Federica Brignone: la protagonista delle finali di Coppa del Mondo di sci - ©ANSA Photo
Con un meteo finalmente favorevole, gli organizzatori di Sun Valley, Idaho, hanno potuto ripulire le piste dopo l’abbondante nevicata che ha colpito la regione mercoledì scorso. Dopo aver completato l’indispensabile prova cronometrata alla vigilia delle Finali della Coppa del Mondo di sci 2024-25, l’attesa è palpabile per la giornata di domani, che segnerà l’apertura delle gare con la discesa sia per uomini che per donne.
Questa giornata è particolarmente significativa per Federica Brignone, che ha l’opportunità di conquistare la sua seconda Coppa del Mondo dopo il trionfo del 2020. Con soli quattro eventi rimasti e 400 punti ancora in gioco, Brignone attualmente comanda la classifica generale con 1.454 punti, avendo un vantaggio di 382 punti sulla sua unica rivale, la svizzera Lara Gut-Behrami, che ha accumulato 1.072 punti. Per Federica, bastano solo 18 punti in questa finale per rendere la sua posizione irraggiungibile.
Brignone ha dimostrato di avere un’ottima stagione in discesa, con due vittorie che rappresentano i suoi primi successi in questa disciplina e una serie di buoni piazzamenti, che la vedono attualmente in testa alla classifica di specialità con 384 punti. La sua rivale più immediata, la Gut-Behrami, si trova a una certa distanza con 229 punti. Questo scenario le consente di mettere nel mirino anche il trofeo dell’alta velocità, con l’unica minaccia rappresentata dall’austriaca Cornelia Huetter, che la segue a 368 punti. Federica ha quindi un margine di 16 punti da difendere, e il suo obiettivo sarà semplicemente quello di mantenere questa distanza.
In vista della gara, un buon rendimento delle altre azzurre potrebbe rivelarsi cruciale. In particolare, Sofia Goggia, conosciuta per le sue prestazioni spettacolari, potrebbe giocare un ruolo determinante nel tenere a distanza la Huetter dalle posizioni di vertice. Federica non è tuttavia completamente appagata; il suo desiderio di eccellere nelle discipline di Gigante e SuperG è palpabile. Quest’anno ha conquistato ben 10 vittorie, portando il suo totale a 37 successi in carriera, un numero che la colloca al secondo posto nella storia del panorama sciistico italiano, dietro solo a Alberto Tomba, che detiene il record con 50 vittorie.
La prova cronometrata, sebbene accorciata a causa delle condizioni meteorologiche, ha dato indicazioni su quanto possa essere serrata la competizione. Ecco i risultati delle azzurre:
Le parole di Federica dopo la prova cronometrata sono state chiare: “Non mi sono trovata a mio agio, non sono entrata nel ritmo della pista, se non all’inizio, nelle prime cinque porte. Sono qui per giocarmi la coppa di discesa ed è una cosa bellissima. Proverò a dare il massimo, come ho sempre fatto. A livello emotivo sto molto bene, anche se lo scorso fine settimana è stato molto intenso, grazie anche al grande affetto del pubblico”.
Sofia Goggia ha condiviso le sue impressioni sulla nuova pista “Challenger”, sottolineando le differenze rispetto alle altre discese affrontate in precedenza: “È più facile a farsi che a vedersi, come è successo a Beaver Creek. Siamo in tre a giocarcela per la coppa, ma io mi concentro su me stessa e sul fare il massimo sia domani che nei prossimi eventi, fino al gigante”.
Per quanto riguarda la discesa maschile, l’interesse italiano è un po’ minore, sebbene si attenda con curiosità l’operato di Dominik Paris, reduce da due vittorie a Kvitfjell. La coppa di Libera sarà sostanzialmente una sfida tra gli svizzeri Marco Odermatt e il giovane talento Franjo von Allmen, fresco campione del mondo. Odermatt, già vincitore della Coppa del Mondo e della Coppa di SuperG, attualmente guida la classifica con 605 punti, mentre von Allmen segue a 522.
Nella prova cronometrata, sia Odermatt che von Allmen, come Paris, hanno optato per un approccio prudente, cercando principalmente di prendere confidenza con il fondo e la nuova pista. Tuttavia, Paris ha espresso qualche riserva sulle caratteristiche del tracciato di Sun Valley, definendolo “troppo ripido e tecnico, non molto adatto per una discesa”. Un altro azzurro, Florian Schieder, ha ottenuto il secondo miglior tempo in 1:24.43, mentre il più veloce è stato il svizzero Alexis Monney con 1:24.29.
Con l’avvicinarsi delle finali, l’attenzione è tutta rivolta a Federica Brignone e alle sue possibilità di conquistare un trionfo che la porterebbe a entrare a pieno titolo nella storia dello sci alpino.
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