Gai ha affrontato questo tema chiarendo che “come FIFA, siamo responsabili dell’1% delle partite che si giocano nel mondo”. Secondo lui, l’argomento sull’eccessivo numero di partite è fuorviante, poiché il modo di giocare oggi è diverso rispetto al passato. Infatti, analizzando i dati, si nota che i minuti giocati dai calciatori negli anni ’70 erano superiori rispetto ad oggi.

Inoltre, Gai ha ribadito che il Mondiale per club non è semplicemente un’aggiunta di partite al calendario, ma un’opportunità per i club di sfruttare il periodo di pausa per le competizioni nazionali. Senza il torneo, molte squadre avrebbero comunque viaggiato per disputare partite amichevoli, mirate alla crescita del brand e all’aumento dei ricavi. In questo senso, il Mondiale per club può essere visto come una soluzione organizzata che offre ai club la possibilità di competere a livello globale.

Innovazione nell’esperienza del pubblico

Gai ha anche parlato della volontà della FIFA di innovare l’esperienza del pubblico, affermando che “il prodotto sarà innovativo”. Un esempio di questa innovazione è l’introduzione delle body cam per gli arbitri, che permetterà agli spettatori di vedere le azioni attraverso gli occhi degli arbitri, offrendo una prospettiva unica su decisioni e momenti chiave durante le partite. Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso una maggiore trasparenza e coinvolgimento del pubblico, che potrà meglio comprendere le dinamiche di gioco e le scelte arbitrali.

L’interesse per il Mondiale per club è destinato ad aumentare negli anni, grazie anche alla crescente globalizzazione del calcio e alla diffusione dei media digitali. La FIFA è consapevole di questa evoluzione e sta adottando strategie per massimizzare l’impatto del torneo.

In sintesi, il Mondiale per club FIFA non è solo un torneo, ma un evento che ha il potenziale di unire le persone attraverso la passione per il calcio. Con le sue innovazioni e il suo approccio strategico, la FIFA mira a rendere questo evento un appuntamento sempre più imperdibile nel calendario sportivo globale. La comunità calcistica attende con ansia l’edizione del 2025, che promette di essere un vero e proprio spettacolo di talento e competizione, in grado di attirare l’attenzione di miliardi di spettatori in tutto il mondo.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,