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Fifa-gate: dopo 10 anni, Platini e Blatter finalmente assolti

La lunga e complessa vicenda del Fifa-gate giunge finalmente a una conclusione. Dopo dieci anni di indagini, accuse e processi, Sepp Blatter e Michel Platini sono stati assolti dalla Corte d’appello di Muttenz, in Svizzera. Questo epilogo pone fine a un incubo giudiziario che ha segnato in modo indelebile le carriere dei due ex leader del calcio mondiale, costringendo Platini a rinunciare a una candidatura alla presidenza della FIFA e segnando il declino di Blatter, presidente della FIFA per oltre 17 anni.

Le accuse risalgono al 2015, quando Platini, all’epoca presidente dell’UEFA e considerato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi, e Blatter, presidente della FIFA, furono coinvolti in uno scandalo di corruzione legato a pagamenti sospetti. In particolare, si trattava di un pagamento di due milioni di franchi svizzeri effettuato da Blatter a Platini nel 2011, come compenso per consulenze svolte tra il 1999 e il 2002. Questo pagamento fu considerato illegittimo e portò a una serie di sanzioni che hanno avuto ripercussioni devastanti sulle vite e le carriere professionali dei due uomini.

Le conseguenze delle squalifiche

  1. Squalifica di Platini: Il 21 dicembre 2015, Platini fu squalificato dalla FIFA per otto anni, una pena poi ridotta a sei anni e successivamente a quattro anni dal Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna.
  2. Affidamento delle funzioni: Durante il periodo di squalifica, le sue funzioni all’interno dell’UEFA furono temporaneamente affidate ad Ángel María Villar, vicepresidente dell’organizzazione.
  3. Sostenere l’innocenza: Nonostante le squalifiche, Platini ha sempre sostenuto la sua innocenza, affermando che le accuse nei suoi confronti fossero parte di un complotto orchestrato per ostacolare la sua ascesa alla presidenza della FIFA.

Durante un’intervista successiva alla sua assoluzione, Platini ha espresso il suo sollievo e la sua determinazione a riabilitare il proprio onore, dichiarando: “La persecuzione della FIFA e di alcuni procuratori svizzeri degli ultimi 10 anni è completamente finita. La storia è molto semplice: mi è stato impedito di diventare presidente della FIFA. Il mio onore è tornato, ma ora sono troppo vecchio per nuove responsabilità.” Queste parole evidenziano non solo la gioia per la sentenza, ma anche il peso emotivo e professionale che ha dovuto affrontare in questo lungo periodo di incertezze.

La decisione della Corte e le sue implicazioni

Nel marzo 2023, la procura svizzera aveva richiesto una pena detentiva di un anno e otto mesi con la condizionale per entrambi, accusandoli di truffa, falso in documenti e gestione infedele. Tuttavia, la Corte ha respinto queste accuse, confermando la loro assoluzione e praticamente annullando le accuse precedenti. Sebbene ci sia la possibilità di un ricorso finale alla Corte federale svizzera, questo sarà possibile solo per motivi giuridici limitati.

Questa saga ha portato alla luce una serie di irregolarità e malefatte che hanno scosso le fondamenta della FIFA e del calcio mondiale. Il comitato etico della FIFA, il 8 ottobre 2015, sospese Platini per 90 giorni a seguito di un’inchiesta condotta dalla magistratura svizzera, segnando l’inizio di una crisi di fiducia nei vertici del calcio internazionale.

La chiusura di un capitolo

Il 25 maggio 2018, la giustizia svizzera aveva già scagionato Platini da ogni accusa, riconoscendo che non vi erano prove sufficienti per sostenere le accuse. In quell’occasione, il suo entourage sottolineò che le accuse erano state formulate con l’intento di compromettere la sua carriera dirigenziale. Questo è stato un tema ricorrente nella difesa di Platini, che ha sempre visto nel suo caso un attacco personale e professionale.

Il 8 luglio 2022, il Tribunale penale federale di Bellinzona aveva ulteriormente assolto entrambi dalle accuse di truffa ai danni della FIFA, riconoscendo loro un risarcimento per l’intera vicenda processuale, anche se Platini aveva deciso di rinunciare a tale indennizzo. Oggi, la sentenza della Corte d’appello di Muttenz sembra chiudere il capitolo del Fifa-gate, ma non senza lasciare cicatrici profonde sulla credibilità degli organi di governo del calcio mondiale.

In conclusione, il Fifa-gate rimane uno dei capitoli più controversi nella storia del calcio. La vicenda ha esposto non solo le fragilità del sistema di governance calcistica, ma ha anche evidenziato come le dinamiche di potere e le lotte interne possano influenzare il futuro di figure chiave nel mondo dello sport. Mentre Platini e Blatter cercano di ricostruire le loro vite e carriere, la FIFA e il calcio mondiale devono affrontare il compito arduo di ripristinare la fiducia degli appassionati e degli stakeholder in un sistema che ha subito gravi danni alla sua reputazione.

Stefano Cerulli

Stefano è un appassionato di sport e redattore sportivo con una carriera che riflette il suo profondo amore per il calcio e l'atletica. Nato a Milano nel 1985, ha nutrito fin da giovane una passione innata per lo sport, alimentata dalle domeniche passate sugli spalti dello stadio San Siro e dalle interminabili ore di allenamento sulle piste d'atletica locali. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Milano, Stefano ha iniziato la sua carriera nel mondo del giornalismo sportivo. I suoi primi articoli, pubblicati su riviste minori, hanno subito messo in luce la sua abilità nel raccontare con vividezza e competenza le vicende sportive, catturando l'attenzione di un pubblico sempre più vasto. Stefano è noto per il suo stile di scrittura coinvolgente, capace di trasmettere non solo i fatti ma anche le emozioni e la tensione che caratterizzano ogni evento sportivo. La sua capacità di analisi e la profonda conoscenza tecnica dei diversi sport gli permettono di offrire ai lettori articoli di grande qualità, che spaziano dalle cronache più avvincenti alle analisi tattiche più approfondite. Oltre alla sua attività di redattore, è anche un promotore attivo dello sport giovanile. Dedica il suo tempo libero a organizzare eventi e workshop per giovani atleti, con l'obiettivo di trasmettere loro i valori dello sport e l'importanza della corretta informazione sportiva. Sempre aggiornato sulle ultime novità del mondo sportivo, Stefano continua a essere una voce rispettata e autorevole nel giornalismo sportivo italiano, rappresentando un punto di riferimento per tutti gli appassionati di calcio e atletica.

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